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Claudio Monteverdi, Francesco IV Gonzaga, I Gonzaga, Il duca Francesco IV Gonzaga, Margherita di Savoia, Maria Gonzaga, Mr. Spending Review, Vaiolo

Francesco IV è il primogenito di Vincenzo I e Eleonora de’ Medici, ovvero la conferma che il problema di concepimento fosse davvero dalla parte di Margherita Farnese. Il futuro duca di Mantova avrà 5 fratelli di cui due gli succederanno nel titolo di signori di Mantova.
Francesco vive in una corte sfarzosa e che può far conto sul tesoro lasciato dal nonno Guglielmo. Però il padre Vincenzo spende a tutto spiano e quindi alla sua morte il ducato è sull’orlo della bancarotta. A questo punto Francesco IV è obbligato a tagliare le spese e uno degli atti più eclatanti di questa politica di “spending review” è il licenziamento di Claudio Monteverdi (che tra l’altro proprio a Francesco aveva dedicato l’Orfeo). Certo come tutti quelli che riducono le spese non mancano le eccezioni come quella dovuta alla sua passione per i cani.
Sarà il vaiolo a determinare la fine del suo ducato e ad eliminare la sua discendenza: nel 1612 muoiono due duchi di Mantova e il duchino in pectore. Mantova si avvia lentamente verso gli abissi del Sacco.
Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
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Non tutti i casi vengono per nuocere potremmo dire. Guglielmo infatti è un duca per caso visto che è il secondogenito e per di più gobbo. Però questo ragazzino di 12 anni non cede il suo diritto alla successione, come invece voleva la famiglia preferendogli il più aitante Ludovico.

Ludovico II Gonzaga è il primo della classe ed è il Gonzaga cui è difficile trovare delle macchie o dei difetti. Solo da giovane, nel 1436, rischia di rovinarsi quando si contrappone al padre Gianfrancesco che è comandante delle truppe veneziane andando al servizio di Filippo Maria Visconti (con la clausola di non combattere il padre). Il padre arriva a diseredarlo ma poi nel 1441 tutto si sistema anche grazie all’intervento della madre Paola Malatesta e del suo maestro Vittorino da Feltre. Da qui è un crescendo continuo: nel 1441 gli nasce l’erede Federico, nel 1459 la Dieta di Mantova porta in città il papa Pio II e consacra la famiglia tra le più potenti dell’epoca. A seguire arriverà il titolo di cardinale per il secondogenito Francesco e alcuni artisti trasformeranno Mantova in una capitale del Rinascimento: Leon Battista Alberti fornirà a Luca Fancelli, l’architetto di Ludovico, i progetti per la chiesa di San Sebastiano e per la Basilica di Sant’Andrea e il pittore Andrea Mantegna dipingerà la Camera Picta, meglio conosciuta come Camera degli sposi. Chi meglio di lui in famiglia…
Gianfrancesco Gonzaga è l’ultimo dei capitani del popolo di famiglia e il primo marchese. Acquisterà il titolo per 12.000 fiorini d’oro dall’imperatore Sigismondo che gli consegnerà le insegne marchionali a Mantova il 22 settembre del 1423. Con sua moglie Paola Malatesta arriva la gobba nella famiglia Gonzaga però è anche grazie a lei che la corte di Mantova diventa sede della scuola di Vittorino da Feltre. Senza dimenticare il grande ciclo di affreschi di Pisanello che celebra i Gonzaga come cavalieri del Graal. Gianfrancesco Gonzaga era un soldato di professione come i suoi antenati e divenne anche comandante dell’esercito della Repubblica di Venezia dopo la morte per decapitazione del condottiero Francesco Bussone detto il Carmagnola.
