Tag
la mantovana, Palazzo Te e la camera dei Giganti, Piazza Canossa, Shakespeare, Shakespeare a Mantova, Shakespeare e Mantova, Teatro Sociale, Teatro Sociale di Mantova
Il nome di Mantova è pronunciato in quasi tutti i teatri del mondo quando guardando in alto, sopra il palcoscenico, si indica la mantovana, un tendaggio di rifinitura che attraversa l’arco scenico sopra il sipario. Naturalmente il nome della nostra città ricorre anche in commedie, tragedie e svariate opere teatrali e liriche ma effettivamente è solo visitandola che se ne possono cogliere pienamente i caratteri fortemente teatrali.
Basti pensare alle piazze mantovane, veri e propri palcoscenici su cui si sono recitati alcuni tra i più importanti momenti della storia cittadina.
Piazza grande di San Pietro, l’attuale piazza Sordello, vede la cacciata dei Bonacolsi nel quadro di Domenico Morone che rappresenta il colpo di stato gonzaghesco del 1328. Nulla può togliere tuttavia alla piazza il suo essere palcoscenico del potere dei Gonzaga e allo stesso tempo sagrato della cattedrale: un microcosmo che trova il suo eguale in scala minore in piazza Canossa. Peccato sia stata demolita l’esedra cinquecentesca che univa la facciata di Palazzo ducale al Duomo, chiudendo scenograficamente questo spazio urbano.