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A Palazzo Ducale ci si perde nell’immensità degli spazi e pochi si accorgono degli Arazzi raffaelleschi. Forse perché arrivano al termine di un percorso lunghissimo o forse perché abbiamo perso l’abitudine a questo tipo di oggetto artistico. Eppure sono davvero uno dei capolavori di Palazzo Ducale e hanno particolari assolutamente da non perdere. La prossima volta che entrerete nella Reggia gonzaghesca non perdete l’occasione di osservarli con più attenzione. Eccovi allora una miniguida uscita nella rubrica Mantovagando con 5 elementi interessanti per riscoprire gli arazzi.Di seguito trovate il testo completo dell’articolo uscito sull’ultimo numero della rivista MCG (qui potete sfogliare tutto il numero).

Qui trovate le uscite precedenti:

19. 5 date da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo – MCG di giugno/luglio 2020
18. Escursioni da preparare per quando si potrà uscire – MCG di aprile/maggio 2020
17. Mozart a Mantova: sulle tracce del genio – MCG di febbraio/marzo 2020
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017

Ecco qui anche i testi e le foto.

5 PARTICOLARI DEGLI ARAZZI DI RAFFAELLO A PALAZZO DUCALE
Chi conosce la storia degli Arazzi di Raffaello tessuti in Fiandra su cartoni di Raffaello Sanzio? Sono uno dei tesori più importanti di Palazzo Ducale eppure scontano una posizione poco opportuna. I turisti infatti li incontrano al termine dell’attuale percorso e non gli attribuiscono la giusta attenzione. E invece si tratta di uno dei tanti capolavori conservati nel Palazzo Ducale. Ecco allora il suggerimento per una delle prossime visite alla reggia gonzaghesca: andate subito all’appartamento degli arazzi e provate ad osservarli attentamente, non ne rimarrete delusi, anzi. Qui trovate almeno 5 particolari da non perdere.

La pesca miracolosa
È l’unico arazzo restaurato dei 9 originali presenti a Mantova (è in corso un restauro anche degli altri proprio in questo 2020) ed è l’unico appeso come se fosse una tenda e non inquadrato nelle cornici come gli altri. Questo consente di vedere due particolari interessanti. Provate ad osservare la cornice blu scuro in tessuto: in basso a sinistra, appena dietro la porta aperta intravedete la doppia B che ne segnala la provenienza da Bruxelles, mentre in basso a destra potete scorgere la sigla-firma dell’arazziere, un vero brand.

Pavimento in cotto
Tutti guardano i soffitti decorati in stile neoclassico e gli arazzi illuminati e quasi nessuno dove mette i piedi. In una delle sale c’è un pavimento in cotto tipico delle nostre zone e che stacca rispetto ai pavimenti alla veneziana. Verrebbe voglia, ma sconsiglio di farlo, di camminarci sopra a piedi scalzi. Provate allora a sfiorarlo: un’esperienza da non perdere.

I finti arazzi
Gli Arazzi di Mantova sono 9. Quando gli austriaci decidono di portare gli arazzi in Palazzo Ducale dalla Basilica di Santa Barbara scelgono un appartamento di 4 stanze con 16: cosa mettono sulle 7 rimaste vuote? Chiedono allora al pittore mantovano Felice Campi di realizzare dei finti arazzi, delle tele dipinte per cui si ispira alla serie nuova degli Arazzi conservata in Vaticano. Riuscite a distinguere i veri dai finti arazzi? Son quelli sul lato delle finestre e nella stanza più piccola.

Il committente Leone X
Gli arazzi di Mantova sono acquistati da Ercole Gonzaga ma è il papa Leone X a commissionare la prima serie a Raffaello per la Cappella Sistina. La versione di Mantova è uguale a quella romana tranne che per le cornici dove furono cuciti gli stemmi gonzagheschi. Ecco allora che non è strano che nell’Arazzo che rappresenta la predica di San Paolo agli Ateniesi si trovi il ritratto di Leone X (al secolo Giovanni de‘ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico). È l’uomo abbastanza corpulento e con una berretta rossa che fissa il santo mentre alza le mani durante un momento particolarmente intenso della predica.

La guarigione dello storpio
È un arazzo molto interessante dal punto di vista iconografi-co e per il particolare delle colonne tortili. Era l’arazzo posto di fronte al trono del papa nella Cappella Sistina durante le celebrazioni. Pietro è il primo papa e Leone come pontefice è uno dei suoi eredi, inoltre l’apostolo in questo episodio agisce da medico, un chiaro riferimento alla famiglia fiorentina dei Medici da cui proviene il papa. Un’ultima curiosità: le colonne tortili dell’arazzo sono quelle del Tempio di Gerusalemme. A Mantova Giulio Romano le inserisce nella facciata della Rustica, a Roma le utilizza Bernini per il baldacchino monumentale in San Pietro.

Giacomo Cecchin