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Giacomo Cecchin racconta la storia di Matilde di Canossa seguendone le tracce da Mantova a San Benedetto in Polirone e ritorno. Nella puntata di Mantova Segreta si parte da piazza Matilde di Canossa si entra in Sant’Andrea, nella Rotonda di San Lorenzo e in Cattedrale per poi andare a al monastero benedettino di San Benedetto Po. Al ritorno una bella storia sulla Gran Contessa che termina in gloria con un brindisi al Teatro delle Birre. Qui potete vedere tutta la puntata mentre di seguito l’elenco degli episodi finora pubblicati su Mantovastoria.
8. Nel dietro le quinte del Teatro Sociale – merc 14 novembre
7. Mantova Domenicana – merc 7 novembre
6. La puntata di Halloween – merc 31 ottobre
5. L’Isola degli Studi e la Mantova dei Gesuiti – merc 24 ottobre
4. Dentro il Palazzo Ducale visto da fuori – merc 17 ottobre
3. Un percorso su è giù dai ponti del Rio – merc 10 ottobre
2. Il Quartiere Latino di Mantova – merc 3 ottobre
1. I passaggi segreti urbani – merc 26 settembre
Giacomo Cecchin

Mantova non è una città matildica eppure proprio qui nacque Matilde, qui il padre Bonifacio abitava e qui si ritrovò la reliquia dei Sacri Vasi che offrì una grande occasione ai Canossa. Mantova non è la città di Matilde di Canossa perché gli abitanti erano insofferenti al dominio di questa famiglia: troppo vicini rispetto all’imperatore itinerante e che governava a distanza. Basti pensare che nel 1114 quando Mantova torna a Matilde di Canossa dopo 15 anni di dominio imperiale e si diffonde la notizia (falsa) della morte della Gran Contessa i mantovani escono dalle mura, arrivano a Rivalta sul Mincio e demoliscono un castello matildico pietra su pietra. Ma a Mantova restano tracce di questa grande donna e allora oggi proponiamo 5 passi sulle tracce di Matilde a Mantova. 
Mantova è una città il cui centro storico sembra ancora come ai tempi del Rinascimento. In realtà molte cose sono cambiate a partire per esempio dalla demolizione delle mura nel secolo scorso. I cambiamenti sono legati alle motivazioni più diverse come ad esempio per la cinta muraria la volontà di allargare la città, o danni da bombardamenti come per il ponte dei Mulini o a progetti di miglioramento urbano come nel caso del Rio ma soprattutto delle demolizioni del Ghetto. Proprio di queste ultime parliamo nella cinquina di oggi che affronta la storia del quartiere riservato agli ebrei che costituiva nei secoli scorsi il centro finanziario della città visto che il divieto per i cristiani del prestito ad interesse (ostacolo superato dai francescani con l’invenzione del Monte di Pietà). Ecco allora 5 luoghi da riscoprire prima e dopo lo sventramento del ghetto ebraico. 