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Andrea Mantegna, Andrea Mantegna e il cielo in una stanza, Barbara di Brandeburgo, camera degli sposi, Camera Picta, Francesco, I Gonzaga, il primo cardinale di casa Gonzaga, Il primo della classe, La dieta di Mantova (1459): arriva il papa Pio II, Leon Battista Alberti, Ludovico II Gonzaga, Pio II, Pio II Piccolomini
Ludovico II Gonzaga è il primo della classe ed è il Gonzaga cui è difficile trovare delle macchie o dei difetti. Solo da giovane, nel 1436, rischia di rovinarsi quando si contrappone al padre Gianfrancesco che è comandante delle truppe veneziane andando al servizio di Filippo Maria Visconti (con la clausola di non combattere il padre). Il padre arriva a diseredarlo ma poi nel 1441 tutto si sistema anche grazie all’intervento della madre Paola Malatesta e del suo maestro Vittorino da Feltre. Da qui è un crescendo continuo: nel 1441 gli nasce l’erede Federico, nel 1459 la Dieta di Mantova porta in città il papa Pio II e consacra la famiglia tra le più potenti dell’epoca. A seguire arriverà il titolo di cardinale per il secondogenito Francesco e alcuni artisti trasformeranno Mantova in una capitale del Rinascimento: Leon Battista Alberti fornirà a Luca Fancelli, l’architetto di Ludovico, i progetti per la chiesa di San Sebastiano e per la Basilica di Sant’Andrea e il pittore Andrea Mantegna dipingerà la Camera Picta, meglio conosciuta come Camera degli sposi. Chi meglio di lui in famiglia…
Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
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Oggi i segretari e le segretarie sono passate di moda: si parla di assistente di direzione oppure di office manager quasi che la parola segretario sia quasi una deminutio.
I Gonzaga non hanno mai avuto un papa in famiglia eppure la città di Mantova ne ha visti passare alcuni. I motivi sono i più diversi ma soprattutto molte sono le tracce sparse per la città del loro passaggio. Senza dimenticare che le fonti mantovane citano anche il passaggio di Leone iX e a Mantova fu sepolto un papa, quel Celestino I il cui corpo andò bruciato durante l’incendio del duomo nel 1545. Ne rimane il ricordo in una delle statue che coronano la facciata settecentesca della cattedrale. Allora ecco almeno 5 papi passati da Mantova tra il Sangue di Cristo, crociate e san Luigi Gonzaga. 