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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi della categoria: Shakespeariana

Shakespeare & Co: Enrico V, il management e la battaglia di Azincourt

25 sabato Ott 2025

Posted by mantovastoria in Shakespeariana

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Oggi è il 25 ottobre 2025, l’anniversario della battaglia di Agincourt in cui il re inglese Enrico V sconfigge un esercito francese molto più numeroso. Il Teatro offre spunti interessanti per i manager e gli imprenditori.
Gli attori devono sentirsi a loro agio nella parte per essere convincenti. Chiunque abbia avuto occasione di parlare davanti ad un pubblico numeroso o semplicemente di fronte ai propri dipendenti sa quanto sia facile risultare scontati o vuotamente retorici.
L’imprenditore deve riuscire a stimolare la propria squadra aziendale, spingendola a lavorare insieme per il raggiungimento dei comuni obiettivi. Gli strumenti per farlo sono la parola, il tono, il timbro di voce e, come sempre, i contenuti.

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Romeo, Giulietta e Mantova: Bandello inventa, Shakespeare copia e Dickens… ci stronca

12 venerdì Set 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Shakespeariana, Storia Locale

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Mantova entra di diritto nella tragedia di Romeo e Giulietta secondo William Shakespeare: qui Romeo si rifugia in esilio, compra il veleno e riceve la “fake news”, la notizia più sbagliata della storia del teatro. Ma tra Shakespeare che copia da Bandello e Dickens che ci stronca, Mantova non esce proprio benissimo.

Lo sapevi che a Mantova Romeo compra il veleno?

Nella tragedia più famosa del mondo, l’esilio di Romeo lo porta diritto a Mantova.
Qui riceve la notizia della morte (finta) di Giulietta e qui da uno speziale mantovano acquista la pozione micidiale che lo condanna (forse merito anche della grande rivalità tra Mantova e Verona visto che la vendita del veleno era vietata soprattutto se non avevi la ricetta).
Altro che finti balconi veronesi: noi abbiamo una vera farmacia letteraria (che nella città del Festivaletteratura non può mancare).

Frate Lorenzo non aveva WhatsApp

Se Shakespeare avesse scritto oggi la storia di Romeo e Giuletta, la tragedia durerebbe la metà.
Un messaggino del frate Lorenzo e Romeo avrebbe saputo che Giulietta non era morta.
Ma senza quel “piccolo dettaglio”, addio capolavoro shakespiriano.
Morale: i drammi del Bardo funzionano solo offline.

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Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard inaugura il festival shakespiriano del Teatro Romano di Verona

04 lunedì Ago 2025

Posted by mantovastoria in Articoli, Shakespeariana

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Giacomo Cecchin, Mantova Chiama Garda, MCG, MCG Mantova Chiama Garda, recensione, Rosencrantz e Guildenstern sono morti, Shakespeare, Teatro Romano, Teatro Romano a Verona, Tom Stoppard, Verona

Sono andato a vedere Rosencrantz e Guildenstern sono morti, una pièce shakespiriana di Tom Stoppard che ho amato profondamente fin da quando vidi il film che vinse a Venezia.

Ecco allora una recensione dello spettacolo che avevo già visto a Verona in una precedente stagione del Festival shakespiriano.

Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard inaugura il festival shakespiriano del Teatro Romano di Verona

Con “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard (3,4 luglio) si è aperta l’edizione 2025 del Festival shakespeariano di Verona, che quest’anno ha proposto anche tre riletture originali, in prima nazionale, dei grandi testi del Bardo. Dopo il debutto sono seguite “Otello” riscritto da Dacia Maraini (11-12 luglio), “Riccardo III” con Maria Paiato protagonista (17-18 luglio) e, in chiusura, “La Tempesta” con la regia di Alfredo Arias (24-25 luglio).

E’ una versione diversa rispetto a quella già andata in scena nel 2015 al Teatro Romano di Verona in linea con quello che dice l’autore dell’opera Tom Stoppard e cioè che a sua conoscenza non ci sono mai state due rappresentazioni uguali di questa commedia che deve cambiare per il luogo e per i protagonisti. Alberto Rizzi propone una sua rilettura agile e popolare del testo che mette al centro Rosencrantz e Guildenstern, due personaggi marginali dell’Amleto, trasformati in inconsapevoli protagonisti di un assurdo teatrale. E’ un’operazione riuscita a metà in primo luogo per la scelta di ridurre il cast in scena da 15 a 5 attori e in secondo luogo per la necessità di operare tagli importanti che impoveriscono il meccanismo comico originale.

La storia infatti diverte il pubblico che conosce alla perfezione l’Amleto e assiste ad una sorta di metateatro dove c’è sempre qualcuno che viene osservato e a sua volta osserva gli altri come ad esempio nella famosa scena degli attori dove addirittura possiamo contare 5 piani diversi: il pubblico guarda Rosencrantz e Guildenstern che osservano Amleto vedere la madre e lo zio assistere alla rappresentazione dell’omicidio di Gonzalo.

Molto interessante la scelta della scenografia, ispirata alla commedia dell’arte e ad una sorta di carrozzone degli attori che si trasforma in palazzo, nave, reggia che consente di recitare su un doppio piano come nel teatro elisabettiano. Eppure anche qui il difetto sta che questo baraccone di legno si perde su un palcoscenico importante come quello del Teatro Romano.

I due protagonisti funzionano ma senza riuscirci fino in fondo: Francesco  Acquaroli risulta più convincente di Francesco Pannofino che appare più affaticato e non particolarmente convinto. Anche il resto del cast si limita ad una buona esecuzione ma senza troppo smalto.

Io ho visto anche la versione del 2015 andara in scena sempre al Teatro Romano e mi era piaciuta di più per una maggiore coralità e una messa in scena più vicina all’originale di Tom Stoppard.

In conclusione Rosencrantz e Guildenstern nella versione di Alberto Rizzi è uno spettacolo che si lascia seguire, ma che non riesce a fare la differenza nel ricco e ambizioso cartellone di questa Estate Teatrale Veronese.

Visto al Teatro Romano il 3 luglio 2025

Giornate Fai di Primavera a Canneto sull’Oglio: ci vediamo là il 25 e 26 marzo

18 sabato Mar 2023

Posted by mantovastoria in Itinerari, Shakespeariana

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Canneto sull'Oglio, Fai Gruppo di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano, Giacomo Cecchin, Giornate Fai di primavera 2023, Museo del Giocattolo, Palazzo Superti Furga, Teatro comunale Mauro Pagano

Non perdetevi le aperture del Fai Gruppo di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano sabato 25 marzo e domenica 26 marzo (trovate gli orari in fondo). Io ci sarò nel pomeriggio della domenica e alle 18.30 per una lezione speciale all’interno del Teatro dal titolo
“SHAKESPEARE E LA FORZA DEL TEATRO” ore 18.30
Lezione semiseria e in libertà per indecisi, decisori e decisivi

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San Crispino e San Crispiniano, i santi calzolai e un re che compie il suo destino

25 giovedì Ott 2018

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Shakespeariana

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25 ottobre 1415, Agincourt, Calzolai, Enrico V, Patroni dei calzolai, San Crispiniano, San Crispino, Soissons, William Shakespeare

Quando arriva il 25 ottobre non posso fare a meno di pensare a Enrico V e alla battaglia di Agincourt dove sconfisse i francesi in una delle giornate più incredibili. Era il 1415 e alla fine del combattimento racconta Shakespeare di questo dialogo tra il re inglese e l’araldo francese:
ENRICO V
Sia lodato Dio per questo e non la nostra forza! Che castello è questo che si erge qui vicino?
MONTJOY
Lo chiamano Agincourt.
ENRICO V
Chiamiamo dunque questa la battaglia di Agincourt, combattuta il giorno di Crispino e Crispiano.»

I santi che Enrico V cita sono festeggiati proprio il 25 ottobre e sono i protettori dei calzolai e titolari della Cattedrale di Soissons. Qui trovate alcune informazioni sui Santi Crispino e Crispiniano:
– Santi Crispino e Crispiniano
Su questo blog trovate invece su Agincourt, Enrico V e Shakespeare:
– Shakespeare & Co: alla scoperta dei valori di impresa
– Shakespeare colpisce ancora!
– Shakespeare & Co: Enrico V, il management e la battaglia di Azincourt
– Patton ed Enrico V: battaglie diverse, parole uguali
– Domani accadde: la battaglia di Agincourt dove Enrico V asfaltò i francesi
– 25 ottobre 1415: Enrico V e lo storytelling “the brightest heaven of invention”

Misura per misura al Teatro Romano: minimalismo efficace per una messa in scena corale

21 sabato Lug 2018

Posted by mantovastoria in Articoli, Shakespeariana

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Festival Shakespeariano, Masolino d'Amico, Massimo Venturiello, Misura per Misura, Teatro Romano

Misura per misura non è una delle commedie più rappresentate di William Shakespeare e questo è tanto più vero per la stagione del Teatro Romano a Verona*.
Eppure è uno spettacolo molto interessante quello andato in scena venerdì 20 luglio durante il 70° Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese.
La scenografia è minimale eppure evocativa, forse i costumi avrebbero potuto dare di più ma è anche vero che il bardo si presta facilmente ad attualizzazioni senza che queste diminuiscano la forza del testo. Continua a leggere →

25 ottobre 1415: Enrico V e lo storytelling “the brightest heaven of invention”

25 martedì Ott 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Shakespeariana

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enrico_VI lettori questo blog lo sanno e gli altri porteranno pazienza. Il 25 ottobre, giorno dei santi Crispino e Crispiano non può passare senza un accenno alla battaglia di Agincourt.
Siamo nel periodo della Guerra dei Cent’anni e il re inglese Enrico V sbarca in Francia e dopo aver conquistato Harfleur è costretto a tornare in Inghilterra e si dirige verso Calais. Continua a leggere →

Un Romeo e Giulietta indeciso tra modernità e tradizione

22 venerdì Lug 2016

Posted by mantovastoria in Articoli, Shakespeariana

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Estate-Teatrale-Veronese-e-Festival-Shakespeariano-2016

Romeo e Giulietta fumano l’ultima sigaretta, la festa di casa Capuleti si trasforma in una specie di rave che imita la Grande Bellezza, i duelli sono semplicemente delle toccate e fuga con palloncini fatti scoppiare a simulare il sangue: sono alcuni dei momenti che raccontano di un Romeo e Giulietta indeciso tra modernità e tradizione.
E forse proprio questa incertezza nuoce allo spettacolo che non convince fino in fondo con una prima parte più convincente sul piano della recitazione e una seconda parte che vive di scene e movimenti particolarmente suggestivi ma che non riesce a far decollare l’emozione.
La scena è essenziale ma le due torri trasparenti sono evocative: ricordano le due casate nemiche e consentono di variare i movimenti di palco trasformandolo in uno spazio a vari livelli (utile poi per la famosa scena del balcone). Bella anche l’idea di scrivere sui vetri trasparenti i nomi dei Montecchi e Capuleti o altri versi Shakespiriani a sottolineare che il Teatro è parola soprattutto in Shakespeare.
Nella prima parte bella la scena della festa e abbastanza efficace anche quella del balcone anche se Mercuzio (Alessandro Preziosi) ruba la scena ai protagonisti Romeo (Antonio Folletto) e Giulietta (Lucia Lavia).
Nella seconda parte invece la recitazione diventa più urlata e meno controllata e forse anche per questo l’emozione non arriva e la tensione non sale.
Un Romeo e Giulietta moderno che non ha il coraggio di abbandonare completamente la tradizione e di abbracciare la sperimentazione. Una regia in bilico che non aiuta l’efficacia dello spettacolo.
Due notazioni: ma perchè introdurre la sigaretta e soprattutto come mai Romeo a tratti sembra essere più un fanatico della corsa che un giovane innamorato?
Spiccano le interpretazioni di Mercuzio, della Balia e di Lucia (più nella prima che nella seconda parte).
Giacomo Cecchin

Pubblicato su https://www.facebook.com/mantovachiamagarda.it/ http://www.mantovachiamagarda.it

 

5 posti visitati da Shakespeare a Mantova durante il suo viaggio in Italia

25 lunedì Apr 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose..., Shakespeariana

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Tag

Basilica di Santa Barbara, Ghetto ebraico, Mantova e Shakespeare, Palazzina di caccia di Bosco della Fontana, Palazzo Te, Shakespeare in Italia, Teatro all’antica di Sabbioneta

Palazzina di Caccia - Bosco Fontana

Ma davvero Shakespeare è stato in Italia? Le citazioni e l’ambientazione italiane di molte delle sue opere giustificano questa ipotesi? Probabilmente no ma l’idea che il Bardo abbia viaggiato nel nostro Paese è troppo bella per non immaginare quali luoghi avrebbe visitato se fosse passato per Mantova. Quale sarebbe l’anno perfetto? Proviamo a pensare al 1599 quando William aveva 35 anni e magari voglia di cambiare aria per trovare nuovi stimoli. A Mantova c’è il duca Vincenzo I Gonzaga. Eccovi i 5 luoghi dove secondo me avreste potuto incontrare William nel suo pellegrinaggio padano.

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5 luoghi frequentati da Romeo durante l’esilio mantovano

24 domenica Apr 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose..., Shakespeariana

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Tag

Casa dello speziale, Convento di San Francesco, La torre degli Zuccaro, Mantova e Shakespeare, Piazza Erbe, Ponte dei Mulini, Romeo a Mantova

ponte_mulini

Anche oggi restiamo in tema Shakespeare & Co. Certo la storia di Romeo e Giulietta è di William Shakespeare ma forse non tutti sanno che si rifà tra gli altri ad una novella di Matteo Bandello, scrittore che lavora per i Gonzaga alla corte di Castel Goffredo. E’ una storia inventata ma come accade per i capolavori i personaggi e le città che frequentano prendono vita. A Verona ci sono il balcone e la tomba di Giulietta ma perché non immaginare quali luoghi avrebbe potuto frequentare Romeo durante il suo esilio mantovano? Eccovene 5? Avete qualche altra idea?

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