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Archivi tag: scrivere sui muri

L’Ombelico del Mondo a Palazzo Te tra Jovanotti e la Camera dei Giganti su Mantova Segreta

10 domenica Lug 2022

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Federico II, Giacomo Cecchin, imperatore Carlo V, Jovanotti, L'ombelico del Mondo, le scimmie di Palazzo Te, Lorenzo Cherubini Jovanotti, Mantova Segreta, Palazzo Te, Scritte sui muri, scrivere sui muri, Telemantova, Veronica Ghizzi, video l'ombelico del mondo

Quando Jovanotti girò il video dell’Ombelico del Mondo nella Camera dei Giganti a Palazzo Te a Mantova ci furono molte polemiche (come sempre). Però a ben vedere era una scelta perfettamente filologica: non solo si poterono rivedere i colpi di luce sulle pareti (come accadeva quando c’era il camino) ma quella stanza fu davvero l’ombelico del mondo sabato 2 aprile del 1530.

Federico II e Carlo V si ritrovarono a Palazzo Te per una festa incredibile e, anche se forse la camera non era completa, possiamo pensare che la villa pensata da Giulio Romano fosse davvero l’ombelico del mondo con i due personaggi più importanti dell’epoca il signore di Mantova e il signore del Mondo.

Mantova Segreta tra Jovanotti e la Camera dei Giganti

L’idea per questa puntata nasce dal raccontare “l’effetto wow” della Camera dei Giganti: dalle storie sulle pareti a Dickens, da Giulio Romano all’errore delle scimmie, dalle scritte sui muri a Jovanotti. Girare Mantova Segreta all’interno di un unico ambiente è una sfida ma se ci era già riuscito Jovanotti perché non riprovare…

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Scrivere sui muri? dalla Domus Aurea a Palazzo Te una moda che non cambia

18 sabato Giu 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, Storia Locale

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Tag

Camera dei Giganti, Domus Aurea, Giganti, Grottesche, Mantova, Palazzo Te, Pinturicchio, Roma, Scritte sui muri, scrivere sui muri

Camarone dei Giganti

Spesso quando si gira per palazzi antichi o monumenti si trovano delle scritte che coprono le pareti danneggiando gli affreschi o semplicemente imbrattando i muri. In quel momento partono di solito tutti gli insulti e gli improperi nei confronti dei vandali e di chi, ad altezza di imbecille, ha voluto lasciare il ricordo del suo passaggio. Ma forse non tutti sanno che si tratta di un’abitudine che viene da lontano basti ricordare le scritte sulle pareti del Camarone dei Giganti di Palazzo Te o quelle sulla volta della Domus Aurea di Nerone.
Nel caso romano le scritte riportano i nomi dei più famosi pittori del quattrocento, scesi “in grotta” ad ammirare le pitture romane del I secolo D.C. e sono fondamentali per la storia dell’arte perchè ci raccontano quali artisti hanno visto le decorazioni: ricordiamo ad esempio Raffaello, Michelangelo o Pinturicchio. Per la firma di quest’ultimo poi c’è un’aggiunta divertente e infamante: forse un allievo arrabbiato o forse un pittore rivale ha scritto sotto la firma di Bernardino di Betto l’epiteto ingiurioso di “sodomita” e così per 5 secoli e nel futuro il dubbio sulle abitudini dell’artista rimarrà.
Ma torniamo a Palazzo Te dove nella Camera dei Giganti sono state lasciate le scritte che ne deturpano le pareti arrivando, come si diceva prima, ad altezza di imbecille.
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti:alcune risalgono addirittura alla fine del ‘500 (i Gonzaga abitano ancora il Palazzo ed è come se voi invitaste qualcuno a cena e mentre stappate il vino in cucina uno dei vostri ospiti incidesse il suo nome dietro il divano in sala da pranzo), altre agli anni tragici del Sacco del 1630, altre molto più vicino a noi al secolo scorso. Per i curiosi e gli amanti del genere a questo link trovate tutte le scritte del Camarone dei Giganti reperite con un lavoro certosino da Anna Maria Lorenzoni.
Ne riportiamo una che ci sembra particolarmente divertente con alcuni buontemponi che dopo la colazione pensano bene di lasciare la firma sulle pareti del capolavoro di Giulio Romano:
D.Gozzi – J.Carolus 1749,29 aprile, Giorno di S.Pietro Martire, doppo d’haver fatto collazione.
Durante il restauro la scelta, a mio parere corretta, è stata quella di non stuccare le scritte ma di riempirne i solchi di colore per consentire la piena lettura degli affreschi ma senza perdere le tracce di una storia minore che fa ormai parte delle vicende di Palazzo Te. D’altra parte un motto forse parmigiano ricorda che:Gli Eroi sui Marmi
e i Coglion sui Muri
Scrivono lor Nome
Perchè Etterno Duri.

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