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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Luisa Onesta Tamassia

La scrittura al femminile in Archivio di Stato con il direttore Luisa Onesta Tamassia e Giacomo Cecchin a Mantova Segreta

04 domenica Dic 2022

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Archivio di Stato, Archivio di Stato di Mantova, Barbara di Brandeburgo, Cecilia Tamagnini, Giacomo Cecchin, Isabella d'Este, La scuola di Vittorino da Feltre, Lucrezia Borgia, Luisa Onesta Tamassia, Mantova, Mantova Segreta, Matilde di Canossa, Scrittura al femminile, Telemantova, Vittorino da Feltre

Come scrivevano le donne nel Medioevo e nel Rinascimento? E soprattutto chi scriveva. a chi e su quali temi? Una bellissima mostra organizzata all’Archivio di Stato di Mantova dal direttore Luisa Onesta Tamassia presenta uno spaccato della scrittura al femminile: dagli atti siglati da Matilde di Canossa alle mogli dei Gonzaga che scrivono ai mariti lontani, dalle figlie di Barbara di Brandeburgo che fanno i compiti per compiacere la madre alla stessa marchesa che scrive al figli Federico in occasione della morte della nuora. Senza dimenticare la corrispondenza tra Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, le due cognate all’opposto non solo per carattere ma anche per calligrafia.

Un argomento nuovo e poco frequentato quello della scrittura al femminile: ecco perché abbiamo deciso di raccontarvi questa mostra.

Mantova Segreta vi fa scoprire lettere, storie e calligrafie delle donne con documenti presi dall’Archivio di Stato di Mantova in compagnia del direttore Luisa Onesta Tamassia.

Mantova Segreta alla scoperta della scrittura al femminile

L’idea per questa puntata nasce proprio con l’obiettivo di raccontare i documenti dell’Archivio di Stato che offrono sempre spunti interessanti e a volte autentiche sorprese.

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In Archivio di Stato per raccontare Mantova 5 cose che so di lei – giovedì 15 settembre ore 16.45 la prima presentazione con Mojito incorporato

03 sabato Set 2022

Posted by mantovastoria in Libri

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Amici dell'Archivio di Stato di Mantova, Archivio di Stato, Archivio di Stato aromatico, Archivio di Stato Mantova, aromaterapia, Editoriale Sometti, Giacomo Cecchin, Giardino Grande, Gilberto Scuderi, libro Mantova 5 cose che so di lei, libro su Mantova di Giacomo Cecchin, Luisa Onesta Tamassia, Mantova, Mantova 5 cose che so di lei, Menta, Mentuccia, Mojito, Nicola Sometti

L’Archivio di Stato è uno dei protagonisti del mio libro “Mantova, 5 cose che so di lei” e quindi non potevo rinunciare ad una presentazione in quello splendido GIARDINO GRANDE che ha una componente aromatica così forte.

Ecco perché grazie all’invito del direttore Luisa Onesta Tamassia e degli Amici dell’Archivio di Stato io e Nicola Sometti, affiancati da Gilberto Scuderi, parleremo del libro, di Mantova e di una tournée che prosegue con entusiasmo e divertimento.

Mantova, 5 cose che so di lei in Archivio di Stato
Giovedì 15 settembre ore 16.45 presso il Giardino Grande (Ingresso da Via Dottrina Cristiana)

Per prenotare la partecipazione scrivere a amiciarchiviodistatodimantova@gmail.com

Qualcuno si sarà chiesto perché il Mojito nel titolo? Per scoprirlo dovete venire alla presentazione!

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In Archivio di Stato con Giacomo Cecchin a caccia di storie su Mantova Segreta

26 martedì Gen 2021

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Archivio di Stato, Archivio di Stato di Mantova, Archivio di Stato Mantova, Catasto Teresiano, Giacomo Cecchin, Luisa Onesta Tamassia, Mantova Segreta, Telemantova

L’Archivio di Stato di Mantova è un tesoro sia come contenuto (i documenti ivi conservati sono incredibili) che come contenitore (l’ex convento dei Gesuiti offre sorprese in ogni luogo). Ecco perché ci siamo tornati con Mantova Segreta.

La puntata è ancora una volta un viaggio nel tempo alla scoperta di luoghi come la base della torre dei Gambulini o la scala elicoidale del campanile per arrivare alla terrazza che consente di toccare la cupola ottagonale della sagrestia.

Alla fine la direttrice Luisa Onesta Tamassia mostrerà le mappe originali del Catasto Teresiano: una Mantova bloccata alla fine del 1700 con la Rotonda ancora nascosta e il Rio che scorre libero in città.

Qui potete vedere tutta la puntata mentre per approfondire su questo blog potete consultare:
– Giacomo Cecchin torna in Archivio di Stato per parlare di epidemie a Mantova Segreta
– La peste a Mantova in Archivio di Stato: Giacomo Cecchin ne parla a Mantova Segreta
– Una lettera annuncia a Isabella d’Este la morte di Raffaello: ne parliamo con Luisa Tamassia, direttore dell’Archivio di Stato
– Un viaggio indietro nel tempo all’Archivio di Stato: Giacomo Cecchin porta Mantova Segreta alla scoperta del luogo più vivace di Mantova’
– La macchina del tempo? A Mantova esiste e si chiama Catasto Teresiano

Giacomo Cecchin torna in Archivio di Stato per parlare di epidemie a Mantova Segreta

20 domenica Dic 2020

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Anna Casotto, Antiche epidemie, Archivio di Stato, Archivio di Stato di Mantova, Giacomo Cecchin, i vaccini, La peste a Mantova, Luisa Onesta Tamassia, Mantova Segreta, Telemantova

Mantova Segreta non è una trasmissione di attualità eppure lo sembra in questa seconda puntata dedicata all’Archivio di Stato di Mantova (la prima parte la trovate qui): si parla infatti delle epidemie del passato che sono state combattute con mezzi molto simili a quelli attuali.

Giacomo Cecchin vi racconta di gride (i DPCM), di disposizioni ducali (le Ordinanze), di serrate (i lockdown) e di vaccini (nella puntata si parla di quello per il vaiolo, il primo vaccino in assoluto).

Qui potete vedere l’intera puntata mentre di seguito potete vedere il trailer della trasmissione andato in onda nel Tg di Telemantova.

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La peste a Mantova in Archivio di Stato: Giacomo Cecchin ne parla a Mantova Segreta

08 martedì Dic 2020

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Anna Casotto, Archivio di Stato, Archivio di Stato Mantova, Epidemia, Epidemie, Giacomo Cecchin, La peste dei Promessi Sposi, la peste del 1630, La peste del Manzoni, Luisa Onesta Tamassia, Mantova Segreta, Pandemia, Peste, Peste a Mantova, Telemantova

“Nessuno si aspetta l’inquisizione spagnola” e invece è arrivata questa pandemia che ci ha riportato in un attimo al tempo dell’epidemie del passato: dalla peste alla Spagnola.
In questa puntata di Mantova Segreta Giacomo Cecchin vi porta in Archivio di Stato a Mantova per scoprire documenti che raccontano storie che stupiscono per la loro rassomiglianza alla realtà di oggi.

E’ davvero incredibile vedere come si blocchino i trasferimenti tra gli stati, ogni giorno esca un bollettino che sembra quello della Protezione Civile e chi può fugge in campagna o lontano dalle zone toccate dal contagio.

La mostra è stata aperta un solo giorno domenica 11 ottobre 2020. Quando sarà smontata i documenti rimarranno lì e per chi vorrà sarà sempre possibile andarli a vedere.

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Una lettera annuncia a Isabella d’Este la morte di Raffaello: ne parliamo con Luisa Tamassia, direttore dell’Archivio di Stato

24 domenica Mag 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Storia Locale

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Archivio di Stato Mantova, Giacomo Cecchin, Luisa Onesta Tamassia, Pandolfo Pico della Mirandola, Raffaello Sanzio

Oggi la notizia della morte di Raffaello sarebbe in prima pagina.
Ma nel 1520 l’unico modo era essere a Roma il 6 aprile oppure avere qualcuno che te lo potesse raccontare. A Isabella d’Este lo racconta Pandolfo Pico della Mirandola in una lettera.
Ne parliamo con Luisa Onesta Tamassia, direttore dell’Archivio di Stato di Mantova, che ce la fa vedere e ce ne racconta alcuni particolari.

Qui potete trovare invece un altro articolo sul cinquecentenario della morte di Raffaello.
Oggi 6 aprile 1520 a Roma moriva Raffaello Sanzio

Giacomo Cecchin

Un viaggio indietro nel tempo all’Archivio di Stato: Giacomo Cecchin porta Mantova Segreta alla scoperta del luogo più vivace di Mantova

27 martedì Ago 2019

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose..., Libri, Mantova Segreta, Storia Locale

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Archivio di Stato, Cripta dell'Archivio di Stato, Federico II, Giacomo Cecchin, Giulio Romano, Luisa Onesta Tamassia, Mantova Segreta, Matilde di Canossa, Palazzo Te, Sagrestia della Santa Trinità, Telemantova, Torre dei Gambulini

Quanti mantovani sono entrati almeno una volta nell’Archivio di Stato di Mantova? Ebbene è uno dei luoghi più incredibili da visitare in città perché conserva la memoria storica di Mantova negli ambienti dell’antico Collegio dei Gesuiti. E’ qui che si possono scoprire storie tra le più interessanti, intrighi tra i più segreti e anche capire come, e non stiamo scherzando, un reclamo di un cliente nei confronti di un artigiano apra squarci inediti su Palazzo Te, il marchese Federico II e l’archistar Giulio Romano.
Giacomo Cecchin porta Mantova Segreta all’interno dell’Archivio di Stato di Mantova in compagnia del direttore Luisa Onesta Tamassia. Si parte dalla Cripta…
Qui potete vedere l’intera puntata mentre  a questo link potete invece guardare tutte le puntate già andate in onda.
Di seguito trovate invece l’incipit della puntata e l’elenco di quelle già pubblicate su questo sito. Continua a leggere →

Leonardo, Ludovico il Moro e il “discorso da ascensore”(the elevator pitch)

02 giovedì Mag 2019

Posted by mantovastoria in Curiosità, Mostre

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Archivio di Stato, Archivio di Stato Mantova, Battaglia di Anghiari, Cenacolo, elevator pitch, Leonardo da Vinci, Lettera a Ludovico il Moro, Ludovico il Moro, Luisa Onesta Tamassia, Palazzo Vecchio

Oggi 2 maggio 1519 moriva in Francia Leonardo da Vinci (1452-1519) che a volte io definisco un “fallito di genio”. E’ un paradosso naturalmente ma basta pensare alla sua continua voglia di sperimentare nuove tecniche. Ricordate il Cenacolo? E’ proprio la sua natura sperimentale che fa sì che l’affresco necessitasse quasi da subito degli interventi e oggi, nonostante il restauro, sia una pittura quasi evanescente. Stesso dicasi per il Salone del Gran Consiglio in Palazzo Vecchio a Firenze. La battaglia di Anghiari, forse ancora presente sotto gli affreschi di Vasari, vede Leonardo sperimentare l’antica tecnica dell’encausto con un esito catastrofico secondo le fonti: i colori che colavano sulla parete. Anche sui progetti di Leonardo potremmo dire molto: l’artista ebbe una creatività incredibile ma molte delle sue idee non funzionavano o rimasero sulla carta. E’ un po’ quello che succede oggi quando nelle aziende si fanno degli errori e li si chiama ricerca e sviluppo.
Certo che dobbiamo dire che l’artista fu uno splendido promotore di sé stesso. La storia che mi interessa raccontarvi qui è quella di come si propose a Ludovico il Moro, signore di Milano. La sua lettera dovrebbe essere insegnata nelle scuole di marketing come un vero e proprio modello di “elevator pitch”, quel tipo di discorso con cui un imprenditore presenta il suo progetto ad un cliente o ad un possibile investitore. Elevator significa ascensore e viene dall’idea di come fare marketing della propria idea nei pochi minuti di un viaggio tra un piano e un altro al fianco di un possibile finanziatore.
Leonardo scrive a Ludovico il Moro una sorta di lettera di presentazione di quello che sa fare e inizia così:
“… mi exforzerò, non derogando a nessuno altro, farmi intender da V. Excellentia, aprendo a quella li secreti mei, et appresso offerendoli ad omni suo piacimento in tempi opportuni, operare cum effecto circa tutte quelle cose che sub brevità in parte saranno qui di sotto notate”. Ebbene il grande pittore si presenta come un tecnico in grado di creare ponti per superare fossati, togliere l’acqua alle opere di difesa, far crollare le mura o costruire bombarde. Insomma descrive al Moro le sue abilità più utili ai suoi scopi in tempo di guerra e solo alla fine, quando parla dei tempi di pace, gli descrive le sue capacità di architetto, scultore e pittore.
Leonardo realizza il suo capolavoro con la chiusa della lettera: “Et se alchuna de le sopra dicte cose a alchuno paressino impossibile et infactibile, me offero paratissimo ad farne experimento in el parco vostro, o in quel loco piacerà a VostrA Excellentia, ad la quale humilmente quanto più posso me recomando”. Potremmo sintetizzarlo in un famoso slogan pubblicitario: provare per credere.

Per approfondire:
– Mostra sui rapporti tra Isabella d’Este e Leonardo a Mantova. ARCHIVIO DI STATO di MANTOVA ingresso da via Dottrina Cristiana n 4, Sacrestia della SS. Trinità
Mostra documentaria a cura di A. Casotto, C. Tamagnini, L.O. Tamassia.
6 aprile – 1 giugno 2019
–
Il museo del Cenacolo
– Palazzo Vecchio
– L’Ambrosiana: dove si trova la lettera

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