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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi della categoria: Curiosità

Caldi dolci: sei di Mantova o vieni da fuori? Un indicatore attivo di mantovanità!

02 domenica Nov 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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caldi dolci

Ci sono molti modi per capire se sei un mantovano vero, se abiti nel cuore di Mantova oppure nella periferia o addirittura fuori città. Il dialetto, l’accento, i modi di fare, come vivi la città: tutto parla e racconta di te.

Per uno nato “in periferia” il centro può arrivare fino a piazza dei Mille e al ristorante I Due Cavallini; per chi è del centro vero e sente suonare le campane di sant’Andrea la città finisce al Rio o poco oltre il Teatro Sociale.
Ma c’è un altro radar davvero infallibile per individuare la mantovanità: i «caldi dolci». Quelle specie di “polentine dolci” con uvetta e zucchero a velo che si trovano a Mantova solo nei giorni attorno al 2 novembre.
Prova a chiedere se conosce i caldi dolci a un mantovano della provincia, o ad uno della prima periferia, oppure a chi è appena arrivato in città: molto probabilmente otterrai uno sguardo interrogativo e nessuna risposta.

Perché i caldi dolci sono un vero test di mantovanità attiva.

E poi, visto che siamo in Italia e l’identità si misura in metri, non in chilometri, c’è un altro aspetto divertente. Chiedi: “dove compri i tuoi caldi dolci?” Se sei davvero del centro, ci sarà il negozio “giusto” e cambiarlo è quasi un sacrilegio.
Io, che non sono nato nel centro ma ho imparato ad amare i caldi dolci, permettimi di darti la mia personale classifica dei punti vendita:

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A caccia di santi per Ognissanti: 8 santi e beati nella Cattedrale di Mantova

01 sabato Nov 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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I corpi incorrotti del Duomo di Mantova: un tesoro di fede e storia

La Cattedrale di San Pietro, che i mantovani chiamano familiarmente “il Duomo”, custodisce uno dei patrimoni religiosi più affascinanti di Mantova: almeno otto corpi incorrotti di santi e beati legati profondamente alla storia della chiesa mantovana.

Ogni anno, il 1° novembre, in occasione della solennità di Tutti i Santi, le urne che li contengono vengono aperte e rese visibili alla venerazione dei fedeli tranne quella sotto l’altar maggiore che conserva l’urna di Sant’Anselmo il patrono di Mantova. Un rito che unisce tradizione, devozione e curiosità storica.


I sei beati della Cappella dell’Incoronata

Il cuore di questo percorso si trova nella Cappella dell’Incoronata, un vero gioiello rinascimentale che è un piccolo santuario mariano nel cuore della cattedrale. Qui nelle due cappelle laterali riposano ben sei beati mantovani o che hanno avuto un collegamento con Mantova.

Nella prima cappella a sinistra troviamo i beati:

  • Giovanni Bono (morto nel 1249), eremita e fondatore degli Eremitani di San Giovanni Bono.
    Si festeggia il 16 ottobre.
  • Battista Spagnoli (1447–1516), carmelitano e poeta di fama internazionale, tanto da essere definito il “Virgilio cristiano”. Si festeggia il 5 dicembre insieme a Bartolomeo Fanti.
  • Bartolomeo Fanti (1428–1495), noto per la sua profonda devozione e la predicazione instancabile.
    Si festeggia il 5 dicembre insieme a Bartolomeo Fanti.

Nella prima cappella a destra troviamo i beati:

  • Giacomo Benfatti (†1332), vescovo domenicano di Mantova.
    Si festeggia il 19 novembre.
  • Marco Marconi (†1510), eremita camaldolese.
    Si festeggia il 25 febbraio.
  • Caterina Carreri (†1557), suora domenicana.
    Si festeggia il 16 gennaio.

La beata Osanna Andreasi

Non lontano dalla Cappella dell’Incoronata, nel transetto sinistro, è custodito il corpo della beata Osanna Andreasi (1449–1505), mistica domenicana, originariamente sepolta nella chiesa di San Domenico (oggi non più esistente). Dal 2025, l’urna di Osanna è visibile in modo permanente: non solo durante le festività, ma ogni giorno dell’anno.

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Romeo, Giulietta e Mantova: Bandello inventa, Shakespeare copia e Dickens… ci stronca

12 venerdì Set 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Shakespeariana, Storia Locale

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Mantova entra di diritto nella tragedia di Romeo e Giulietta secondo William Shakespeare: qui Romeo si rifugia in esilio, compra il veleno e riceve la “fake news”, la notizia più sbagliata della storia del teatro. Ma tra Shakespeare che copia da Bandello e Dickens che ci stronca, Mantova non esce proprio benissimo.

Lo sapevi che a Mantova Romeo compra il veleno?

Nella tragedia più famosa del mondo, l’esilio di Romeo lo porta diritto a Mantova.
Qui riceve la notizia della morte (finta) di Giulietta e qui da uno speziale mantovano acquista la pozione micidiale che lo condanna (forse merito anche della grande rivalità tra Mantova e Verona visto che la vendita del veleno era vietata soprattutto se non avevi la ricetta).
Altro che finti balconi veronesi: noi abbiamo una vera farmacia letteraria (che nella città del Festivaletteratura non può mancare).

Frate Lorenzo non aveva WhatsApp

Se Shakespeare avesse scritto oggi la storia di Romeo e Giuletta, la tragedia durerebbe la metà.
Un messaggino del frate Lorenzo e Romeo avrebbe saputo che Giulietta non era morta.
Ma senza quel “piccolo dettaglio”, addio capolavoro shakespiriano.
Morale: i drammi del Bardo funzionano solo offline.

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Ercolano Marani: la voce (pacata) delle strade di Mantova

08 lunedì Set 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Libri, Storia Locale

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Sono passati più di trent’anni dalla sua scomparsa, ma chi per mestiere o per semplice passione mette le mani nella storia di Mantova prima o poi lo incontra, in una nota, in un articolo, in una citazione. Parliamo di Ercolano Marani: il suo nome spunta quasi in ogni bibliografia, ricompare sulla rivista Civiltà Mantovana, riaffiora negli stradari. E anche nel mio ricordo è legato a due pubblicazioni fondamentali: i saggi su Vie e piazze di Mantova usciti su Civiltà Mantovana e la sua Guida illustrata che ancora oggi mi accompagna nella mia attività di guida turistica.

Un professore in cammino

Marani nasce a Castellucchio nel 1914 e muore a Mantova nel 1994, a 80 anni. Una vita spesa a mettere ordine — con pazienza certosina — nella toponomastica della città ma non solo: toponimi, vicoli, contrade, palazzi e case minori, come i tasselli di un puzzle che se completato racconta un centro storico. Nel 2015 il Comune ha presentato un quaderno che raccoglie i suoi testi sulle vie e piazze (pubblicazioni 1966–1984, poi interrotte dalla malattia) e ha inventariato le sue carte, censendo 59 toponimi con note storiche e d’arte.

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Vincenzo Gonzaga: un duca da romanzo tra storia e leggenda

02 martedì Set 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, Storia Locale

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Vincenzo I Gonzaga (1562–1612), quarto duca di Mantova e secondo duca del Monferrato, sembra quasi un personaggio da romanzo, tanto incredibili sono le vicende che hanno costellato la sua vita. Episodi documentati che spaziano dall’omicidio, alle avventure d’amore, alle crociate, fino a imprese che rasentano la leggenda.

Fu lui, da erede del ducato di Mantova, a uccidere James Crichton, lo scozzese detto “l’Ammirabile Critono”, idolatrato da suo padre Guglielmo e invece detestato dal figlio. Il tutto avvenne martedì 3 luglio 1582 dopo che per un’ipotetica mancanza di rispetto si sguainarono le spade e a terra rimasero Critonio e un amico di Vincenzo Gonzaga.

La sua vita privata non fu meno movimentata: due matrimoni inframmezzati dalla celebre “prova di virilità”, necessaria a dissipare i sospetti di impotenza dopo l’annullamento delle nozze con Margherita Farnese. Un fatto tanto bizzarro quanto reale, destinato a far sorridere tutta Europa e far masticare amaro al duca Guglielmo Gonzaga.

Sul piano politico-militare, Vincenzo I Gonzaga organizzò tre spedizioni in Ungheria contro i Turchi (1595, 1597, 1601), più simboliche che risolutive. Fondò persino un ordine cavalleresco personale, l’Ordine del Redentore, approvato da papa Paolo V nel 1608. Ma il suo vero lascito fu nel campo artistico: fece di Mantova una corte straordinaria, avendo al suo servizio pittori come Rubens e acquistando opere immortali come la Morte della Vergine di Caravaggio.

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Il Palio e Aldous Huxley: oggi si corre il Palio dell’assunta

16 sabato Ago 2025

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità

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Aldous Huxley, Along the road, Contrade, Il Palio di Siena, Lungo la strada, Palio dell'Assunta, Palio della Madonna di Provenzano, Palio di Siena, Siena

E’ un libro particolare questo di Aldous Huxley perché mette insieme articoli sul viaggio e tutti i suoi elementi: dalle guide turistiche ai libri da portarsi dietro durante il percorso, dai luoghi alle esperienze. Ci sono molti spunti legati all’Italia (e ci sono anche Sabbioneta e Mantova) ma quello che mi ha particolarmente colpito è il saggio dedicato al Palio di Siena.

E’ interessante perché osservato dal punto di vista di un inglese negli anni 20 del 1900 ed ha la mia stessa opinione sul Palio: “Gli ultimi giorni di giugno che precedono il primo Palio, la settimana di metà agosto che precede il secondo, sono giorni di crescente eccitazione e tensione in città. Si gode tanto di più il Palio dopo averli vissuti.”.

Se vi viene voglia di andarlo a vedere il Palio andateci qualche giorno prima, girate per le vie, andate nelle chiese e nei musei delle contrade, provate ad ascoltare i discorsi dei senesi e partecipate ad una delle cene della sera che precede il palio.

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Buon Ferragosto con la checklist per il pellegrinaggio al Santuario delle Grazie (e in regalo una storia in breve dei 600 anni della Fiera)

15 venerdì Ago 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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15 agosto, Checklist, coccodrillo, Ferragosto, Festa dell'Assunta, Giacomo Cecchin, Madonnari, Panino con il cotechino, Pellegrinaggio alle Grazie

Oggi per Ferragosto a Mantova la tradizione è di fare il pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Grazie con alcuni piccoli riti come la messa, il panino con il cotechino e il giudizio delle opere dei madonnari (non sempre in quest’ordine).

Per agevolare questo percorso che pur essendo breve per alcuni mantovani diventa epico ho predisposto una breve checklist per partire preparati che mette insieme praticità, tradizione e un po’ di ironia.

Prima di arrivare alla checklist però vi segnalo due cose:

  • Stasera alle 22.00 sul sagrato delle Grazie
    Pellegrini, viaggiatori e personaggi al Santuario delle Grazie – venerdì 15 agosto 2025 alle 22.00 sul Sagrato del santuario – 600 anni della Fiera delle Grazie in 60 minuti
  • In regalo per festeggiare l’Assunta
    Una storia in breve dei 600 anni della Fiera delle Grazie
    Compilate il form per ricevere il testo

CHECKLIST PER IL PELLEGRINAGGIO ALLE GRAZIE
(Distanza reale: 6 km – Distanza percepita: Santiago di Compostela)

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Nella notte dei desideri 1000 post tutti da scoprire…

10 domenica Ago 2025

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Mantova Segreta, Storia Locale

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Blog, Chatgpt, Claude, festivaletteratura, Gemini, Giacomo Cecchin, Mantova 5 cose che so di lei, Mantova Segreta, Mantovastoria, Origini, Perplexity, Sei in un Paese meraviglioso

Come si arriva a Mantova? Con calma dicono i milanesi, un passo alla volta dice Giacomo Cecchin. E la stessa cosa vale per questo blog: 1000 post si scrivono uno alla volta.

Oggi nel giorno di San Lorenzo, quando stasera le stelle cadranno dal cielo e puoi esprimere un desiderio pubblico il post numero 1000 su questo blog.

Per curiosità sono andato a rivedermi il primo articolo pubblicato: una recensione della mostra su Paolo Veronese allestita alla Gran Guardia a Verona nel 2014. Era il 17 ottobre, era un venerdì ed erano le 7.28 del mattino.

Per pubblicare basta un click ma per iniziare e crederci serve un po’ di più e soprattutto poi passione, entusiasmo, tenacia e continuare a guardare avanti facendo progetti.

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Brunch d’autore: 30 anni di storie e stuzzichini: domenica 29 giugno 2025 ore 11.00 a Ca’ Uberti a Mantova

05 giovedì Giu 2025

Posted by mantovastoria in Conferenze, Curiosità

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30 anni da guida turistica, Brunch, Brunch d'autore, Brunch d'autore: 30 anni tra storie e stuzzichini, Ca' Uberti, Giacomo Cecchin, Gianfranco Allari, Guida turistica

Cosa fai quando ti accorgi che sono passati 30 anni da quando sei diventato guida turistica? Festeggi con chi ha voglia di condividere storie, curiosità e buon cibo. Ecco perché insieme all’amico Gianfranco Allari, maestro d’arte e di cucina, vi proponiamo un

Brunch d’autore: 30 anni tra storie e stuzzichini
domenica 29 giugno 2025 ore 11.00
Ca’ Uberti in piazza Sordello 13 a Mantova

Un momento conviviale dove:
– raccontare 30 anni di storie, passeggiate, conferenze ed eventi alla scoperta di Mantova.
– ripercorrere 30 anni “a spasso nel tempo e nella storia”
– 30 anni da guida turistica

Ci sarà un ricco buffet studiato per l’occasione da Gianfranco Allari e al termine un quiz con premio finale.

L’importo a persona è di 35 euro (eventuali bevande alcoliche escluse)
Per prenotare 03761411328 oppure e-mail caubertitrattoriacafe@gmail.com

Auguri di buona Pasqua con la Cattura di Cristo nell’Orto di Caravaggio (io ho visto quella di Dublino…)

20 domenica Apr 2025

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Itinerari

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2025, Auguri di buona Pasqua, Caravaggio, Cattura di Cristo, Cattura di Cristo nell'orto, Ciriaco Mattei, Collezione Bigetti, Collezione Mattei, La presa di Cristo, Michelangelo Merisi

La domenica delle Palme si ascolta il vangelo della Passione e da sempre uno dei momenti che mi ha colpito di più è la scena dell’arrivo di Giuda e dei soldati nell’Orto degli Ulivi. E’ per questo che per gli auguri pasquali del 2025 ho pensato di proporvi il quadro di Caravaggio che rappresenta la Cattura di Cristo nell’orto e che ha una storia molto interessante e curiosa.

Fino al 1990 questo capolavoro di Caravaggio dipinto per la collezione Mattei si pensava perduto. E invece a Dublino nel convento dei Gesuiti viene chiamato Sergio Benedetti, curatore della National Gallery of Ireland per restaurare un dipinto con il soggetto della Cattura di Cristo attribuito a Gherardo delle Notti (il nome italianizzato di Gerard van Honthorst).

Dopo aver visto direttamente la tela Benedetti si convince di trovarsi di fronte all’opera originale che arriva a Dublino da Roma attraverso la Scozia e una serie di vendite e passaggi di mano. Non riesco ad immaginare la scena in cui Sergio Benedetti rivela ai Gesuiti che il loro Gherardo delle Notti era un Caravaggio, con un aumento della quotazione esponenziale.

Oggi La Cattura di Cristo nell’Orto è conservato alla Galleria Nazionale di Irlanda e io l’ho visto a Roma durante la splendida mostra su Caravaggio allestita alle Scuderie del Quirinale: un’esperienza davvero emozionante.

Ma le sorprese non sono ancora finite e, nel 2003, dopo il restauro di un’altra versione dell’opera considerata una copia di alta qualità in collezione privata si arriva ad attribuire alla mano diretta di Caravaggio anche questa tela, più grande di quella di Dublino. Prima di proseguire in questa incredibile storia raccontiamo il dipinto.

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