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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Sant’Antonio abate

5 cose da riscoprire su Sant’Antonio Abate: tra fuoco, luce, campanella, bastone e un porcellino

17 domenica Gen 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Antonio Abate, Biblioteca Baratta, il bastone a forma di tau, il fuoco di Sant'Antonio, il porcellino, la campanella, la luce, Sant'Antoni dalla barba bianca, Sant'Antonio abate, Tau, Tentazioni di Sant'Antonio

Il 17 gennaio è la festa di Sant’Antonio Abate, un santo molto popolare a Mantova e nelle zone agricole.

E’ considerato il protettore degli animali domestici, tanto che in molte stalle è ancora appesa la stampa che rappresenta il santo circondato dagli animali.

A Mantova per la sua festa si fa il chisol, un dolce, e si mangiano i tortelli di zucca. Alcuni lo confondono con Sant’Antonio da Padova (che è tutto un altro santo e ne abbiamo parlato qui).

Ecco allora 5 cose da riscoprire su Sant’Antonio abate e una curiosità sulla sua chiesa a Mantova. Continua a leggere →

Da Natale all’Epifania che tutte le feste si porta via… un articolo su Gazzetta di Mantova

24 giovedì Dic 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Epifania, I 12 giorni di Natale, La Strage degli Innocenti, La Vigilia di Natale, On the twelve days of Christmas, Presepio, San Gregorio di Nazianzio, San Gregorio Nazianzieno, San Martino, San Silvestro, Sant'Antonio abate, Santa Caterina della Ruota, Santa Lucia, santo stefano

Quante sono le feste di Natale? In Inghilterra c’è una famosa canzone tradizionale (ne ho parlato qui) che parla dei 12 giorni di Natale (guardate cosa ne dice wikipedia). Sì perché tra la Vigilia di Natale e l’Epifania le feste sono tante e può essere utile ripercorrerle, anche solo per tornare un po’ bambini.

Ho scritto un articolo su Gazzetta di Mantova che parla proprio di queste feste cui ho aggiunto un piccolo passaggio sui santi mantovani e sui santi cui i mantovani sono particolarmente legati o devoti.

Tra l’altro mi ha fatto particolarmente piacere ricordare un proverbio mantovano che riporto nella versione in dialetto e in traduzione per chi fa fatica a capirlo. E’ un modo per sottolineare come dopo Santa Lucia è vero che sta per iniziare l’inverno vero ma stiamo anche andando verso la primavera, annunciata dalle giornate che si allungano.

Ecco il proverbio.
Par Santa Lùsia [13 dicembre] na punta ’d gùcia,
par Nadal (25 dicembre) on pe ‘d gal,
par Pasqueta [Epifania, 6 gennaio] n ‘oreta,
par Sant ‘Antoni [17 gennaio] n’ora bona,
par San Gioan [Giovanni Crisostomo 27 gennaio] na gamba ‘d scan.

La traduzione per gli extramuros: Per Santa Lucia la punta di un ago, per Natale la zampa di un gallo, per l’Epifania un’oretta, per sant’Antonio abate un’ora buona e per San Giovanni una gamba di sgabello.

Qui di seguito potete leggere l’articolo completo o andarvi a leggere anche l’altro articolo della stessa serie che trovate qui e che è dedicato alla Mantova del 1915. Continua a leggere →

Sasso, Maiale, Drago e Leone: è proprio da questi particolari che si giudica un pittore

26 giovedì Dic 2019

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Mostre

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cinghialotto, Con nuova e stravagante maniera, drago, Fermo Ghisoni, Giulio Romano, leone, maiale, Museo Diocesano di Mantova, pietre, protomartire, San Gerolamo, San Giorgio, Sant'Antonio abate, santo stefano, sassi

Sembra quasi una filastrocca e invece sono gli elementi che troviamo vicino ai santi che affollano la pala d’altare di Fermo Ghisoni, verso la fine della mostra “Con nuova e stravagante maniera” che chiuderà il 6 gennaio. Sono figure fondamentali perché senza di loro diventa difficile identificare i nomi dei personaggi che affiancano il trono della Vergine con il bambino.
E infatti quello mancante (il leone*) rende ambiguo il santo con la barba posto sulla sinistra di chi guarda che potrebbe essere San Paolo (ma manca la spada) e invece è San Gerolamo. Che manchi il leone lo si capisce dal disegno (vedi in fondo a questo articolo) posto a fianco del dipinto in mostra dove appare proprio nell’angolo in basso a sinistra del quadro, vicino ai piedi di Santo Stefano, il protomartire che si festeggia proprio oggi (26 dicembre). Lo si riconosce perché ha in mano i sassi** che saranno il suo strumento di martirio visto che Stefano è il primo martire (proto appunto) cristiano e viene lapidato.
Passiamo poi sulla parte destra del quadro dove troviamo San Giorgio, perfettamente riconoscibile non solo per l’armatura e la lancia ma soprattutto per il drago***. Un mostro che occupa tutta la parte bassa del dipinto e che apre la bocca saettando una lingua quasi evanescente. E da ultimo il maiale**** o dovremmo dire il cinghialotto che, proprio nell’angolo in basso a destra, si intravede tra la lancia e il bastone di Sant’Antonio Abate che ha in mano anche una campanella.
Pochi si accorgono del cinghialino che si perde nero sul fondo scuro. Lo si vede bene nel disegno dove è un vero e proprio maiale ma basta avvicinarsi per essere colpiti dal suo sguardo tra lo smarrito e il guardingo che è un vero e proprio colpo di teatro nel quadro.
Non tutti notano questi particolari, visto che il quadro è alla fine di un percorso molto lungo che porta i visitatori dal Castello di San Giorgio alla Palazzina della Rustica. Ma chi non riuscisse ad andare alla mostra non disperi: il dipinto è custodito al Museo Diocesano di Mantova ed è assolutamente da non perdere proprio per questi dettagli, i più vivaci, in un quadro altrimenti poco interessante se non dal punto di vista iconografico.

Per approfondire
* San Gerolamo e il Leone
** Santo Stefano e i sassi
*** San Giorgio e il Drago
**** Sant’Antonio abate e il maiale

Giacomo Cecchin racconta i santi, mantovani e non, a Mantova Segreta

23 sabato Feb 2019

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Beata Osanna Andreasi, Patrono di Mantova, Porcellino, San Luigi Gonzaga, San Martino, Sant'Anselmo da Lucca, Sant'Antonio abate, Santa Caterina d'Alessandria, Santa Caterina della Ruota, Santa Lucia, Santa Speciosa

Lascia stare i santi…dice un vecchio proverbio e invece secondo me i santi bisogna andarli a cercare. Questo ho fatto nella puntata di Mantova Segreta andata in onda il 12 dicembre (la potete rivedere qui mentre a questo link potete invece guardare tutte le puntate già andate in onda.) nella vigilia della festa dedicata a Santa Lucia. E a Mantova di santi ce ne sono molti, alcuni di Mantova centro e alcuni invece venuti da fuori. Senza dimenticare che, per gli amanti del genere, in Duomo ci sono ben 8 corpi incorrotti di Santi e Beati (ne potete leggere cliccando qui).
Eccovi l’incipit della puntata:
“Bentornati a Mantova Segreta, una trasmissione che vi invita a scoprire non solo Mantova ma anche i mantovani. Oggi vogliamo raccontarvi alcuni dei santi festeggiati a Mantova con particolare devozione. Parleremo del patrono s.Anselmo e di Antonio, quello del porcellino. Racconteremo di Santa Caterina della Ruota e di San Martino. Poi andremo alla ricerca della Beata Osanna Andreasi e di San Luigi Gonzaga. Per concludere con una santa che forse non molti mantovani conoscono e con Santa Lucia, visto che domani è il 13 dicembre. Continua a leggere →

Sant’Antoni dalla barba bianca, fame catar quelo che me manca…

17 giovedì Gen 2019

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Antonio Abate, Antonio da Padova, fame catar quelo che me manca, Padova, Sant'Antoni dalla barba bianca, Sant'Antonio abate, Sant'Antonio da Padova, Siqueris

Oggi è la festa di Sant’Antonio Abate (quello del porcellino o quello del chisol per i Mantovani). E’ un santo antichissimo e molto venerato e la sua immagine si trova ancora in molte stalle a protezione del bestiame (qui potete leggere come il santo divenne protettore degli animali).
Oggi però vorrei ricordare che c’è anche un altro Antonio veneratissimo ed è Antonio da Padova che si festeggia il 13 giugno. Alcuni infatti confondono le due figure e a Padova c’è un proverbio che dimostra come sia difficile distinguerli a volte.
“Sant’Antoni dalla barba bianca,
fame catar quelo che me manca”. Continua a leggere →

Come scegliere il santo giusto a Mantova: torna in edicola MCG con la rubrica Mantovagando

06 sabato Ott 2018

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, le 5 cose...

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A Mantova per Ognissanti, Beata Osanna Andreasi, Ognissanti, San Martino, Sant'Anselmo da Lucca, Sant'Antonio abate, Santa Lucia

5 Santi da festeggiare a Mantova al centro della nuova pagina pubblicata su MCG di ottobre/novembre. Qui potete sfogliare la rivista mentre di seguito leggete il testo dell’articolo dedicato ai santi (in fondo trovate le pagine già pubblicate nelle precedenti uscite).
Il 1° novembre si festeggia la festa di Ognissanti ma a Mantova, come in tutte le altre città, ci sono alcuni santi che si ricordano o festeggiano con particolare devozione. E non stiamo parlando solo del patrono S.Anselmo, consigliere di Matilde di Canossa, ma anche di quelli che si festeggiano perché portano i doni ai bambini (Lucia), proteggono gli animali domestici (Antonio) o la cui festa era l’occasione per fare trasloco (Martino). Alcuni hanno una chiesa dedicata, altri altari o dipinti e di alcuni si può venerare addirittura il corpo (Osanna). Ecco 5 santi o beati che i mantovani festeggiano con particolare venerazione. Continua a leggere →

S.Antonio abate: protettore degli animali e guaritore! Perchè…

17 mercoledì Gen 2018

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Antoniani, aspi­di, Fuoco di Sant'Antonio, guaritore, gugioler, leoni, leopardi, lupi, orsi, Paolo Golinelli, Protettore degli animali, Sant'Antonio abate, scorpioni, serpenti, Tentazioni, Tentazioni di Sant'Antonio, tori, zner

Sant’Antonio abate è un santo molto importante nella nostra pianura contadina tanto che ancora oggi ci tengono le celebrazioni in chiesa alla presenza degli agricoltori, si benedicono le stalle dove spesso viene appesa un’immagine di Antonio con saio, bastone e campanella circondato dagli animali domestici.
Un proverbio molto noto a Mantova dice:
“Sant’Antoni gugioler 
che al derset al vin de zner”
Ma perché Antonio abate, un eremita di origine egiziana, diventa protettore degli animali. Da dove viene il bastone a forma di TAU? Continua a leggere →

5 santi da festeggiare a Mantova tra porcellini, mantelli e martirii

30 domenica Ott 2016

Posted by mantovastoria in le 5 cose..., Mantova2016 - Mantova 1516

≈ 46 commenti

Tag

Anselmo, Antonio, Beata Osanna, Lucia, martino, Osanna, Osanna Andreasi, San Martino, San Martino di Tours, Sant'Anselmo da Lucca, Sant'Antonio abate, Santa Lucia

S.Antonio Abate

In prossimità della festa di Ognissanti perché non ricordare i santi che a Mantova si ricordano o festeggiano con particolare attenzione. E non stiamo parlando solo del patrono Anselmo ma anche di quelli che si festeggiano perché portano i doni ai bambini, proteggono gli animali domestici o sovrintendevano ai traslochi. Alcuni hanno una chiesa dedicata, altri altari o dipinti e di alcuni si può venerare addirittura il corpo. Ecco 5 santi che i mantovani festeggiano con particolare venerazione.

Continua a leggere →

5 opere d’arte rubate da Napoleone tra Mantegna, Giulio Romano, Veronese e Rubens

25 domenica Set 2016

Posted by mantovastoria in le 5 cose..., Napoleonica, Storia Locale

≈ 43 commenti

Tag

Andrea Mantegna, Battesimo di Cristo, Madonna della Vittoria, Napoleone, Opera d'arte rubate a Mantova, Paolo Veronese, Pietro Paolo Rubens, Sant'Antonio abate, Trasfigurazione di Cristo

quadri_VeronesePaolo_TentazionediSantAntonio1

Ancora Napoleone e Mantova: una storia fatta anche di ruberie e di sottrazioni di opere d’arte. Non solo in città ma anche in provincia. D’altra parte il Museo del Louvre, poi Museo Napoleone, reclamava continue integrazioni. A farne le spese a Mantova le opere di alcuni degli artisti più importanti che lavoravano per i Gonzaga. La nostra città è stata particolarmente sfortunata in tal senso perché le perdite furono definitive mentre in altri casi le opere tornarono, anche grazie alla missione di recupero dello scultore Antonio Canova inviato in Francia dal papa (si veda la pala di San Zeno a Verona).  Eccone 5 tra le più famose che hanno preso la via della Francia e là tuttora si trovano tranne una che è finita ad Anversa.

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