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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi della categoria: Gonzaga

5 particolari da non perdere nella Camera degli Sposi tra mele, scritte e un indice isolato

04 domenica Dic 2016

Posted by mantovastoria in Gonzaga, le 5 cose..., Mantova2016 - Mantova 1516

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16 giugno 1465, autoritratto Mantegna, camera degli sposi, Camera Sposi, il dito che indica, la pantofola del marchese, Nana, Putto con la mela

andrea_mantegna_ditoLa Camera degli Sposi di Andrea Mantegna è un vero capolavoro dell’arte mondiale ma soprattutto è una splendida macchina narrativa. In un torrione del Castello di San Giorgio il pittore rappresenta la famiglia Gonzaga in una scena privata (il marchese circondato da famiglia e cortigiani) e durante l’incontro tra Ludovico II e il figlio cardinale sulla strada per Milano. Tra ritratti, miti e imprese ci sono tuttavia almeno 5 particolari da non perdere. Ecco la mia personale selezione… Continua a leggere →

5 luoghi “naneschi” a Palazzo ducale tra scale sante, camera degli sposi e cavalieri

13 domenica Nov 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, le 5 cose...

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appartamento dei nani, camera degli sposi, gianni rodari, isabella d'este, Lucia, Nana Lucia, nani di mantova, Pisanello, scala santa

nana_camera_sposi

Gianni Rodari scrisse i Nani di Mantova ed in effetti come dargli torto visto tutti i luoghi che in Palazzo ducale sono legati alla piccola gente. Buffoni di corte o dame di compagnia i nani erano molto numerosi alla corte dei Gonzaga e ancora oggi occhieggiano dagli affreschi o rimangono legati ad un appartamento, purtroppo chiuso da tempo. Una curiosità: la guida rossa del Touring edizione 1914 a pag. 639 scrive “si passa all’APPARTAMENTO DEI NANI (32), composta di quattro salette e di camerini minuscoli della seconda metà del cinquecento, in cui abitavano i nani di corte; scendendo (scala fatta per nani, attenti alla piccolezza dei gradini), …
Ecco allora 5 luoghi naneschi a Palazzo ducale, in attesa di scoprirne altri…

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5 donne gonzaghesche da ricordare tra esecuzioni, testamenti mancati e matrimoni non riusciti

16 domenica Ott 2016

Posted by mantovastoria in Gonzaga, le 5 cose..., Mantova2016 - Mantova 1516, Storia Locale

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Agnese Visconti, Barbara di Brandeburgo, Donne dei Gonzaga, isabella d'este, Margherita Farnese, Paola Malatesta

Margherita Farnese

Quante sono state le mogli dei Gonzaga? E stiamo parlando della linea principale e non delle linee collaterali. Basta contare e salta subito agli occhi un’incongruenza: 17 capitani, marchesi e duchi per 26 mogli. Alcuni ne sposarono addirittura tre. Ma non tutte le mogli sono uguali e alcune sono più interessanti delle altre vuoi per le loro tragiche storie, vuoi per il loro carisma vuoi per l’influenza che hanno avuto sulla storia del ducato. Perché non provare allora ad individuarne 5 per scoprire o riscoprire le loro storie. Eccone una scelta assolutamente personale…

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5 Gonzaga da non dimenticare tra colpi di stato, cardinali e prove di virilità

17 domenica Lug 2016

Posted by mantovastoria in Gonzaga, le 5 cose..., Storia Locale

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Federico II Gonzaga, Francesco I Gonzaga, Gonzaga, Ludovico II Gonzaga, Luigi Gonzaga, Vincenzo I Gonzaga

Ludovico II

E’ difficile fare una scelta di 5 nomi tra i 18 Gonzaga che hanno rivestito il ruolo di Capitani del Popolo, Marchesi e poi Duchi di Mantova. Per questo metto le mani avanti e sottolineo come questa sia una selezione assolutamente personale e, anzi, invito ognuno di voi a farsi una cinquina gonzaghesca. Occorre infatti sottolineare come io abbia preso in considerazione solo i Gonzaga della linea principale evitando i rami cadetti, dove invece si trovano personaggi a volte più interessanti e di grande spessore, come ad esempio Vespasiano Gonzaga o San Luigi.

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Mantova2016: 5 Gonzaga da non dimenticare tra colpi di stato, cardinali e prove di virilità

17 domenica Lug 2016

Posted by mantovastoria in Gonzaga, le 5 cose..., Storia Locale

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Federico II Gonzaga, Francesco I Gonzaga, Gonzaga, Ludovico II Gonzaga, Luigi Gonzaga, Vincenzo I Gonzaga

Ludovico IIE’ difficile fare una scelta di 5 nomi tra i 18 Gonzaga che hanno rivestito il ruolo di Capitani del Popolo, Marchesi e poi Duchi di Mantova. Per questo metto le mani avanti e sottolineo come questa sia una selezione assolutamente personale e, anzi, invito ognuno di voi a farsi una cinquina gonzaghesca. Occorre infatti sottolineare come io abbia preso in considerazione solo i Gonzaga della linea principale evitando i rami cadetti, dove invece si trovano personaggi a volte più interessanti e di grande spessore, come ad esempio Vespasiano Gonzaga o San Luigi. Continua a leggere →

5 animali gonzagheschi a Palazzo Te tra stemmi, imprese e camini

09 sabato Lug 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, le 5 cose...

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Animali, Aquile, cani, Imprese, Imprese Gonzaghesche, leoni, Palazzo Te, ramarro, salamandra, tortora

salamandra

Gli affreschi di Palazzo Te sono pieni di animali che escono dalle pareti, occhieggiano dai soffitti o giocano a nascondino sui camini. Ce ne sono di tutti i tipi e, se dimentichiamo per un attimo i famosi cavalli dei Gonzaga, è possibile organizzare una sorta di caccia incruenta per individuarli. In particolare se ci limitassimo agli animali che affollano gli stemmi e le imprese dei Gonzaga ce ne sono almeno 5 da osservare. E’ proprio la camera delle imprese a farla da padrona ma alcuni di loro si disperdono per tutto il Palazzo. Eccoli di seguito…

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Mantova2016: 5 animali gonzagheschi a Palazzo Te tra stemmi, imprese e camini

09 sabato Lug 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, le 5 cose...

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salamandraGli affreschi di Palazzo Te sono pieni di animali che escono dalle pareti, occhieggiano dai soffitti o giocano a nascondino sui camini. Ce ne sono di tutti i tipi e, se dimentichiamo per un attimo i famosi cavalli dei Gonzaga, è possibile organizzare una sorta di caccia incruenta per individuarli. In particolare se ci limitassimo agli animali che affollano gli stemmi e le imprese dei Gonzaga ce ne sono almeno 5 da osservare. E’ proprio la camera delle imprese a farla da padrona ma alcuni di loro si disperdono per tutto il Palazzo. Eccoli di seguito… Continua a leggere →

Porto 1616: la Favorita ovvero l’ultimo fuoco d’artificio dei Gonzaga

02 sabato Lug 2016

Posted by mantovastoria in Articoli, Conferenze, Gonzaga, Storia Locale

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Celeste Galeria, Favorita, Ferdinando Gonzaga, Porto Mantovano, Villa la Favorita

La Favorita - olio su tela di Giancarlo Businelli

Una splendida serata per raccontare la storia della Villa Favorita e del suo committente Ferdinando Gonzaga quella che si è tenuta giovedì 7 aprile proprio alla Favorita davanti a oltre 300 persone.
Pubblico di seguito l’articolo uscito su InformaPorto- Giugno 2016 che riassume i principali temi trattati durante la conferenza.

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Scrivere sui muri? dalla Domus Aurea a Palazzo Te una moda che non cambia

18 sabato Giu 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, Storia Locale

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Camera dei Giganti, Domus Aurea, Giganti, Grottesche, Mantova, Palazzo Te, Pinturicchio, Roma, Scritte sui muri, scrivere sui muri

Camarone dei Giganti

Spesso quando si gira per palazzi antichi o monumenti si trovano delle scritte che coprono le pareti danneggiando gli affreschi o semplicemente imbrattando i muri. In quel momento partono di solito tutti gli insulti e gli improperi nei confronti dei vandali e di chi, ad altezza di imbecille, ha voluto lasciare il ricordo del suo passaggio. Ma forse non tutti sanno che si tratta di un’abitudine che viene da lontano basti ricordare le scritte sulle pareti del Camarone dei Giganti di Palazzo Te o quelle sulla volta della Domus Aurea di Nerone.
Nel caso romano le scritte riportano i nomi dei più famosi pittori del quattrocento, scesi “in grotta” ad ammirare le pitture romane del I secolo D.C. e sono fondamentali per la storia dell’arte perchè ci raccontano quali artisti hanno visto le decorazioni: ricordiamo ad esempio Raffaello, Michelangelo o Pinturicchio. Per la firma di quest’ultimo poi c’è un’aggiunta divertente e infamante: forse un allievo arrabbiato o forse un pittore rivale ha scritto sotto la firma di Bernardino di Betto l’epiteto ingiurioso di “sodomita” e così per 5 secoli e nel futuro il dubbio sulle abitudini dell’artista rimarrà.
Ma torniamo a Palazzo Te dove nella Camera dei Giganti sono state lasciate le scritte che ne deturpano le pareti arrivando, come si diceva prima, ad altezza di imbecille.
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti:alcune risalgono addirittura alla fine del ‘500 (i Gonzaga abitano ancora il Palazzo ed è come se voi invitaste qualcuno a cena e mentre stappate il vino in cucina uno dei vostri ospiti incidesse il suo nome dietro il divano in sala da pranzo), altre agli anni tragici del Sacco del 1630, altre molto più vicino a noi al secolo scorso. Per i curiosi e gli amanti del genere a questo link trovate tutte le scritte del Camarone dei Giganti reperite con un lavoro certosino da Anna Maria Lorenzoni.
Ne riportiamo una che ci sembra particolarmente divertente con alcuni buontemponi che dopo la colazione pensano bene di lasciare la firma sulle pareti del capolavoro di Giulio Romano:
D.Gozzi – J.Carolus 1749,29 aprile, Giorno di S.Pietro Martire, doppo d’haver fatto collazione.
Durante il restauro la scelta, a mio parere corretta, è stata quella di non stuccare le scritte ma di riempirne i solchi di colore per consentire la piena lettura degli affreschi ma senza perdere le tracce di una storia minore che fa ormai parte delle vicende di Palazzo Te. D’altra parte un motto forse parmigiano ricorda che:Gli Eroi sui Marmi
e i Coglion sui Muri
Scrivono lor Nome
Perchè Etterno Duri.

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Sabbioneta: una statua itinerante a protezione della città ideale

04 sabato Giu 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Gonzaga, Itinerari, Storia Locale

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città ideale, Minerva, nova Roma, Pallade Atena, piccola Atene, Sabbioneta, Vespasiano Gonzaga

Sabbioneta piccola atene

Sabbioneta, la città ideale di Vespasiano Gonzaga, colpisce i visitatori che la vedono immutata rispetto al tempo del fondatore. Eppure anche “la piccola Atene” o “nova Roma” ha subito le vicissitudini del tempo con modifiche molto evidenti (come ad esempio le due brecce nelle mura all’inizio del novecento con cui i suoi abitanti volevano rompere l’incantesimo del blocco) oppure lo spostamento delle statue cittadine (da un luogo all’altro della cittadina o addirittura da Sabbioneta a Mantova durante il periodo austriaco).
Prendiamo ad esempio la staua di Pallade Atena o Minerva che dir si voglia posta al centro della Piazza d’Armi.

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