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cucina_arcoA Mantova tutti conoscono Palazzo ducale e Palazzo Te ma molti, anche tra i mantovani, non frequentano invece altri musei cittadini che completano l’offerta culturale di Mantova. Penso in particolare ad una delle raccolte di monete gonzaghesche più importanti al mondo, al pilota noto come il mantovano volante, ad un palazzo settecentesco ancora interamente arredato, ad una casa del quattrocento perfettamente conservata e al museo che raccoglie il nucleo più importante di armature quattrocentesche. Eccovi allora 5 musei da aggiungere alle vostre prossime escursioni mantovane…

Museo Numismatico – lo trovate nel palazzo della Fondazione BAM alla fine di corso Pradella verso il Teatro Sociale. E’ un museo che nasce dalla raccolta di monete del Conte Magnaguti acquisita dalla Banca Agricola Mantovana e che presenta pezzi di assoluto valore ma soprattutto importantissimi per la storia della città. Tra l’altro le monete dei Gonzaga erano tra le più belle e consentono di ripercorrere tutti i simboli e gli stemmi utilizzati dalla famiglia che governò Mantova dal 1328 al 1707. Una curiosità: il denaro è chiamato anche lo sterco del diavolo ed è interessante pensare che la collezione sia ospitata in un palazzo che fu costruito al posto dell’edificio conosciuto a Mantova come Palazzo del Diavolo.
Per approfondire.

Museo Tazio Nuvolari – uno sportivo che ha reso celebre la città: il pilota Tazio Nuvolari detto Nivola. Il museo raccoglie cimeli del mantovano volante (così veniva chiamato Nuvolari) che continua ad accendere la fantasia anche grazie a quella canzone di Lucio Dalla che ne racconta le gesta. Il suo simbolo una tartaruga regalatagli dal poeta Gabriele D’Annunzio: l’animale più lento all’uomo più veloce. Per citare solo uno dei tanti aneddoti sul pilota mantovano ricordiamo di quando disse a Enzo Ferrari che non era un buon amministratore perché gli aveva comprato il biglietto di andata e ritorno per la Targa Florio, la famosa corsa siciliana, quando in realtà non è detto che i piloti tornino dalle gare. Il museo si trova attualmente in via Giulio Romano nella sede dell’ex convento Carmelino. Per approfondire.

Palazzo d’Arco – più che un museo è una palazzo che sembra essere stato appena lasciato dai suoi proprietari. La contessa Giovanna d’Arco, l’ultima ad abitarlo, decise di lasciarlo alla città costituendo una Fondazione che lo gestisce tuttora e ne ha appena curato un importante restauro. Chi non ha ancora varcato la soglia del Palazzo lo faccia: stanze arredate e ricchissime di opere d’arte, una cucina che ha colpito la fantasia di generazioni di mantovani e un giardino incantevole nel pieno centro città. Ma la sorpresa finale è data dalla visita al Salone del Falconetto: affreschi che ricoprono tutte le pareti con i segni zodiacali e una serie di personaggi, simboli e animali da lasciare stupefatti. Il Palazzo si trova in piazza d’Arco immediatamente riconoscibile per la sua bella facciata settecentesca. Per approfondire.

Museo Diocesano – uno dei musei più ricchi della città non solo per numero delle opere ma anche per varietà. Qui infatti troviamo moltissimi quadri provenienti da chiese soppresse o semplicemente custoditi per garantirne la conservazione. Basti citare i tondi dipinti da Correggio per S.Andrea, i due Bazzani che decoravano la piccolissima chiesetta del Terremoto o quelli provenienti dal duomo di Mantova. Ma nel museo diocesano troviamo anche degli splendidi arazzi medievali, il tesoro di Santa Barbara, una bella collezione di smalti e soprattutto le armature provenienti dal santuario delle Grazie. Sono il nucleo più importante al mondo di corazze quattrocentesche (le armature erano strumenti di lavoro – oggi diremmo DPI medievali – e pertanto è difficile trovarne di antiche e perfettamente conservate). Il museo si trova in piazza Virgiliana ed è dedicato al venerabile Francesco Gonzaga. Per approfondire.

Casa Andreasi – una casa del quattrocento perfettamente conservata e con giardino segreto annesso: cosa volere di più. La dimora della beata Osanna Andreasi fu conservata come era alla morte della religiosa per rispetto e devozione. Dopo vari passaggi di proprietà oggi è gestita, insieme alla Rotonda di San Lorenzo, dalla Associazione per i monumenti domenicani che la mantiene e accoglie con grazia e gentilezza i visitatori. La casa riserva molte sorprese tra le quali la cappellina dove tuttora si celebrano messe e la cella dove morì Osanna oltre ad un suo abito (cosa straordinaria vista la delicatezza dei tessuti). Ma da non perdere è il giardino con elegante loggiato: qui a primavera è un tripudio di colori e profumi mentre tra luglio e agosto ospita conferenze e conversazioni culturali.
Per approfondire.

Giacomo Cecchin

#Mantova2016

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  2. 5 storie d’amore a San Valentino tra Gonzaga, Shakespeare e Rigoletto
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  10. 5 spettri da cercare in giro per la città tra esecuzioni, duelli e frecce avvelenate
  11. 5 cose da fare a Mantova in una notte nebbiosa tra fantasmi, pozzi e conventi scomparsi
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  14. 5 carceri storiche a Mantova tra Gonzaga, Austriaci e conventi
  15. 5 piccoli sagrati tra Spoon river, gesuiti e Napoleone
  16. 5 luoghi “naneschi” a Palazzo ducale tra scale sante, camera degli sposi e cavalieri
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  19. 5 reliquie della passione tra sangue, spugna e pietra dell’unzione
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  21. 5 luoghi dove si fa cinema, musica o teatro nella capitale dello spettacolo
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  23. 5 opere d’arte rubate da Napoleone tra Mantegna, Giulio Romano, Veronese e Rubens
  24. 5 porti della città vecchia tra ponti, catene e torri
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  26. 5 capitelli da osservare tra Gonzaga, Bonacolsi, Visconti e damnatio memoriae
  27. Altri 5 film mantovani tra Shakespeare, Verdi e nudi integrali
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  30. 5 luoghi napoleonici a Mantova tra santi, fortezze e appartamenti imperi
  31. nella notte di San Lorenzo 5 zodiaci mantovani da non perdere
  32. 5 altre biblioteche mantovane tra musica, enciclopedie e opere d’arte
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  34. Altri 5 passaggi segreti urbani tra sacri vasi, lavandaie e Charles Dickens
  35. 5 Gonzaga da non dimenticare tra colpi di stato, cardinali e prove di virilità
  36. 5 animali gonzagheschi a Palazzo Te tra stemmi, imprese e camini
  37. 5 particolari lascivi da cercare a Palazzo Te tra selfie, cigni e lato B
  38. 5 ulteriori passaggi segreti urbani tra mura, ferrovie e giardini
  39. 5 coccodrilli tra santuari, Gonzaga e musei naturalistici
  40. 5 labirinti in cui perdersi tra Gonzaga, canneti e siepi
  41. 5 statue erranti tra santi, poeti, eroi e martiri di Belfiore
  42. 5 madonne miracolose tra maggio, terremoti e assedi
  43. 5 momenti storici in cui sarebbe stato meglio non essere a Mantova
  44. 5 soste per fare una pausa nel corso della giornata
  45. 5 luoghi visitati da Shakespeare a Mantova durante il viaggio in Italia
  46. 5 luoghi frequentati da Romeo nel suo esilio mantovano
  47. 5 torri tra sale, zucchero e gabbie
  48. 5 momenti storici dove sarebbe stato bello essere a Mantova
  49. 5 escursioni fuori porta
  50. 5 laghi a Mantova
  51. 5 statue di Virgilio
  52. 5 modi per arrivare alla riva del Rio
  53. 5 cappelle o chiese in Palazzo ducale
  54. 5 piazze create dal caso
  55. 5 ponti sul Rio
  56. 5 cavalcavia da osservare
  57. 5 salite mozzafiato
  58. 5 scorciatoie da scoprire
  59. 5 piazze da incorniciare
  60. 5 posti del cuore