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Archivi tag: Giganti

Con Dickens e Giacomo Cecchin alla scoperta della Mantova del 1844

03 domenica Mar 2019

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Tag

Camarone dei Giganti, Charles Dickens, Charles Dickens a Mantova, Giacomo Cecchin, Giganti, Locanda Leon d'Oro, Mantova Segreta, Palazzo del Diavolo, Palazzo Te, Pictures from Italy, Rocchetta di Sparafucile, Telemantova

E se potessimo fare un viaggio indietro nel tempo nella Mantova del 1844? E se ad accompagnarci ci fosse Charles Dickens? Ecco il tema della puntata di Mantova Segreta (che potete guardare qui) che vi porta a ripercorrere le tracce dello scrittore inglese che passa per Mantova provenendo da Verona sulle tracce dell’esilio di Romeo (potete leggere un approfondimento su Dickens cliccando qui).
Ecco l’incipit della puntata:
“Bentornati a Mantova Segreta che vi invita a guardare Mantova sotto un altro punto di vista per rendersi conto della sua bellezza. Oggi abbiamo deciso di farvi vedere la città con gli occhi di uno dei viaggiatori che è passato per Mantova. Stiamo parlando di Charles Dickens che nel 1844 fa un viaggio in Italia per raccogliere materiale per scrivere un libro sul nostro Paese che intitolerà Pictures from Italy. Prima di arrivare nella nostra città fa una sosta a Verona che trova una città incantevole. Ecco cosa scrive nel suo libro su Verona: Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l’incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Continua a leggere →

Scrivere sui muri? dalla Domus Aurea a Palazzo Te una moda che non cambia

18 sabato Giu 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, Storia Locale

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Tag

Camera dei Giganti, Domus Aurea, Giganti, Grottesche, Mantova, Palazzo Te, Pinturicchio, Roma, Scritte sui muri, scrivere sui muri

Camarone dei Giganti

Spesso quando si gira per palazzi antichi o monumenti si trovano delle scritte che coprono le pareti danneggiando gli affreschi o semplicemente imbrattando i muri. In quel momento partono di solito tutti gli insulti e gli improperi nei confronti dei vandali e di chi, ad altezza di imbecille, ha voluto lasciare il ricordo del suo passaggio. Ma forse non tutti sanno che si tratta di un’abitudine che viene da lontano basti ricordare le scritte sulle pareti del Camarone dei Giganti di Palazzo Te o quelle sulla volta della Domus Aurea di Nerone.
Nel caso romano le scritte riportano i nomi dei più famosi pittori del quattrocento, scesi “in grotta” ad ammirare le pitture romane del I secolo D.C. e sono fondamentali per la storia dell’arte perchè ci raccontano quali artisti hanno visto le decorazioni: ricordiamo ad esempio Raffaello, Michelangelo o Pinturicchio. Per la firma di quest’ultimo poi c’è un’aggiunta divertente e infamante: forse un allievo arrabbiato o forse un pittore rivale ha scritto sotto la firma di Bernardino di Betto l’epiteto ingiurioso di “sodomita” e così per 5 secoli e nel futuro il dubbio sulle abitudini dell’artista rimarrà.
Ma torniamo a Palazzo Te dove nella Camera dei Giganti sono state lasciate le scritte che ne deturpano le pareti arrivando, come si diceva prima, ad altezza di imbecille.
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti:alcune risalgono addirittura alla fine del ‘500 (i Gonzaga abitano ancora il Palazzo ed è come se voi invitaste qualcuno a cena e mentre stappate il vino in cucina uno dei vostri ospiti incidesse il suo nome dietro il divano in sala da pranzo), altre agli anni tragici del Sacco del 1630, altre molto più vicino a noi al secolo scorso. Per i curiosi e gli amanti del genere a questo link trovate tutte le scritte del Camarone dei Giganti reperite con un lavoro certosino da Anna Maria Lorenzoni.
Ne riportiamo una che ci sembra particolarmente divertente con alcuni buontemponi che dopo la colazione pensano bene di lasciare la firma sulle pareti del capolavoro di Giulio Romano:
D.Gozzi – J.Carolus 1749,29 aprile, Giorno di S.Pietro Martire, doppo d’haver fatto collazione.
Durante il restauro la scelta, a mio parere corretta, è stata quella di non stuccare le scritte ma di riempirne i solchi di colore per consentire la piena lettura degli affreschi ma senza perdere le tracce di una storia minore che fa ormai parte delle vicende di Palazzo Te. D’altra parte un motto forse parmigiano ricorda che:Gli Eroi sui Marmi
e i Coglion sui Muri
Scrivono lor Nome
Perchè Etterno Duri.

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