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Ci sono delle scelte difficili da fare e che, prima o poi, arrivano a mettere in difficoltà i mantovani. Sono un po’ come l'”Essere o non essere” di Amleto o per scendere un po’ di livello tipo la domanda degli Squallor: “Vuoi più bene alla mamma o al papà?”. Ecco potremmo definirli dilemmi ovvero quando hai di fronte due alternative e devi scegliere l’una o l’altra senza la via di uscita di dire che per te sono uguali.
Non sono uguali queste ipotesi perché basta fare una prova in diretta, magari in queste serate di festa. Provate a chiedere ad un mantovano se preferisce i tortelli o gli agnolini o qual è la chiesa che gli piace di più tra il duomo e sant’Andrea. Tutti vi daranno una risposta e questo vi farà intuire che tipo di mantovano avete di fronte: uno del centro, un provinciale, uno snob, un eclettico o…e aggiungete voi la categoria mancante. Forse potremmo trasformare le domande in una sorta di gioco di Proust (se non lo conoscete ne parlano qui) o di test per analizzare le scelte dei mantovani.
Ecco allora i cinque dilemmi che assillano un mantovano fin dalle origini e le mie risposte che forse cambieranno in futuro (ma oggi la penso così e lascio a voi in che categoria inserirmi).
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