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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

mantovastoria

Archivi tag: Ghetto ebraico

Una passeggiata nel Ghetto ebraico con 5 curiosità da scoprire

08 mercoledì Dic 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, le 5 cose...

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Ghetto di Mantova, Ghetto ebraico, Giacomo Cecchin, Mantova 5 cose che so di lei, Mantova Segreta

Dov’era il quartiere ebraico a Mantova?
Lo sapevate che uno dei portoni del Ghetto era proprio di fianco alla Rotonda di San Lorenzo?
Quali edifici troviamo oggi dove c’era il quartiere riservato agli ebrei?

Il Ghetto ebraico era il centro finanziario di Mantova e ancora oggi vi troviamo alcuni edifici che hanno come punto in comune il denaro e l’economia: dalla Camera di Commercio alla Banca d’Italia.

👉Scoprite altre 4 curiosità sulla “city” mantovana nella cinquina n. 8 del libro Mantova, 5 cose che so di lei. Dall’8 di dicembre a Natale vi terremo compagnia con spunti e curiosità dal libro “Mantova, 5 cose che so di lei”

Per approfondire

  • 5 luoghi “finanziari” da riscoprire a Mantova tra Ghetto, Rotonda e credito (la city della Manhattan padana)
  • Esce il libro su Mantova di Giacomo Cecchin
  • 5 luoghi finanziari della Manhattan padana (ovvero Mantova) nella rubrica Mantovagando (PODCAST)
  • Le origini della parola Ghetto sulla Treccani

La sinagoga di Mantova: un luogo incantevole fuori dal Ghetto

27 mercoledì Gen 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, Mantova Segreta, Storia Locale

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frammenti, Frammenti di Mantova Segreta, Ghetto ebraico, Giacomo Cecchin, Mantova Segreta, Sinagoga, Sinagoga di Mantova, Telemantova

Oggi 27 gennaio 2021 è la Giornata della memoria delle vittime della Shoà.
Ho deciso quindi di pubblicare un frammento di Mantova Segreta (messo in onda il 23 gennaio del 2019) che vi porta dentro l’ultima Sinagoga rimasta a Mantova.
La si trova in via Gilberto Govi al numero 13 e se non l’avete mai vista andateci appena si potrà: è un luogo incantevole.
Qui potete vedere l’estratto della puntata:

Per vedere la puntata intera cliccate su questo link mentre per approfondire la conoscenza del Ghetto ebraico di Mantova su questo blog potete leggere questo articolo: 5 spunti per una passeggiata nell’ex Ghetto ebraico di Mantova, nella giornata della Memoria

Giacomo Cecchin

5 luoghi finanziari della Manhattan padana (ovvero Mantova) nella rubrica Mantovagando

29 martedì Dic 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, le 5 cose..., Storia Locale

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5 luoghi finanziari, Banca d'Italia a Mantova, Camera di Commercio, Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po, Ghetto ebraico, Giacomo Cecchin, Mantova era una Manhattan padana, MantovaChiamaGarda, Mantovagando, Monte di Pietà, Rotonda di San Lorenzo

Mantova è una città il cui centro storico sembra, in alcune zone, ancora come ai tempi del Rinascimento. In realtà molte cose sono cambiate a partire per esempio dalla demolizione delle mura nel secolo scorso. I cambiamenti sono legati alle motivazioni più diverse come ad esempio per la cinta muraria la volontà di allargare la città o a progetti di miglioramento urbano come nel caso del Rio ma soprattutto delle demolizioni del Ghetto. Ecco alcuni spunti per un percorso nella zona del quartiere riservato agli ebrei che costituiva nei secoli scorsi il centro finanziario della città, visto che il divieto per i cristiani del prestito ad interesse.

Di seguito trovate il testo completo dell’articolo uscito sull’ultimo numero della rivista MCG (qui potete sfogliare tutto il numero). Continua a leggere →

5 spunti per una passeggiata nell’ex Ghetto ebraico di Mantova, nella giornata della Memoria

27 domenica Gen 2019

Posted by mantovastoria in Itinerari, le 5 cose..., Napoleonica, Storia Locale

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Casa del Rabbino, Ghetto di Mantova, Ghetto ebraico, Mezuzah, Piazza Concordia, Piazza dell'Aglio, Piazza Ghetto, Rotonda di San Lorenzo, Via Dottrina Cristiana

La giornata della memoria può essere una bella occasione per una passeggiata nella zona dell’ex ghetto ebraico di Mantova. Tra l’altro si tratta di una zona molto centrale e che, negli anni, è diventata un’area residenziale molto apprezzata. Nelle piccole piazze e nei vicoli infatti si respira ancora l’atmosfera di quando il Ghetto era una delle zone più vivaci di Mantova con i suoi vicoli e le facciate particolari delle quali rimane traccia nell’attuale Casa del Rabbino. Purtroppo molto è andato perduto e solo grazie alle vecchie foto si può intuire come fosse la vita nel quartiere ebraico. Per questo vi suggerisco questo itinerario in 5 punti che vi porta a scoprire storie e curiosità del Ghetto di Mantova.
* nell’itinerario non è compresa l’ultima Sinagoga rimasta in città che, dopo essere stata smontata, è stata rimontata in via Gilberto Govi.

La Rotonda di San Lorenzo – può sembrare strano partire dalla Rotonda per un itinerario ebraico a Mantova. Eppure quando il tempio matildico fu chiuso dal duca Guglielmo Gonzaga alla fine del 1500, fu inglobato nelle case che entrarono a far parte del Ghetto nel 1610. Per chi volesse approfondire suggerisco di leggersi gli estratti del catasto teresiano dove si possono recuperare i nomi e le attività di chi abitava case e botteghe ricavate negli spazi della Rotonda. Uno di loro si chiamava Moisè Ariani che, se non ci fosse stata la tragedia della Shoa, sarebbe un improbabile e divertente ossimoro. Uno dei portoni d’ingresso al Ghetto si trovava proprio a fianco delle case che avevano inglobato la Rotonda.

Piazza Concordia – il nome antico della Piazza era piazza dell’Aglio perché qui si teneva il mercato ebraico della frutta e della verdura, speculare rispetto a quello cristiano di Piazza Erbe (così come l’attuale Via Spagnoli era via degli Orefici ebrei in linea con la via degli Orefici tuttora esistente). Il suo nome cambiò nel gennaio del 1798 (era il 21 gennaio per precisione) quando i francesi decisero l’abbattimento dei portoni del Ghetto e li bruciarono proprio in questa piazza che divenne piazza Ghetto. L’ultimo cambiamento toponomastico risale invece al 1867 quando in virtù dell’impegno degli ebrei nelle lotte per il Risorgimento italiano le venne attribuito il nome  di Concordia, a celebrazione di una rinnovata intesa tra ebrei e cattolici. Una particolarità era che questa piazza era l’unica presente all’interno del Ghetto, le piazze attuali Bertazzolo e Sermide sono frutto di demolizioni.

Via Dottrina Cristiana – un’altra stranezza per un Ghetto Ebraico. Pensato ad un ebreo in vacanza che scrive una cartolina a casa e deve scrivere nell’indirizzo via Dottrina Cristiana, robi da mat direbbero a Mantova. Eppure la via mantiene il nome che le era stato dato nel 1595 quando venne creato in questo luogo un oratorio dedicato alla Dottrina Cristiana dal vescovo Francesco Gonzaga. Successivamente fu anche chiamato vicolo del Monte di Pietà, la banca dei francescani, che si trovava proprio dove oggi c’è il negozio di detersivi. Vicolo Dottrina Cristiana è uno dei pochi vicoli quasi perfettamente rettilinei del centro di Mantova e divideva perfettamente il Ghetto ebraico dall’Isola degli Studi dei Gesuiti (oggi Archivio di Stato, Biblioteca Teresiana e Liceo Virgilio).

La Mezuzah – è l’unico segno di questo tipo ancora visibile. Bisogna imboccare vicolo Norsa da Piazza Bertazzolo. Nello stipite destro della prima porta a sinistra si vede un piccolo incavo ricavato nel marmo, a due terzi d’altezza. Si tratta dello spazio dove veniva inserita la Mezuzah, ovvero un piccolo astuccio contenente l’inizio della preghiera dello Shema. E’ una tradizione che ricorda l’ultima delle 10 piaghe d’Egitto, quando gli ebrei dovettero segnare con il sangue dell’agnello le porte di casa per avvertire l’angelo della morte di passare oltre e non uccidere i primogeniti. Di regola chi entra in casa tocca la mezuzah con le dita in segno di rispetto per la Torah di cui contiene passi. Per approfondire potete leggere la pagina di Wikipedia.

La Casa del Rabbino – è una delle poche case del Ghetto ebraico ad aver mantenuto pressoché intatto il suo aspetto originale. Si trova al numero 54 di via Bertani e la sua parte più caratteristica è la facciata, non solo per lo splendido balcone in ferro battuto ma anche per i bassorilievi, posti tra le finestre del piano terra e del primo piano che rappresentano vedute architettoniche di città. Il nome di Casa del Rabbino deriva dalla tradizione che vi abbiano abitato le famiglie dei capi religiosi della Comunità
ebraica mantovana. Il palazzo fu probabilmente ricostruito dopo il Sacco di Mantova del 1630 e ricorda nello stile delle decorazioni della facciata altri edifici del centro città costruiti in epoche analoghe come Palazzo Sordi o Palazzo Valenti.

Questi spunti sono anche alla base della puntata di Mantova Segreta dedicata alla Mantova ebraica andata in onda mercoledì 23 gennaio 2019 su Telemantova.

Per approfondire la conoscenza del Ghetto ebraico e della Comunità ebraica mantovana suggerisco di consultare l’interessante guida sulla Mantova Ebraica reperibile a questo link.

Qui trovate invece altri spunti interessanti per passeggiate inedite e suggestive a Mantova.
Giacomo Cecchin

5 posti visitati da Shakespeare a Mantova durante il suo viaggio in Italia

25 lunedì Apr 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose..., Shakespeariana

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Tag

Basilica di Santa Barbara, Ghetto ebraico, Mantova e Shakespeare, Palazzina di caccia di Bosco della Fontana, Palazzo Te, Shakespeare in Italia, Teatro all’antica di Sabbioneta

Palazzina di Caccia - Bosco Fontana

Ma davvero Shakespeare è stato in Italia? Le citazioni e l’ambientazione italiane di molte delle sue opere giustificano questa ipotesi? Probabilmente no ma l’idea che il Bardo abbia viaggiato nel nostro Paese è troppo bella per non immaginare quali luoghi avrebbe visitato se fosse passato per Mantova. Quale sarebbe l’anno perfetto? Proviamo a pensare al 1599 quando William aveva 35 anni e magari voglia di cambiare aria per trovare nuovi stimoli. A Mantova c’è il duca Vincenzo I Gonzaga. Eccovi i 5 luoghi dove secondo me avreste potuto incontrare William nel suo pellegrinaggio padano.

Continua a leggere →

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