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Archivi tag: Leon Battista Alberti

Anniversari 2022: la prima pietra del Colosseo e della Basilica di Sant’Andrea senza dimenticare i 200 anni del Teatro Sociale e Proust

01 sabato Gen 2022

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità

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i 200 anni del Teatro Sociale di Mantova, I 550 anni dalla possa della prima pietra della Basilica di Sant'Andrea, Leon Battista Alberti, Lucio Campiani

E’ una mia consuetudine pubblicare come primo post dell’anno gli anniversari che si ricordano nel 2022. Ecco allora un elenco sintetico e non esaustivo per non perdersi alcuni degli anniversari da festeggiare o ricordare nel 2022 (come sempre ho scelto solo gli anni tondi e ne aggiungerò altri nel corso dell’anno). Io realizzerò progetti sui 200 anni del Teatro Sociale, sui 550 anni dalla morte di Leon Battista Alberti e dalla posa della prima pietra della Basilica di Sant’Andrea e sui 150 anni dalla morte del generale Giuseppe Govone. E’ un gioco quello degli anniversari che piace tantissimo a noi italiani per questo anche a voi avete qualcosa da aggiungere? Buon divertimento.
(qui trovate gli anniversari del 2021, 2020, 2019, 2018, 2017, 2016, 2015.

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Ludovico II Gonzaga, il primo della classe: condottiero e uomo di cultura porterà il Rinascimento a Mantova

25 lunedì Gen 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

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Andrea Mantegna, Andrea Mantegna e il cielo in una stanza, Barbara di Brandeburgo, camera degli sposi, Camera Picta, Francesco, I Gonzaga, il primo cardinale di casa Gonzaga, Il primo della classe, La dieta di Mantova (1459): arriva il papa Pio II, Leon Battista Alberti, Ludovico II Gonzaga, Pio II, Pio II Piccolomini

Ludovico II Gonzaga è il primo della classe ed è il Gonzaga cui è difficile trovare delle macchie o dei difetti. Solo da giovane, nel 1436, rischia di rovinarsi quando si contrappone al padre Gianfrancesco che è comandante delle truppe veneziane andando al servizio di Filippo Maria Visconti (con la clausola di non combattere il padre). Il padre arriva a diseredarlo ma poi nel 1441 tutto si sistema anche grazie all’intervento della madre Paola Malatesta e del suo maestro Vittorino da Feltre. Da qui è un crescendo continuo: nel 1441 gli nasce l’erede Federico, nel 1459 la Dieta di Mantova porta in città il papa Pio II e consacra la famiglia tra le più potenti dell’epoca. A seguire arriverà il titolo di cardinale per il secondogenito Francesco e alcuni artisti trasformeranno Mantova in una capitale del Rinascimento: Leon Battista Alberti fornirà a Luca Fancelli, l’architetto di Ludovico, i progetti per la chiesa di San Sebastiano e per la Basilica di Sant’Andrea e il pittore Andrea Mantegna dipingerà la Camera Picta, meglio conosciuta come Camera degli sposi. Chi meglio di lui in famiglia…

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
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Mantova e Sabbioneta: Giacomo Cecchin in Sei in un Paese Meraviglioso su Sky Arte HD

17 lunedì Giu 2019

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Andrea Mantegna, Basilica di Sant'Andrea, Camera Sposi, Giacomo Cecchin, Leon Battista Alberti, Mantova e Sabbioneta, Palazzo Ducale, Palazzo Te, Patrimonio Unesco, Sabbioneta, Sei in un Paese meraviglioso, Sky Arte

Finalmente si può vedere in chiaro la puntata dedicata a Mantova e Sabbioneta della trasmissione “Sei in un Paese meraviglioso”. Ho avuto il grande piacere di girarla all’inizio di maggio 2018 (la prima messa in onda è stata lunedì 25 giugno 2018 alle 21.15) ed è stata davvero una bella esperienza.
Qui potete vedere tutta la puntata e di seguito trovate i post già pubblicati sul blog relativi alla mia partecipazione.
– Mantovastoria e Giacomo Cecchin arrivano su Sky Arte: Sei in un Paese meraviglioso a Mantova
– Il Palazzo ducale di Mantova: più di 500 stanze ma una sola Camera (picta)
– Un luogo dove andare per ispasso: Palazzo Te e l’ombelico del mondo
– L’archistar e il tagliapietre: Leon Battista Alberti e Luca Fancelli tra Sant’Andrea e San Sebastiano
– A Sabbioneta, tante comparse e un solo protagonista: Vespasiano Gonzaga

Giacomo Cecchin

 

L’archistar e il tagliapietre: Leon Battista Alberti e Luca Fancelli tra Sant’Andrea e San Sebastiano

28 giovedì Giu 2018

Posted by mantovastoria in Articoli, Storia Locale

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Leon Battista Alberti, Luca Fancelli, Ludovico II Gonzaga, s.Andrea, San Sebastiano

Quando Leon Battista Alberti arriva a Mantova è già molto conosciuto: oggi lo definiremmo un dilettante di genio perché Alberti scrive un po’ di tutto dalla famiglia alla pittura e si diletta di architettura.

A Mantova arriva nel 1459 come abbreviatore, oggi diremmo scrittore professionale, per il Papa Pio II Piccolomini. Qui costruirà due chiese che sono dei capolavori. In realtà l’Aberti le disegna mentre sarà Luca Fancelli, un tagliapietre fiorentino al servizio dei Gonzaga, a costruirle.

La chiesa do San Sebastiano: chiesa, moschea o sinagoga?

La prima è il San Sebastiano che il marchese Ludovico II Gonzaga (quello del Mantegna e della Camera degli Sposi) gli commissiona in una zona vicina alle mura della città, verso l’isola dove si costruirà palazzo Te. E’ una chiesa nuova ma antica o nuova proprio perché antica e strana. Alberti infatti usa la pianta centrale, tipica di molti edifici dell’antichità, e inizia a sperimentare l’uso di strutture antiche ma rielaborate in senso moderno. La stessa cosa che farà quando progetterà la Basilica di S.Andrea. E’ strana invece perché si fa fatica a riconoscerla come un edificio sacro. Il Cardinale Francesco Gonzaga, sempre quello della Camera degli Sposi, scriverà al padre Ludovico che non si capisce se sia una chiesa, una moschea o una sinagoga. La chiesa viene modificata agli inizi del secolo scorso e trasformata in Famedio, tempio dedicato ai caduti.

Basilica di Sant’Andrea: concattedrale di Mantova

E’ Sant’Andrea tuttavia che consacrerà per sempre il genio di Leon Battista Alberti. Il marchese Ludovico II Gonzaga vuole rinnovare la chiesa dove sono conservati i Sacri Vasi che contengono il Sangue di Cristo, la reliquia più preziosa della cristianità. Chiede allora progetti agli architetti più importanti e alla fine si presentano in due: Antonio di Manetti Ciaccheri e Leon Battista Alberti che alla fine vincerà. Abbiamo il testo della lettera che scrive al marchese per sponsorizzare il suo progetto dove sottolinea che lo farà “più capace, più eterno, più degno, più lieto”. La prima pietra di Sant’Andrea viene posata nel 1472 quando Alberti è già morto da due anni e la fabbrica andrà avanti per secoli chiudendosi con il “cupolone” barocco progettato da Filippo Juvarra che con i suoi quasi 90 metri d’altezza è il punto più alto della città. La facciata della Basilica propone la ripresa dell’arco trionfale romano con il timpano del tempio greco. Rimane il campanile gotico. La pianta è a croce latina e al suo interno oltre alla reliquia dei Sacri Vasi, riposa Andrea Mantegna qui sepolto nel 1506.

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