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Come scrivevano le donne nel Medioevo e nel Rinascimento? E soprattutto chi scriveva. a chi e su quali temi? Una bellissima mostra organizzata all’Archivio di Stato di Mantova dal direttore Luisa Onesta Tamassia presenta uno spaccato della scrittura al femminile: dagli atti siglati da Matilde di Canossa alle mogli dei Gonzaga che scrivono ai mariti lontani, dalle figlie di Barbara di Brandeburgo che fanno i compiti per compiacere la madre alla stessa marchesa che scrive al figli Federico in occasione della morte della nuora. Senza dimenticare la corrispondenza tra Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, le due cognate all’opposto non solo per carattere ma anche per calligrafia.
Un argomento nuovo e poco frequentato quello della scrittura al femminile: ecco perché abbiamo deciso di raccontarvi questa mostra.
Mantova Segreta vi fa scoprire lettere, storie e calligrafie delle donne con documenti presi dall’Archivio di Stato di Mantova in compagnia del direttore Luisa Onesta Tamassia.
Mantova Segreta alla scoperta della scrittura al femminile
L’idea per questa puntata nasce proprio con l’obiettivo di raccontare i documenti dell’Archivio di Stato che offrono sempre spunti interessanti e a volte autentiche sorprese.
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Gianfrancesco Gonzaga è l’ultimo dei capitani del popolo di famiglia e il primo marchese. Acquisterà il titolo per 12.000 fiorini d’oro dall’imperatore Sigismondo che gli consegnerà le insegne marchionali a Mantova il 22 settembre del 1423. Con sua moglie Paola Malatesta arriva la gobba nella famiglia Gonzaga però è anche grazie a lei che la corte di Mantova diventa sede della scuola di Vittorino da Feltre. Senza dimenticare il grande ciclo di affreschi di Pisanello che celebra i Gonzaga come cavalieri del Graal. Gianfrancesco Gonzaga era un soldato di professione come i suoi antenati e divenne anche comandante dell’esercito della Repubblica di Venezia dopo la morte per decapitazione del condottiero Francesco Bussone detto il Carmagnola.