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Caravaggio, Cena in Emmaus, Londra, Michelangelo Merisi, Milano, National Gallery, Pinacoteca di Brera, via crucis


“E’ stata una via crucis”.
Quante volte l’avete sentito dire da colleghi, amici o familiari e sicuramente non in senso positivo.
Eccome come la definisce la Treccani: fare la Via Crucis, esser costretto a passare da persona a persona, o da ufficio a ufficio, per essere ascoltato, per ottenere ciò cui si ha diritto, spesso con molta fatica e scarsi risultati.
Eppure l’unica vera via crucis è quella che ha un lieto fine se pensiamo alla passione del Cristo che oggi si commemora nel Venerdì Santo e al lieto fine della resurrezione.
Questo vale tanto per i credenti quanto per chi non crede.
Se pensiamo infatti alla via crucis questa non finisce davvero con la quattordicesima stazione (la sepoltura) ma con la quindicesima che è la resurrezione.
E’ per questo che ho scelto come immagine le due versioni della Cena in Emmaus di Caravaggio.
I due discepoli parlano della morte del Cristo e della fine della speranza e invece alla fine scopriranno che quello che pensavano fosse morto è risorto e quindi c’è stato il lieto fine.
Quando parlate di via crucis quindi potete usare l’espressione solo per quelle situazioni dove dove dopo tanto tribolare avete risolto il problema o avete raggiunto il vostro obiettivo (altrimenti state parlando di Amleto o di un’altra tragedia shakespiriana).
E’ un po’ come quando si dice: Non esiste film senza il lieto fine perché se non c’è vuol dire che il film non è ancora finito.
Le due versioni della Cena in Emmaus di Caravaggio si trovano a Milano e Londra:
La cena in Emmaus – Caravaggio – Pinacoteca di Brera a Milano
E’ strano che ancora oggi le reliquie siano spesso al centro di discussioni e polemiche che riguardano soprattutto la loro autenticità (e lo sanno bene i mantovani ai quali spesso si chiede se sia stato analizzato il contenuto dei Sacri Vasi) ma è ancora più strano che ci sia ancora chi rubi le reliquie anche se per motivi diversi dal passato.
Oggi si festeggia S.Ambrogio vescovo di Milano, ma non voglio ricordare il santo ma un episodio che ce lo descrive intento a leggere senza muovere la bocca. E’ il futuro s.Agostino che ce lo descrive nelle Confessioni.