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Mantova la fa da padrona come catalizzatrice dei turisti e anche molti mantovani (di Mantova Centro) non si spostano volentieri in provincia. Eppure il Lunedì dell’Angelo è l’occasione quasi per tutti di sfruttare la primavera e di andare a fare delle escursioni. Oggi 13 aprile 2020 con il Covid-19 che ci impedisce di uscire possiamo però provare a fare un elenco dei luoghi mantovani che meritano un “viaggio” e soprattutto di essere visti e rivisti. Io vi propongo le mie 5 scelte ma ognuno dovrebbe farsi una personale classifica. Questo il tema della pagina Mantovagando sull’ultimo numero della rivista MCG (qui potete sfogliare tutto il numero).

Qui trovate le uscite precedenti:

17. Mozart a Mantova: sulle tracce del genio – MCG di febbraio/marzo 2020
16. Il lato B di Palazzo Te in 5 particolari lascivi – MCG di dicembre/gennaio 2020
15. Napoleone a Mantova: 5 luoghi da ricordare – MCG di ottobre/novembre 2019
14. 5 anni da dimenticare a Mantova – MCG di agosto-settembre 2019
13. 5 anni da ricordare a Mantova – MCG di giugno-luglio 2019
12. Un safari a Palazzo Te – MCG di aprile-maggio 2019
11. Le torri del profilo di Mantova – MCG di febbraio-marzo 2019
10. Come scegliere il santo giusto a Mantova – MCG di dicembre/gennaio2019
9. Spettri a Mantova che, a volte, sembra la Scozia – MCG di ottobre/novembre 2018
8. 5 curiosità che non conoscevi su Palazzo Te – MCG di agosto/settembre 2018
7. Le particolarità di Palazzo Ducale – MCG di giugno/luglio 2018
6. Una Camera con Vista – MCG di aprile/maggio 2018
5. 5 Gonzaga da non dimenticare – MCG di febbraio/marzo 2018
4. 5 donne dei Gonzaga – MCG di dicembre/gennaio 2018
3. I libri da sfogliare dopo essere venuti a Mantova – MCG di ottobre/novembre 2017
2. I libri da leggere prima di venire a Mantova – MCG di agosto/settembre 2017
1. 5 passaggi segreti da scoprire a Mantova – MCG di giugno/luglio 2017

Ecco qui anche i testi e le foto.
Escursioni da preparare per quando si potrà uscire
Il Lunedì dell’Angelo è di solito dedicato all’escursione fuori porta e anche a Mantova ci sono luoghi perfetti per una gita. Oggi 11 aprile 2020 che non possiamo muoverci da casa però abbiamo due alternative: lamentarci oppure prepararci per quando si potrà tornare a viaggiare. Io scelgo di raccontarvi 5 luoghi da vedere e riscoprire nei dintorni di Mantova con un particolare affetto per le Grazie e il coccodrillo impagliato. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le epoche storiche: dal santuario con gli ex voto al forte napoleonico, dal monastero benedettino alla città ideale di Vespasiano Gonzaga per chiudere con il Risorgimento.

San Benedetto Po – Qui c’era il monastero definito la “Cluny” italiana. San Benedetto in Polirone, fondato nel 1007 viene soppresso da Napoleone Bonaparte nel 1797 e si perdono capolavori come la ricchissima biblioteca ma soprattutto la presenza dei monaci che rendevano questo luogo un’incredibile fonte di cultura. Oggi si possono ancora visitare: la chiesa abbaziale, i chiostri, la sala del Capitolo, la biblioteca settecentesca e il refettorio. Non mancano anche il santo di casa, Simeone e la cappella dove fu sepolta Matilde di Canossa.

Forte di Pietole – il forte napoleonico-austriaco-italiano è un luogo magico di circa 33 ettari alle porte di Mantova. Abbandonato dall’esercito italiano nel 1992 oggi è diventato una foresta da dove sbucano bastioni, casematte, polveriere e un cratere di 15 m di profondità dovuto all’esplosione della polveriera nel 1917. Qui il tempo sembra essersi fermato alle battaglie risorgimentali.

Solferino e Castiglione delle Stiviere – La provincia di Mantova e il Mincio sono al centro del Risorgimento: qui si sono combattute tutte le guerre di indipendenza ma soprattutto si è avuta la battaglia di Solferino (San Martino è in provincia di Brescia) e la nascita della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere.  A Solferino la rocca e l’ossario ricordano la battaglia del 24 giugno del 1859, decisiva per l’unità d’Italia. A Castiglione delle Stiviere il Museo della Croce Rossa ne ricorda la fondazione da parte dello svizzero Henri Dunant.

Sabbioneta – la città ideale di Vespasiano Gonzaga (1531-1691): un borgo senza memoria e senza futuro (solo agli inizi del ‘900 gli abitanti tentarono di abbattere le mura e per fortuna non ci riuscirono). Provate a immaginare un progetto realizzato in soli 50 anni con tutti gli elementi che in altri luoghi derivano dal caso o dalla volontà degli abitanti. Qui è il duca Vespasiano Gonzaga che partendo dalla cinta muraria costruisce la chiesa, i palazzi del potere, la zecca, una biblioteca, la piazza d’armi e soprattutto il teatro, costruito da Vincenzo Scamozzi e che rende unica e da non perdere questa cittadina di pianura.

Santuario delle Grazie – si trova a pochi chilometri da Mantova e fu costruito per volere di Francesco I Gonzaga. L’interno è strabiliante: un’impalcata lignea seicentesca ricca di manichini ex voto che raccontano storie di salvezza ad opera della Vergine la cui immagine miracolosa troviamo sull’altar maggiore. Al centro della volta un coccodrillo impagliato simbolo del male vinto dalla fede. Da non perdere la vista sui canneti delle Valli del Mincio, vero e proprio labirinto lacustre. Il 15 di agosto il borgo delle Grazie si riempie di visitatori per la tradizionale messa, il panino col cotechino alle sei del mattino e la piazza con i disegni dei madonnari.

Giacomo Cecchin