Oggi 29 aprile è la festa di Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e dottore della chiesa. Una santa tra le più amate e che con Mantova ha più di un legame. In particolare ricordiamo la beata Osanna Andreasi che visse una vita modellata su quella della santa senese, con moltissime analogie.
Ecco alcuni appunti sparsi su Caterina e Osanna (con un riferimento a San Luigi Gonzaga).
Santa Caterina da Siena (1347-1380)
Santa e mistica domenicana, Caterina nasce a Siena nel 1347 penultima di venticinque figli del tintore Jacopo Benincasa e di Lapa Piagenti. La fanciulla, bella e pia, sin dall’infanzia ha visioni mistiche e si oppone ai tentativi della madre di accasarla rinchiudendosi in una stanza di casa dicendo “Io non vi chieggio nulla di veruna spesa, altro che pane ed acqua, lasciatemi stare a vivere di mio senno”.
A soli 16 anni entra a far parte di un gruppo laico femminile collegato all’ordine domenicano detto delle mantellate. Da questo momento Caterina può dedicarsi alla meditazione, alla cura dei poveri e dei malati e ad altre attività sociali oltrechè al suo forte impegno politico. A Firenze in Santa Maria Novella predica la crociata con fra’ Raimondo da Capua, ad Avignone perora la causa della pace tra la Repubblica di Firenze e il pontefice, a Siena mette fine alle controversie tra i Salimbeni e la città. Caterina riceve le stimmate e vive l’esperienza delle nozze mistiche con il Cristo. Muore a Roma il 29 aprile del 1380, ad appena 33 anni, dopo aver convinto con le sue lettere perorazioni e viaggi Papa Gregorio XI a porre fine alla “cattività avignonese” tornando a Roma.
Caterina, pur essendo analfabeta, lascia circa 381 lettere indirizzate a monarchi, pontefici ed autorità politiche oltre al dialogo della divina provvidenza. Caterina è canonizzata nel 1461 da Pio II Piccolomini e dichiarata compatrona d’Italia nel 1939 da Papa Pacelli, Pio XII. Nel 1970 è insignita del titolo di doctor ecclesiae da Paolo VI (unica donna insieme a Santa Teresa d’Avila).
Caterina è stata modello da seguire per la beata Osanna Andreasi (1449-1505), mistica mantovana e laica domenicana che muore a Mantova il 18 giugno 1505. Osanna, ora sepolta in cattedrale e rappresentata in una delle statue del coronamento del duomo, è stata beatificata da Leone X nel 1515 anche grazie all’impegno di Isabella d’Este. Nella sua vita molto fa rivivere la figura della mistica senese: l’ascetismo precoce, l’intervento attivo nella vita della città come consigliera politica (di Isabella e del marito Francesco II), l’impegno nell’attività caritativa, lo stato di religiosa domenicana pur vivendo nel secolo, le numerose lettere rimasteci.
Anche San Luigi Gonzaga (9 marzo 1568 – 21 giugno 1591) è stato grande devoto di Santa Caterina da Siena. Il principe e futuro santo serve messa all’interno dell’oratorio ricavato a fianco della cella della santa. Luigi sosta a Siena nel 1590 durante il viaggio verso Roma e, come scrive Roberto Brunelli nella sua biografia del Santo, “richiesto, parlò ad un gruppo di giovani con un fervore che li impressionò”. Una lapide posta di fronte all’ingresso dell’oratorio rende memoria del fatto: “A ricordare la devozione di S. Luigi Gonzaga che nell’anno 1590 volle rendere pubblico onore alla SANTA senese servendo egli principe la messa e comunicandosi nella cameretta di LEI – La confraternita pose questa pietra il 29 aprile 1927.
Qui alcuni spunti per chi volesse approfondire i legami tra Mantova e Siena.
Questo il sito della Casa della Beata Osanna Andreasi www.casandreasi.it e qui trovate informazioni sulla Basilica Cateriniana di Siena