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Clinio Cottafavi, Gianpiero Baldassari, La Reggia, Palazzo Ducale, piazza pallone, Società per il Palazzo Ducale, Statue erranti
Dov’è finito il busto di Clinio Cottafavi? Venerdì mattina 16 novembre stavamo girando una puntata di Mantova Segreta sulle statue erranti di Mantova (ne potete leggere qui su questo blog), quelle statue che sono state spostate in altri luoghi nel corso della storia.
Ebbene è capitata una di quelle esperienze che qualcuno chiama coincidenze e altri serendipity: quando siamo stati in piazza Pallone per filmare il busto di Clinio Cottafavi (già fotografato quando era caduto sul prato alcuni mesi fa), il busto era sparito.
Chissà dove se n’è andato, visto che la statua non è nemmeno dotata di gambe.
Una telefonata al presidente della Società per Palazzo Ducale, Gianpiero Baldassari, ha in parte chiarito il caso: il busto dovrebbe essere in un magazzino della Tea in attesa di essere ricollocato in piazza.
Certo che non vi nascondo che andare alla ricerca delle statue erranti e non trovarne una perché è andata da qualche altra parte è stato davvero straniante.
Cherchez Clinio Cottafavi e speriamo di trovarlo a breve e di poterlo rivedere in piazza Pallone.
Per approfondire:
– Clinio Cottafavi: chi era costui? Note a margine di un episodio di vandalismo urbano
– Clinio Cottafavi, l’infaticabile (La Reggia)
– Le statue erranti: il post e la puntata di Mantovagando (in attesa di quella su Mantova Segreta)

E’ uscito il nuovo numero de 
Il Palazzo ducale è un palazzo con più di 500 stanze si dice, anche se nessuno le ha davvero mai contate. In realtà parlare di palazzo non rende l’idea: la reggia dei Gonzaga infatti è un insieme di edifici di epoche diverse collegati tra loro nei secoli fino a formare l’attuale complesso di oltre 35000 metri quadrati: quasi 8 campi da calcio. L’immagine più famosa di questo edificio è il Palazzo del Capitano che si apre su piazza Sordello con i suoi merli ghibellini a coda di rondine a rimarcare la fedeltà imperiale di Mantova.
Quest’anno Mantovastoria dedicherà alcuni post a domande, curiosità o storie relative a Palazzo ducale e Palazzo Te. Visto che oggi si entra gratis nella reggia gonzaghesca partiamo proprio da qui. Eccovi allora alcune domande (con risposta) su Palazzo ducale. 
Il Palazzo ducale di Mantova è “una città nella città” secondo la celebre definizione che Baldassarre Castiglione attribuisce in realtà al palazzo di Federico da Montefeltro a Urbino. Eppure la reggia dei Gonzaga è proprio uno spazio a sé stante, costruito nei secoli collegando edifici un tempo isolati e realizzando l’attuale insieme labirintico di più di 35.000 metri quadrati. Una delle immagini che meglio offre questa idea del Palazzo ducale di Mantova è quella che si trova nella veduta a volo d’uccello della mappa realizzata alla metà del 1600 da Gabriele Bertazzolo. Lì si vedono anche le porte che chiudevano gli accessi alla corte che, pensate un po’, erano 5. Allora proviamo a riscoprire queste cinque porte del Palazzo ducale che si possono ancora individuare passeggiando attorno al perimetro della reggia dei Gonzaga.
Palazzo ducale è stato definito anche “il Vaticano nella palude” per le sue dimensioni. Lo sanno bene i turisti e le guide che ne attraversano le sale e arrivano al termine del percorso stravolti da tanta bellezza e confusi da un percorso che attraversa i secoli. Oggi allora torniamo a Palazzo ducale per suggerire un itinerario al momento non percorribile ma che è stato sperimentato durante un’apertura del FAI in anni non lontani. Si tratta di un’ascesa verso il Paradiso visto che così si chiama l’appartamento posto all’ultimo piano della Domus Nova e dove furono rimontati per un periodo anche i camerini di Isabella D’Este. Ecco allora 5 luoghi di Palazzo ducale per ascendere al Paradiso… 