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Archivi tag: I 12 giorni di Natale

Ramarri saettanti per il brand di Federico II

26 domenica Dic 2021

Posted by mantovastoria in le 5 cose...

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Calendario dell'Avvento di Mantovastoria, Giacomo Cecchin, I 12 giorni di Natale, Mantova 5 cose che so di lei, Ramarri, Ramarri a Palazzo Te, ramarro, Salamandre a Palazzo Te

 Il ramarro è un piccolo rettile molto veloce e scattante ed è una caratteristica che troviamo anche in quelli che affollano Palazzo Te.

Questa impresa appartenuta al marchese (e poi duca) Federico II sbuca infatti da pareti e soffitti, pavimenti e camini e rappresenta una sorta di “brand” del figlio di Isabella d’Este.

Nella cinquina numero 25 del libro Mantova, 5 cose che so di lei, andiamo a caccia di ramarri tra le stanze dell’appartamento destinato al duca.

I miei ramarri preferiti sono quelli che scendono dai due lati della cappa del camino che si trova nella camera delle Aquile, la stanza da letto di Federico II. Si distendono con la bocca aperta pronti a catturare un insetto. Sopra di loro si srotola il cartiglio con il motto che dice Quod Huuic Deest Me Torquet (quello che a lui manca mi tormenta).

La prossima volta che entrate a Palazzo Te provate a inseguire i ramarri e vi accorgerete che ce ne sono molti di più di quello che pensate.

E con questa pillola su Palazzo Te si chiude il nostro racconto dell’avvento augurando questa volta non solo “buona passeggiata” ma anche e soprattutto un sereno NATALE!
(e da qui parte l’avventura dei 12 giorni di Natale).

Per approfondire:
– Il ramarro su wikipedia
– Il ramarro dal sito delle Regione Emilia Romagna
– Un safari tra gli animali gonzagheschi di Palazzo Te: torna Mantovagando su MCG

Il calendario dell’Avvento con “Mantova, 5 cose che so di lei”

24. Se a Mantova, un tempo, un viaggiatore…
23. La Rotonda di San Lorenzo in breve
22. Mi ritrovai per una Mantova oscura…
21. Alle Grazie tra pellegrini e coccodrilli
20. Mantova, una Cinecittà sulle rive del Mincio…
19. I mantovani durante il Festivaletteratura e come distinguerli dai turisti
18. Alzare gli occhi a Mantova per meravigliarsi (QUASI) a ogni passo
17. Matilde, la Gran Contessa tra Mantova e Canossa
16. Farmacisti mantovani, reali e immaginari, tra Romeo Montecchi e Vincenzo Gonzaga
15. Passeggiando in bicicletta…in discesa a Mantova
14. Quando a Mantova alzare gli occhi regala sorprese
13. Palazzo Ducale: per capire quanto è grande meglio girarci intorno
12. Palazzo Te: le curiosità partono dal nome e arrivano ad una grotta
11. Sant’Anselmo, patrono di Mantova che non viene da Aosta ed era vescovo ma di Lucca
10. Arazzi veri e finti arazzi: tra Raffaello e Felice Campi
9. Quando a Mantova c’erano cavalieri e draghi ma mancavano le principesse
8. Una passeggiata nel Ghetto ebraico con 5 curiosità da scoprire

Da Natale all’Epifania che tutte le feste si porta via… un articolo su Gazzetta di Mantova

24 giovedì Dic 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Epifania, I 12 giorni di Natale, La Strage degli Innocenti, La Vigilia di Natale, On the twelve days of Christmas, Presepio, San Gregorio di Nazianzio, San Gregorio Nazianzieno, San Martino, San Silvestro, Sant'Antonio abate, Santa Caterina della Ruota, Santa Lucia, santo stefano

Quante sono le feste di Natale? In Inghilterra c’è una famosa canzone tradizionale (ne ho parlato qui) che parla dei 12 giorni di Natale (guardate cosa ne dice wikipedia). Sì perché tra la Vigilia di Natale e l’Epifania le feste sono tante e può essere utile ripercorrerle, anche solo per tornare un po’ bambini.

Ho scritto un articolo su Gazzetta di Mantova che parla proprio di queste feste cui ho aggiunto un piccolo passaggio sui santi mantovani e sui santi cui i mantovani sono particolarmente legati o devoti.

Tra l’altro mi ha fatto particolarmente piacere ricordare un proverbio mantovano che riporto nella versione in dialetto e in traduzione per chi fa fatica a capirlo. E’ un modo per sottolineare come dopo Santa Lucia è vero che sta per iniziare l’inverno vero ma stiamo anche andando verso la primavera, annunciata dalle giornate che si allungano.

Ecco il proverbio.
Par Santa Lùsia [13 dicembre] na punta ’d gùcia,
par Nadal (25 dicembre) on pe ‘d gal,
par Pasqueta [Epifania, 6 gennaio] n ‘oreta,
par Sant ‘Antoni [17 gennaio] n’ora bona,
par San Gioan [Giovanni Crisostomo 27 gennaio] na gamba ‘d scan.

La traduzione per gli extramuros: Per Santa Lucia la punta di un ago, per Natale la zampa di un gallo, per l’Epifania un’oretta, per sant’Antonio abate un’ora buona e per San Giovanni una gamba di sgabello.

Qui di seguito potete leggere l’articolo completo o andarvi a leggere anche l’altro articolo della stessa serie che trovate qui e che è dedicato alla Mantova del 1915. Continua a leggere →

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