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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Santa Maria dei Voti

Il Santuario dell’Incoronata: fede, storia e arte nel cuore del Duomo: da Santa Maria dei Voti al santuario dell’Incoronata passando per la sagrestia

25 lunedì Ago 2025

Posted by mantovastoria in Storia Locale

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Cattedrale di San Pietro, Duomo, Incoronata, Nativita', Sagrestia del Duomo di Mantova, Santa Maria dei Voti

Una devozione antichissima

C’è un luogo, all’interno della cattedrale di Mantova, che i fedeli chiamano semplicemente “l’Incoronata”. È il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova, uno spazio raccolto ma ricco di storia e di arte. La sua origine risale alla venerazione di un’immagine mariana molto amata, la cosiddetta Madonna di Sant’Anselmo: una tradizione che affonda le radici nei secoli e che rende questa piccola chiesa probabilmente la più antica della diocesi tra quelle dedicate alla Vergine.

Una chiesa dentro la cattedrale

L’Incoronata è un ambiente che vive quasi di vita propria all’interno del duomo di San Pietro, che è al tempo stesso cattedrale, chiesa parrocchiale e santuario. Monsignor Roberto Brunelli, nel volume Il Duomo racconta, la descrive come parte integrante della “macchina” della cattedrale. Vi si accede dalla parte sinistra delle navate del duomo, attraverso un corridoio. Si salgono alcuni gradini e si supera una cancellata e si arriva in uno spazio discreto, collegato direttamente alla sagrestia.

L’immagine che parlò a Sant’Anselmo

Dietro l’altare spicca l’antico affresco della Madonna col Bambino. Secondo la tradizione, proprio davanti a questa immagine Anselmo da Baggio – consigliere di Matilde di Canossa e futuro patrono della città – era solito pregare. Si racconta che la Vergine gli avesse promesso la sua protezione sulla città di Mantova. La notizia, insieme ai presunti miracoli avvenuti per intercessione della Madonna, fece crescere enormemente la devozione popolare. Non a caso, l’affresco venne ribattezzato Santa Maria dei Voti.

La costruzione della chiesa, la disputa e la raccolta fondi del Quattrocento

Il santuario, però, fu costruito solo nel Quattrocento. Era il 1481 quando il marchese Federico I organizzò in piazza San Pietro una grande disputa pubblica sul tema dell’Immacolata Concezione, argomento allora molto dibattuto tra domenicani e francescani. Vinse il francescano Bernardino da Feltre che si era confrontato con il domenicano Vincenzo Bandello. La manifestazione si trasformò in una raccolta fondi di enorme successo: una sorta di “crowdfunding” ante litteram che permise di avviare i lavori.

All’architetto toscano Luca Fancelli fu affidata la costruzione. Il progetto iniziale prevedeva una chiesa a croce latina con navata e transetto, ma i lavori presero una direzione diversa. Quella che doveva essere la navata principale rimase isolata e diventò l’attuale sagrestia, mentre il transetto divenne la navata unica dell’attuale chiesetta.

La sagrestia nascosta

Proprio la sagrestia è uno dei tesori più sorprendenti di Mantova, poco conosciuto persino ai mantovani. Basta alzare lo sguardo alla volta per ammirare affreschi di ispirazione mantegnesca che raccontano episodi della vita della Vergine. Tra essi spicca una delicata Natività: Maria raccolta in preghiera, Giuseppe addormentato e, accanto, il bue e l’asino.

Il titolo di Regina di Mantova

La svolta per la chiesetta avvenne nel 1640, quando Maria Gonzaga – figlia del duca Francesco IV e moglie di Carlo di Nevers – volle affidare il futuro del ducato e del giovane figlio Carlo II alla protezione della Vergine. Fu allora che Santa Maria dei Voti divenne ufficialmente il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova.
Il 28 novembre di quell’anno, una statua raffigurante la Madonna venne portata in processione fino alla basilica di Sant’Andrea per essere incoronata, prima di fare ritorno in duomo. Da allora, la festa si celebra ancora oggi la prima domenica dopo San Martino (11 novembre), richiamando fedeli e tradizioni secolari.

Una curiosità: i 6 corpi di beati custoditi nell’Incoronata

Nelle due cappelle laterali poste all’inizio della piccola navata ci sono sei altari che custodiscono i corpi di altrettanti beati mantovani. Si tratta di Giovanni Bono, Battista Spagnoli, Bartolomeo Fanti (nella cappelletta a sinistra), Giacomo Benfatti, Marco Marconi e Caterina Carreri (nella cappelletta di destra).

Un’unità ritrovata con lo sguardo alla Sagrestia

Oggi con l’inserimento di una porta in vetro che divide la sagrestia dall’Incoronata si è ritrovata una sorta di unità di quel progetto che vedeva la chiesetta con una pianta a croce. Si può quindi intuire come doveva essere probabilmente il progetto originale e immaginare la chiesa così come era stata pensata. Piccola nelle dimensioni, ma grande per la sua storia e per la devozione che continua a suscitare.

The Crowned Virgin of Mantua: a Hidden Sanctuary of Faith and History

Inside Mantua’s cathedral lies a little-known treasure: the Sanctuary of the Crowned Virgin, affectionately called Incoronata by locals. Born from the medieval devotion to an ancient fresco of the Madonna and Child—believed to have spoken to Saint Anselm—it became one of the city’s most cherished places of worship.
Its construction in the 15th century followed a spectacular theological debate in Piazza San Pietro, which turned into a successful fundraising event, a true “crowdfunding” before its time. Designed by architect Luca Fancelli, the sanctuary hides a sagresty adorned with Mantegna-inspired frescoes.
In 1640, thanks to Maria Gonzaga, the Virgin was solemnly crowned “Queen of Mantua.” Today, the sanctuary still preserves centuries of devotion, six local blessed figures, and a unique atmosphere where history, art and spirituality meet.


La Vierge Couronnée de Mantoue : un sanctuaire secret entre histoire et dévotion

Au cœur de la cathédrale de Mantoue se trouve un lieu discret mais fascinant : le sanctuaire de la Vierge Couronnée, que les habitants appellent familièrement Incoronata. Sa naissance remonte à la vénération d’une fresque médiévale de la Vierge à l’Enfant, associée à des miracles et à la prière de saint Anselme.
Édifié au XVe siècle après un débat public passionné sur l’Immaculée Conception — transformé en étonnante collecte de fonds —, il fut confié à l’architecte Luca Fancelli. Sa sacristie conserve encore des fresques d’inspiration mantegnesque d’une rare beauté.
En 1640, sous l’impulsion de Marie Gonzague, la Vierge fut couronnée « Reine de Mantoue ». Aujourd’hui, l’Incoronata continue d’attirer fidèles et curieux, abritant six bienheureux mantouans et offrant une expérience unique entre art, foi et histoire.

Francesco II, il marito di Isabella d’Este e il vincitore di Fornovo

18 giovedì Feb 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

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Andrea Mantegna, camera degli sposi, Federico I Gonzaga, I Gonzaga, Il crowdfunding per Santa Maria dei Voti, La Domus Nova, La gobba dei Gonzaga, marchese Federico I Gonzaga, Santa Maria dei Voti

Francesco II Gonzaga è un condottiero e un rubacuori. Come soldato è al servizio di molte potenze dell’epoca, dal Papa a Venezia, come tombeur de femme conquista Isabella d’Este (e molte altre donne di cui non abbiamo un elenco preciso).
Per me Francesco II e Isabella d’Este sono un po’ come i Sandra e Raimondo del Rinascimento: discutono, battibeccano, litigano in pubblico ma in privato hanno un progetto molto chiaro far diventare duca il figlio Federico.
Francesco è sempre un po’ perdente rispetto ad Isabella: rozzo, incolto e donnaiolo lui, elegante, colta e collezionista lei. Eppure se proviamo a staccarci da queste etichette scopriamo che lui ha commissionato a Andrea Mantegna i Trionfi di Cesare, era un combattente impavido (a Fornovo gli uccideranno il cavallo per ben tre volte con lui sopra) e rispettava la moglie (anche se al cor non si comanda e forse ebbe anche una liason amorosa con la giovane cognata Lucrezia Borgia).
Ecco allora che se si conosce meglio la sua storia è un po’ riduttivo definirlo “il marito di Isabella d’Este” come ho fatto nel titolo del post.

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.

Auguri e figli maschi…
Il sottotitolo che ho scelto è impietoso con il marchese di Mantova che fu un condottiero apprezzato e un uomo di cultura visto che fece realizzare ad Andrea Mantegna il ciclo dei Trionfi di Cesare. Però è vero che la bilancia di coppia pende sempre dalla parte di Isabella d’Este, non a torto considerata la miglior donna del Rinascimento italiano. Io li ho sempre visti un po’ come Sandra e Raimondo: sempre a discutere ma uniti oltre tutto e tutti. Unico problema all’inizio del matrimonio il fatto che Isabella non riusciva a dare un erede maschio al marito. Dopo 10 anni finalmente nel 1500 arriva Federico e la marchesa tira un sospiro di sollievo.

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Federico I Gonzaga, il marchese che inventò il crowdfunding

11 giovedì Feb 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

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Andrea Mantegna, camera degli sposi, Federico I Gonzaga, I Gonzaga, Il crowdfunding per Santa Maria dei Voti, La Domus Nova, La gobba dei Gonzaga, marchese Federico I Gonzaga, Santa Maria dei Voti

Federico I Gonzaga è una meteora tra i marchesi di Mantova. Rimarrà al potere per soli 6 anni dal 1478 al 1484 ma anche in questi pochi anni lascia un segno commissionando a Luca Fancelli la Domus Nova, la cui facciata si può ammirare anche oggi dal giardino dei Semplici. Federico si trova anche ad affrontare una divisione del marchesato con i suoi fratelli cadetti voluta dalla madre Barbara, visto che il testamento del padre Ludovico non si trova. E’ gobbo e sposerà una gobba come lui, Margherita di Wittelsbach che morirà a soli 39 dandogli però ben sei figli. I tre maschi seguono la tradizione di famiglia: il primo è l’erede, il secondo è cardinale e il terzo soldato. Le femmine invece faranno matrimoni importanti imparentando i Gonzaga con la nobiltà di Francia, gli Sforza e i Montefeltro.

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
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L’Incoronata a Mantova e la Cappella Sistina a Roma: due cappelle mariane che celebrano l’Immacolata

08 sabato Dic 2018

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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Assunta, Cappella Sistina, Chiesa dell'IncoronatA, crowdfunding, Dogma, Dogma Immacolata concezione, Domenicani, Duomo di Mantova, Francescani, Immacolata Concezione, Santa Maria dei Voti, Sisto IV

La festa dell’Immacolata Concezione celebra il dogma del concepimento di Maria senza la macchia del peccato originale. Il dogma fu proclamato dal papa Pio IX l’8 dicembre del 1854 e sancì come verità di fede il concepimento immacolato di Maria che era da secoli al centro di dispute teologiche, soprattutto tra francescani e domenicani (leggi un post dedicato alla disputa secolare su questo blog).
Ebbene l’Immacolata Concezione unisce anche idealmente la cappella di Santa Maria dei Voti del Duomo di Mantova (dai mantovani meglio conosciuta come Incoronata) alla Cappella Sistina del Vaticano a Roma. Continua a leggere →

5 posti del cuore a Mantova: e i vostri?

28 lunedì Dic 2015

Posted by mantovastoria in Curiosità, Itinerari, le 5 cose..., Mantova2016 - Mantova 1516

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Biblioteca Baratta, Casa della Beata Osanna Andreasi, I luoghi del cuore, Lungolago dei Gonzaga, Rotonda di San Lorenzo, Santa Maria dei Voti, Santuario dell'Incoronata

Mantova-Biblioteca_Baratta

Ognuno di noi se ci prova ha sicuramente 5 posti del cuore a Mantova. Sono quei luoghi dove ci si sente a proprio agio e dove si torna volentieri perché ci trasmettono sensazioni positive.
Eccovi i miei (ho escluso i musei e i palazzi più noti oltre al fatto che naturalmente ce ne sarebbero molti altri ma allora non sarebbero i 5 posti…):
1. Biblioteca Baratta
2. Casa della Beata Osanna Andreasi
3. Rotonda di San Lorenzo
4. Lungolago dei Gonzaga
5. Santuario dell’Incoronata con la sagrestia del Duomo.
E i vostri?
Se invece siete curiosi leggete oltre per le motivazioni delle mie scelte.

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Il Duomo: da Santa Maria dei Voti al santuario dell’Incoronata passando per la sagrestia

17 venerdì Ott 2014

Posted by mantovastoria in Storia Locale

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Cattedrale di Manrtova, Cattedrale di San Pietro, Duomo, Incoronata, Nativita', Sagrestia del Duomo di Mantova, Santa Maria dei Voti


nativita_mantegna

Il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova in cattedrale è un luogo molto frequentato dai fedeli ma forse non tutti ne conoscono la storia che parte dalla devozione per l’immagine della cosiddetta Madonna di S.Anselmo, una tradizione antichissima che rende questa piccola chiesa la più antica della diocesi tra quelle dedicate alla Vergine. L’interesse di questo luogo è amplificato anche dal suo essere parte della “macchina” della cattedrale di San Pietro che è allo stesso tempo duomo, chiesa parrocchiale e santuario, come ben scrive mons. Roberto Brunelli nel suo “Il Duomo Racconta”. L’Incoronata, come confidenzialmente chiamano questa piccola chiesa i mantovani, è posta sulla sinistra del duomo, vi si accede da un piccolo atrio ed è collegata alla sagrestia della cattedrale. Continua a leggere →

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