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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Cattedrale di San Pietro

A caccia di santi per Ognissanti: 8 santi e beati nella Cattedrale di Mantova

01 sabato Nov 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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I corpi incorrotti del Duomo di Mantova: un tesoro di fede e storia

La Cattedrale di San Pietro, che i mantovani chiamano familiarmente “il Duomo”, custodisce uno dei patrimoni religiosi più affascinanti di Mantova: almeno otto corpi incorrotti di santi e beati legati profondamente alla storia della chiesa mantovana.

Ogni anno, il 1° novembre, in occasione della solennità di Tutti i Santi, le urne che li contengono vengono aperte e rese visibili alla venerazione dei fedeli tranne quella sotto l’altar maggiore che conserva l’urna di Sant’Anselmo il patrono di Mantova. Un rito che unisce tradizione, devozione e curiosità storica.


I sei beati della Cappella dell’Incoronata

Il cuore di questo percorso si trova nella Cappella dell’Incoronata, un vero gioiello rinascimentale che è un piccolo santuario mariano nel cuore della cattedrale. Qui nelle due cappelle laterali riposano ben sei beati mantovani o che hanno avuto un collegamento con Mantova.

Nella prima cappella a sinistra troviamo i beati:

  • Giovanni Bono (morto nel 1249), eremita e fondatore degli Eremitani di San Giovanni Bono.
    Si festeggia il 16 ottobre.
  • Battista Spagnoli (1447–1516), carmelitano e poeta di fama internazionale, tanto da essere definito il “Virgilio cristiano”. Si festeggia il 5 dicembre insieme a Bartolomeo Fanti.
  • Bartolomeo Fanti (1428–1495), noto per la sua profonda devozione e la predicazione instancabile.
    Si festeggia il 5 dicembre insieme a Bartolomeo Fanti.

Nella prima cappella a destra troviamo i beati:

  • Giacomo Benfatti (†1332), vescovo domenicano di Mantova.
    Si festeggia il 19 novembre.
  • Marco Marconi (†1510), eremita camaldolese.
    Si festeggia il 25 febbraio.
  • Caterina Carreri (†1557), suora domenicana.
    Si festeggia il 16 gennaio.

La beata Osanna Andreasi

Non lontano dalla Cappella dell’Incoronata, nel transetto sinistro, è custodito il corpo della beata Osanna Andreasi (1449–1505), mistica domenicana, originariamente sepolta nella chiesa di San Domenico (oggi non più esistente). Dal 2025, l’urna di Osanna è visibile in modo permanente: non solo durante le festività, ma ogni giorno dell’anno.

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Il Santuario dell’Incoronata: fede, storia e arte nel cuore del Duomo: da Santa Maria dei Voti al santuario dell’Incoronata passando per la sagrestia

25 lunedì Ago 2025

Posted by mantovastoria in Storia Locale

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Tag

Cattedrale di San Pietro, Duomo, Incoronata, Nativita', Sagrestia del Duomo di Mantova, Santa Maria dei Voti

Una devozione antichissima

C’è un luogo, all’interno della cattedrale di Mantova, che i fedeli chiamano semplicemente “l’Incoronata”. È il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova, uno spazio raccolto ma ricco di storia e di arte. La sua origine risale alla venerazione di un’immagine mariana molto amata, la cosiddetta Madonna di Sant’Anselmo: una tradizione che affonda le radici nei secoli e che rende questa piccola chiesa probabilmente la più antica della diocesi tra quelle dedicate alla Vergine.

Una chiesa dentro la cattedrale

L’Incoronata è un ambiente che vive quasi di vita propria all’interno del duomo di San Pietro, che è al tempo stesso cattedrale, chiesa parrocchiale e santuario. Monsignor Roberto Brunelli, nel volume Il Duomo racconta, la descrive come parte integrante della “macchina” della cattedrale. Vi si accede dalla parte sinistra delle navate del duomo, attraverso un corridoio. Si salgono alcuni gradini e si supera una cancellata e si arriva in uno spazio discreto, collegato direttamente alla sagrestia.

L’immagine che parlò a Sant’Anselmo

Dietro l’altare spicca l’antico affresco della Madonna col Bambino. Secondo la tradizione, proprio davanti a questa immagine Anselmo da Baggio – consigliere di Matilde di Canossa e futuro patrono della città – era solito pregare. Si racconta che la Vergine gli avesse promesso la sua protezione sulla città di Mantova. La notizia, insieme ai presunti miracoli avvenuti per intercessione della Madonna, fece crescere enormemente la devozione popolare. Non a caso, l’affresco venne ribattezzato Santa Maria dei Voti.

La costruzione della chiesa, la disputa e la raccolta fondi del Quattrocento

Il santuario, però, fu costruito solo nel Quattrocento. Era il 1481 quando il marchese Federico I organizzò in piazza San Pietro una grande disputa pubblica sul tema dell’Immacolata Concezione, argomento allora molto dibattuto tra domenicani e francescani. Vinse il francescano Bernardino da Feltre che si era confrontato con il domenicano Vincenzo Bandello. La manifestazione si trasformò in una raccolta fondi di enorme successo: una sorta di “crowdfunding” ante litteram che permise di avviare i lavori.

All’architetto toscano Luca Fancelli fu affidata la costruzione. Il progetto iniziale prevedeva una chiesa a croce latina con navata e transetto, ma i lavori presero una direzione diversa. Quella che doveva essere la navata principale rimase isolata e diventò l’attuale sagrestia, mentre il transetto divenne la navata unica dell’attuale chiesetta.

La sagrestia nascosta

Proprio la sagrestia è uno dei tesori più sorprendenti di Mantova, poco conosciuto persino ai mantovani. Basta alzare lo sguardo alla volta per ammirare affreschi di ispirazione mantegnesca che raccontano episodi della vita della Vergine. Tra essi spicca una delicata Natività: Maria raccolta in preghiera, Giuseppe addormentato e, accanto, il bue e l’asino.

Il titolo di Regina di Mantova

La svolta per la chiesetta avvenne nel 1640, quando Maria Gonzaga – figlia del duca Francesco IV e moglie di Carlo di Nevers – volle affidare il futuro del ducato e del giovane figlio Carlo II alla protezione della Vergine. Fu allora che Santa Maria dei Voti divenne ufficialmente il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova.
Il 28 novembre di quell’anno, una statua raffigurante la Madonna venne portata in processione fino alla basilica di Sant’Andrea per essere incoronata, prima di fare ritorno in duomo. Da allora, la festa si celebra ancora oggi la prima domenica dopo San Martino (11 novembre), richiamando fedeli e tradizioni secolari.

Una curiosità: i 6 corpi di beati custoditi nell’Incoronata

Nelle due cappelle laterali poste all’inizio della piccola navata ci sono sei altari che custodiscono i corpi di altrettanti beati mantovani. Si tratta di Giovanni Bono, Battista Spagnoli, Bartolomeo Fanti (nella cappelletta a sinistra), Giacomo Benfatti, Marco Marconi e Caterina Carreri (nella cappelletta di destra).

Un’unità ritrovata con lo sguardo alla Sagrestia

Oggi con l’inserimento di una porta in vetro che divide la sagrestia dall’Incoronata si è ritrovata una sorta di unità di quel progetto che vedeva la chiesetta con una pianta a croce. Si può quindi intuire come doveva essere probabilmente il progetto originale e immaginare la chiesa così come era stata pensata. Piccola nelle dimensioni, ma grande per la sua storia e per la devozione che continua a suscitare.

The Crowned Virgin of Mantua: a Hidden Sanctuary of Faith and History

Inside Mantua’s cathedral lies a little-known treasure: the Sanctuary of the Crowned Virgin, affectionately called Incoronata by locals. Born from the medieval devotion to an ancient fresco of the Madonna and Child—believed to have spoken to Saint Anselm—it became one of the city’s most cherished places of worship.
Its construction in the 15th century followed a spectacular theological debate in Piazza San Pietro, which turned into a successful fundraising event, a true “crowdfunding” before its time. Designed by architect Luca Fancelli, the sanctuary hides a sagresty adorned with Mantegna-inspired frescoes.
In 1640, thanks to Maria Gonzaga, the Virgin was solemnly crowned “Queen of Mantua.” Today, the sanctuary still preserves centuries of devotion, six local blessed figures, and a unique atmosphere where history, art and spirituality meet.


La Vierge Couronnée de Mantoue : un sanctuaire secret entre histoire et dévotion

Au cœur de la cathédrale de Mantoue se trouve un lieu discret mais fascinant : le sanctuaire de la Vierge Couronnée, que les habitants appellent familièrement Incoronata. Sa naissance remonte à la vénération d’une fresque médiévale de la Vierge à l’Enfant, associée à des miracles et à la prière de saint Anselme.
Édifié au XVe siècle après un débat public passionné sur l’Immaculée Conception — transformé en étonnante collecte de fonds —, il fut confié à l’architecte Luca Fancelli. Sa sacristie conserve encore des fresques d’inspiration mantegnesque d’une rare beauté.
En 1640, sous l’impulsion de Marie Gonzague, la Vierge fut couronnée « Reine de Mantoue ». Aujourd’hui, l’Incoronata continue d’attirer fidèles et curieux, abritant six bienheureux mantouans et offrant une expérience unique entre art, foi et histoire.

Auguri di buona Pasqua con un pellegrinaggio sulle tracce dei Sacri Vasi a Mantova

31 domenica Mar 2024

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Itinerari

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Auguri di buona Pasqua, Basilica di Sant'Andrea, Basilica palatina di Santa Barbara, Cattedrale di San Pietro, Chiesa di Santa Maria del Gradaro, Duomo, La reliquia dei Sacri Vasi, Rotonda di San Lorenzo, Sacri Vasi, Sangue di Cristo

E’ bello ogni anno provare a trovare un modo nuovo per farvi gli auguri di Pasqua. E’ sempre un invito a camminare per Mantova e a scoprire qualcuno dei suoi tesori o delle curiosità. Per questo 2024 ho pensato di proporvi una passeggiata sulle tracce dei Sacri Vasi.

Il punto di partenza è la chiesa di Santa Maria del Gradaro e quello di arrivo la basilica palatina di Santa Barbara. Per tutto il percorso ci sono dettagli, curiosità e storie che rimandano alla reliquia dei Sacri Vasi. E’ come se fosse un pellegrinaggio, un viaggio alla scoperta della storia di Mantova.

In futuro sarebbe bello pensare a costruire una sorta di Via Crucis che attraverso la città consenta di recuperare la memoria della reliquia, costruendo una serie di formelle in terracotta appese ai muri che costituiscano delle tappe del cammino.

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5 chiese con la facciata adesiva a Mantova (perché se guardi il campanile…)

07 domenica Mar 2021

Posted by mantovastoria in Itinerari, le 5 cose..., Storia Locale

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Campanili medioevali, Cattedrale di San Pietro, Duomo di Mantova, Giovan Battista Vergani, Giovanni Battista Marconi, Nicolò Baschiera, Ognissanti, San Leonardo, Santa Caterina della Ruota, Santi Gervasio e Protasio

Tra il 1700 e il 1800 molte delle chiese mantovane hanno cambiato faccia, o dovremmo dire facciata. I parrocchiani e i sacerdoti volevano avere un luogo di culto aggiornato ai dettami dell’epoca e quindi al tardo barocco o al neoclassico.

In alcuni casi si è trattato di un semplice maquillage, ovvero di appiccicare una facciata adesiva alla chiesa senza modificarne l’assetto interno (ad esempio il duomo).

In altri casi invece si è proceduto anche ad una ricostruzione dell’intero edificio sacro, mantenendone eventualmente cappelle più antiche o lasciando traccia degli affreschi. In tutti i casi invece è rimasto il campanile, risalente all’epoca della costruzione o comunque ad un tempo antico. Ecco 5 chiese dove una facciata adesiva non ha nascosto tutti gli elementi che caratterizzavano in precedenza l’edificio sacro. Continua a leggere →

Il Duomo di Mantova è un cocktail: 5 ingredienti per una cattedrale poco amata dai mantovani

14 domenica Feb 2021

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose..., Storia Locale

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campanile, Cattedrale di Mantova, Cattedrale di San Pietro, Cattedrale di San Pietro e Paolo, Duomo di Mantova, Facciata tardo barocca del duomo, Giulio Romano, Jacobello e Pietro Paolo Dalle Masegne, Luca Fancelli, Nicolò Baschiera

Olio su Tela di Giancarlo Businelli

La cattedrale di Mantova, meglio conosciuta come il Duomo, è un cocktail architettonico ovvero un insieme di ingredienti provenienti da epoche diverse che lo trasformano in un vero e proprio palinsesto. Basta guardarlo dall’ingresso di piazza Pallone per rendersene conto: la facciata tardo-barocca, il fianco gotico e il campanile romanico-gotico. Come le pergamene che venivano riutilizzate raschiandone il testo ma ne conservavano il ricordo (i palinsesti appunto) così il duomo di Mantova conserva le tracce di tutta la sua storia più che millenaria. Sono consapevole del fatto che i mantovani preferiscano la concattedrale di Sant’Andrea al duomo (ne ho scritto qui) ma per me la cattedrale di san Pietro è la chiesa che meglio racconta Mantova e la sua storia. Ecco perché ho pensato di raccontarvi i 5 ingredienti di questo cocktail architettonico che è il Duomo di Mantova.

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Giulio Romano “il moderno” che trasforma invece di demolire ovvero “del maquillage rinascimentale”

07 mercoledì Ago 2019

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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Cattedrale di San Pietro, Chiesa abbaziale di San Benedetto in Polirone, Duomo, Giulio Romano, Palazzo Te, San Benedetto in Polirone

Giulio Romano è moderno non solo in quanto imprenditore con la sua bottega mantovana ma anche perché come sempre più spesso accade oggi ristruttura e non demolisce per ricostruire. Basti pensare a molti dei suoi cantieri mantovani dove i Gonzaga lo fanno intervenire modificando le preesistenze.
Certo Giulio costruisce anche ex-novo come ad esempio nel caso della Palazzina della Rustica, nel caso della Palazzina della Paleologa o ancora nelle Pescherie però oggi vogliamo raccontare l’architetto moderno che ristruttura l’esistente, creando il nuovo e facendo risparmiare il committente. Partiamo! Continua a leggere →

Il Duomo è un palinsesto. Giacomo Cecchin porta Mantova Segreta alla scoperta della chiesa più importante della città

10 mercoledì Lug 2019

Posted by mantovastoria in Itinerari, le 5 cose..., Mantova Segreta

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Cattedrale di Manrtova, Cattedrale di San Pietro, cocktail architettonico, Duomo, Elvezia, Giacomo Cecchin, Mantova Segreta, palinsesto, Telemantova

Per i mantovani la cattedrale più amata è la basilica di Sant’Andrea eppure il Duomo offre storie, personaggi e curiosità assolutamente da non perdere. Per questo abbiamo dedicato una puntata alla cattedrale di San Pietro che è un vero e proprio palinsesto ovvero una torta Elvezia, fatta di diversi strati. Il Duomo infatti ha un campanile romanico, un fianco gotico, un interno manierista e una facciata tardo barocca.
Qui potete vedere la puntata dedicata alla cattedrale mentre a questo link potete invece guardare tutte le puntate già andate in onda. Continua a leggere →

Per i Mantovani tra S.Andrea e Duomo: 1 a 0 in attesa del ritorno

25 mercoledì Apr 2018

Posted by mantovastoria in Curiosità, Libri, Storia Locale

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Basilica di Sant'Andrea, Cattedrale di San Pietro, Duomo, Guida Estrosa di Mantova, Mantova, Sant'Andrea

Olio su Tela di Giancarlo Businelli“I Monsignori gli preferiscono Sant’Andrea, che, come San Pietro, può contenere ogni cerimonia, anche un’incoronazione: ma il 18 marzo festa di Sant’Anselmo, patrono della città, per omnia saecula, il Duomo riprende il suo primato.” Guida estrosa di Mantova pag. 41
In questo divertentissimo testo (ne trovate una breve recensione qui) di Piero Genovesi si enuncia una verità assoluta sui mantovani (e non solo i monsignori): la preferenza per la basilica di Sant’Andrea rispetto al Duomo ovvero la cattedrale di San Pietro.
Quest’ultima chiesa viene infatti considerata più “disordinata” rispetto all’altra e, prima degli ultimi restauri, molto più buia. Il tempio progettato da Leon Battista Alberti per custodire la reliquia del sangue di Cristo invece è lineare e imponente, un capolavoro del Rinascimento che lascia senza parole.
Eppure nonostante tutto io provo un particolare affetto per il Duomo: si tratta infatti di un palinsesto che racconta tutta la storia di Mantova dal periodo romanico fino ad arrivare al 1750 quando viene rifatta la facciata. Continua a leggere →

Il Duomo: da Santa Maria dei Voti al santuario dell’Incoronata passando per la sagrestia

17 venerdì Ott 2014

Posted by mantovastoria in Storia Locale

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Cattedrale di Manrtova, Cattedrale di San Pietro, Duomo, Incoronata, Nativita', Sagrestia del Duomo di Mantova, Santa Maria dei Voti


nativita_mantegna

Il santuario della Beata Vergine incoronata Regina di Mantova in cattedrale è un luogo molto frequentato dai fedeli ma forse non tutti ne conoscono la storia che parte dalla devozione per l’immagine della cosiddetta Madonna di S.Anselmo, una tradizione antichissima che rende questa piccola chiesa la più antica della diocesi tra quelle dedicate alla Vergine. L’interesse di questo luogo è amplificato anche dal suo essere parte della “macchina” della cattedrale di San Pietro che è allo stesso tempo duomo, chiesa parrocchiale e santuario, come ben scrive mons. Roberto Brunelli nel suo “Il Duomo Racconta”. L’Incoronata, come confidenzialmente chiamano questa piccola chiesa i mantovani, è posta sulla sinistra del duomo, vi si accede da un piccolo atrio ed è collegata alla sagrestia della cattedrale. Continua a leggere →

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