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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Ludovico il Moro

Leonardo, un fallito di genio – storie di errori e creatività: domenica 13 ottobre ore 18.30 con il Fai al Teatro di Casaloldo

09 mercoledì Ott 2019

Posted by mantovastoria in Conferenze, Libri

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Casaloldo, Cecilia Gallerani, Fai Gruppo di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano, Francesco I, Giacomo Cecchin, Giornate Fai d'autunno, La Gioconda, Leonardo, Leonardo da Vinci, Ludovico il Moro, Mary Sandrini, Nicola Zanella, San Giorgio, San Giorgio Bigarello, Sisto IV, Soderini, Teatro di Casaloldo

Grazie al Gruppo FAI Castiglione delle Stiviere – Alto Mantovano tornano Giacomo Cecchin e Nicola Zanella* insieme all’attrice Mary Sandrini per raccontare la storia di Leonardo da Vinci da un punto di vista particolare, tentando di toglierlo da quella posizione di monumento assoluto (e si sa cosa cade in testa ai monumenti e alle statue) per scoprirne oltre alle virtù anche le debolezze.
Leonardo, un fallito di genio
Domenica 13 ottobre ore 18.30 Teatro di Casaloldo
Uno spettacolo di e con Giacomo Cecchin, con l’amichevole partecipazione di Nicola Zanella e Mary Sandrini
In questo anno di celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte (leggete qui un articolo su questo tema) tutti parlano di Leonardo come un genio assoluto (e lo era davvero) ma basta rileggere alcuni episodi della sua carriera per scoprire che anche lui ha commesso errori come tutti noi. Una serata per raccontare un altro Leonardo Da Vinci, un visto da destra e visto da sinistra tra fallimenti e genio per capire che, alla fine, è sempre questione di curiosità, passione e creatività.

Segnaliamo che è uscito un nuovo libro di Nicola Zanella su Leonardo da Vinci.

Leonardo, un fallito di genio – storie di errori e creatività: sabato 8 giugno ore 21.30 Foresta della Carpaneta a San Giorgio Bigarello

01 sabato Giu 2019

Posted by mantovastoria in Conferenze, Libri

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Bigarello, Cecilia Gallerani, Cooperativa Librai Mantovani, Flora Pierani, Foresta della Carpaneta, Francesco I, Giacomo Cecchin, La Gioconda, Leonardo, Leonardo da Vinci, Ludovico il Moro, Nicola Zanella, Paola Mor, San Giorgio, San Giorgio Bigarello, Sisto IV, Soderini

Giacomo Cecchin e Nicola Zanella* (insieme ad alcuni ospiti a sorpresa) raccontano la storia di Leonardo da Vinci da un punto di vista particolare, tentando di toglierlo da quella posizione di monumento assoluto (e si sa cosa cade in testa ai monumenti e alle statue) per scoprirne oltre alle virtù anche le debolezze.
In questo anno di celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte (leggete qui un articolo su questo tema) tutti parlano di Leonardo come un genio assoluto (e lo era davvero) ma basta rileggere alcuni episodi della sua carriera per scoprire che anche lui ha commesso errori come tutti noi. Una serata per raccontare un altro Leonardo Da Vinci, un visto da destra e visto da sinistra tra fallimenti e genio per capire che, alla fine, è sempre questione di curiosità, passione e creatività.
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’auditorium Frida Khalo di San Giorgio Bigarello.

Per informazioni: Cooperativa Librai Mantovani – cell. 393.1936747
e-mail: cooperativalibraimantovani@gmail.com  www.cooperativalibraimantovani.com

Segnaliamo che è in uscita un nuovo libro di Nicola Zanella su Leonardo da Vinci.
L’anteprima della copertina a questo link
02

Leonardo, Ludovico il Moro e il “discorso da ascensore”(the elevator pitch)

02 giovedì Mag 2019

Posted by mantovastoria in Curiosità, Mostre

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Archivio di Stato, Archivio di Stato Mantova, Battaglia di Anghiari, Cenacolo, elevator pitch, Leonardo da Vinci, Lettera a Ludovico il Moro, Ludovico il Moro, Luisa Onesta Tamassia, Palazzo Vecchio

Oggi 2 maggio 1519 moriva in Francia Leonardo da Vinci (1452-1519) che a volte io definisco un “fallito di genio”. E’ un paradosso naturalmente ma basta pensare alla sua continua voglia di sperimentare nuove tecniche. Ricordate il Cenacolo? E’ proprio la sua natura sperimentale che fa sì che l’affresco necessitasse quasi da subito degli interventi e oggi, nonostante il restauro, sia una pittura quasi evanescente. Stesso dicasi per il Salone del Gran Consiglio in Palazzo Vecchio a Firenze. La battaglia di Anghiari, forse ancora presente sotto gli affreschi di Vasari, vede Leonardo sperimentare l’antica tecnica dell’encausto con un esito catastrofico secondo le fonti: i colori che colavano sulla parete. Anche sui progetti di Leonardo potremmo dire molto: l’artista ebbe una creatività incredibile ma molte delle sue idee non funzionavano o rimasero sulla carta. E’ un po’ quello che succede oggi quando nelle aziende si fanno degli errori e li si chiama ricerca e sviluppo.
Certo che dobbiamo dire che l’artista fu uno splendido promotore di sé stesso. La storia che mi interessa raccontarvi qui è quella di come si propose a Ludovico il Moro, signore di Milano. La sua lettera dovrebbe essere insegnata nelle scuole di marketing come un vero e proprio modello di “elevator pitch”, quel tipo di discorso con cui un imprenditore presenta il suo progetto ad un cliente o ad un possibile investitore. Elevator significa ascensore e viene dall’idea di come fare marketing della propria idea nei pochi minuti di un viaggio tra un piano e un altro al fianco di un possibile finanziatore.
Leonardo scrive a Ludovico il Moro una sorta di lettera di presentazione di quello che sa fare e inizia così:
“… mi exforzerò, non derogando a nessuno altro, farmi intender da V. Excellentia, aprendo a quella li secreti mei, et appresso offerendoli ad omni suo piacimento in tempi opportuni, operare cum effecto circa tutte quelle cose che sub brevità in parte saranno qui di sotto notate”. Ebbene il grande pittore si presenta come un tecnico in grado di creare ponti per superare fossati, togliere l’acqua alle opere di difesa, far crollare le mura o costruire bombarde. Insomma descrive al Moro le sue abilità più utili ai suoi scopi in tempo di guerra e solo alla fine, quando parla dei tempi di pace, gli descrive le sue capacità di architetto, scultore e pittore.
Leonardo realizza il suo capolavoro con la chiusa della lettera: “Et se alchuna de le sopra dicte cose a alchuno paressino impossibile et infactibile, me offero paratissimo ad farne experimento in el parco vostro, o in quel loco piacerà a VostrA Excellentia, ad la quale humilmente quanto più posso me recomando”. Potremmo sintetizzarlo in un famoso slogan pubblicitario: provare per credere.

Per approfondire:
– Mostra sui rapporti tra Isabella d’Este e Leonardo a Mantova. ARCHIVIO DI STATO di MANTOVA ingresso da via Dottrina Cristiana n 4, Sacrestia della SS. Trinità
Mostra documentaria a cura di A. Casotto, C. Tamagnini, L.O. Tamassia.
6 aprile – 1 giugno 2019
–
Il museo del Cenacolo
– Palazzo Vecchio
– L’Ambrosiana: dove si trova la lettera

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