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Cattedrale di San Pietro, Duomo, Incoronata, Nativita', Sagrestia del Duomo di Mantova, Santa Maria dei Voti




Una devozione antichissima
C’è un luogo, all’interno della cattedrale di Mantova, che i fedeli chiamano semplicemente “l’Incoronata”. È il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova, uno spazio raccolto ma ricco di storia e di arte. La sua origine risale alla venerazione di un’immagine mariana molto amata, la cosiddetta Madonna di Sant’Anselmo: una tradizione che affonda le radici nei secoli e che rende questa piccola chiesa probabilmente la più antica della diocesi tra quelle dedicate alla Vergine.
Una chiesa dentro la cattedrale
L’Incoronata è un ambiente che vive quasi di vita propria all’interno del duomo di San Pietro, che è al tempo stesso cattedrale, chiesa parrocchiale e santuario. Monsignor Roberto Brunelli, nel volume Il Duomo racconta, la descrive come parte integrante della “macchina” della cattedrale. Vi si accede dalla parte sinistra delle navate del duomo, attraverso un corridoio. Si salgono alcuni gradini e si supera una cancellata e si arriva in uno spazio discreto, collegato direttamente alla sagrestia.
L’immagine che parlò a Sant’Anselmo
Dietro l’altare spicca l’antico affresco della Madonna col Bambino. Secondo la tradizione, proprio davanti a questa immagine Anselmo da Baggio – consigliere di Matilde di Canossa e futuro patrono della città – era solito pregare. Si racconta che la Vergine gli avesse promesso la sua protezione sulla città di Mantova. La notizia, insieme ai presunti miracoli avvenuti per intercessione della Madonna, fece crescere enormemente la devozione popolare. Non a caso, l’affresco venne ribattezzato Santa Maria dei Voti.
La costruzione della chiesa, la disputa e la raccolta fondi del Quattrocento
Il santuario, però, fu costruito solo nel Quattrocento. Era il 1481 quando il marchese Federico I organizzò in piazza San Pietro una grande disputa pubblica sul tema dell’Immacolata Concezione, argomento allora molto dibattuto tra domenicani e francescani. Vinse il francescano Bernardino da Feltre che si era confrontato con il domenicano Vincenzo Bandello. La manifestazione si trasformò in una raccolta fondi di enorme successo: una sorta di “crowdfunding” ante litteram che permise di avviare i lavori.
All’architetto toscano Luca Fancelli fu affidata la costruzione. Il progetto iniziale prevedeva una chiesa a croce latina con navata e transetto, ma i lavori presero una direzione diversa. Quella che doveva essere la navata principale rimase isolata e diventò l’attuale sagrestia, mentre il transetto divenne la navata unica dell’attuale chiesetta.
La sagrestia nascosta
Proprio la sagrestia è uno dei tesori più sorprendenti di Mantova, poco conosciuto persino ai mantovani. Basta alzare lo sguardo alla volta per ammirare affreschi di ispirazione mantegnesca che raccontano episodi della vita della Vergine. Tra essi spicca una delicata Natività: Maria raccolta in preghiera, Giuseppe addormentato e, accanto, il bue e l’asino.
Il titolo di Regina di Mantova
La svolta per la chiesetta avvenne nel 1640, quando Maria Gonzaga – figlia del duca Francesco IV e moglie di Carlo di Nevers – volle affidare il futuro del ducato e del giovane figlio Carlo II alla protezione della Vergine. Fu allora che Santa Maria dei Voti divenne ufficialmente il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova.
Il 28 novembre di quell’anno, una statua raffigurante la Madonna venne portata in processione fino alla basilica di Sant’Andrea per essere incoronata, prima di fare ritorno in duomo. Da allora, la festa si celebra ancora oggi la prima domenica dopo San Martino (11 novembre), richiamando fedeli e tradizioni secolari.
Una curiosità: i 6 corpi di beati custoditi nell’Incoronata
Nelle due cappelle laterali poste all’inizio della piccola navata ci sono sei altari che custodiscono i corpi di altrettanti beati mantovani. Si tratta di Giovanni Bono, Battista Spagnoli, Bartolomeo Fanti (nella cappelletta a sinistra), Giacomo Benfatti, Marco Marconi e Caterina Carreri (nella cappelletta di destra).
Un’unità ritrovata con lo sguardo alla Sagrestia
Oggi con l’inserimento di una porta in vetro che divide la sagrestia dall’Incoronata si è ritrovata una sorta di unità di quel progetto che vedeva la chiesetta con una pianta a croce. Si può quindi intuire come doveva essere probabilmente il progetto originale e immaginare la chiesa così come era stata pensata. Piccola nelle dimensioni, ma grande per la sua storia e per la devozione che continua a suscitare.
The Crowned Virgin of Mantua: a Hidden Sanctuary of Faith and History
Inside Mantua’s cathedral lies a little-known treasure: the Sanctuary of the Crowned Virgin, affectionately called Incoronata by locals. Born from the medieval devotion to an ancient fresco of the Madonna and Child—believed to have spoken to Saint Anselm—it became one of the city’s most cherished places of worship.
Its construction in the 15th century followed a spectacular theological debate in Piazza San Pietro, which turned into a successful fundraising event, a true “crowdfunding” before its time. Designed by architect Luca Fancelli, the sanctuary hides a sagresty adorned with Mantegna-inspired frescoes.
In 1640, thanks to Maria Gonzaga, the Virgin was solemnly crowned “Queen of Mantua.” Today, the sanctuary still preserves centuries of devotion, six local blessed figures, and a unique atmosphere where history, art and spirituality meet.
La Vierge Couronnée de Mantoue : un sanctuaire secret entre histoire et dévotion
Au cœur de la cathédrale de Mantoue se trouve un lieu discret mais fascinant : le sanctuaire de la Vierge Couronnée, que les habitants appellent familièrement Incoronata. Sa naissance remonte à la vénération d’une fresque médiévale de la Vierge à l’Enfant, associée à des miracles et à la prière de saint Anselme.
Édifié au XVe siècle après un débat public passionné sur l’Immaculée Conception — transformé en étonnante collecte de fonds —, il fut confié à l’architecte Luca Fancelli. Sa sacristie conserve encore des fresques d’inspiration mantegnesque d’une rare beauté.
En 1640, sous l’impulsion de Marie Gonzague, la Vierge fut couronnée « Reine de Mantoue ». Aujourd’hui, l’Incoronata continue d’attirer fidèles et curieux, abritant six bienheureux mantouans et offrant une expérience unique entre art, foi et histoire.


La festa dell’Immacolata Concezione celebra il dogma del concepimento di Maria senza la macchia del peccato originale. Il dogma fu proclamato dal papa Pio IX l’8 dicembre del 1854 e sancì come verità di fede il concepimento immacolato di Maria che era da secoli al centro di dispute teologiche, soprattutto tra francescani e domenicani (
