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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi della categoria: Curiosità

Mantova, una Cinecittà sulle rive del Mincio…

20 lunedì Dic 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, le 5 cose...

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Cinecittà sulle rive del Mincio, Dino Risi, Giacomo Cecchin, La marcia su Roma, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman

Mantova è stata utilizzata come set per moltissimi film ma spesso la storia era ambientata altrove.

Questa consuetudine cambia con La Marcia su Roma dove Mantova per la prima volta appare come Mantova.

Nella cinquina numero 20 del libro Mantova, 5 cose che so di lei raccontiamo alcuni luoghi che si vedono nel film e che sono tutt’ora ben riconoscibili.

Sarebbe stato bello essere a Mantova in quelle settimane dove Dino Risi, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi giravano per la città in costume di scena. Ci sono ancora molte foto in bianco e nero del set e alcuni articoli della Gazzetta di Mantova che ne raccontano i retroscena.

Quando voglio entrare nel film io vado in via Massari, dove quasi all’altezza di via Govi si trova il palazzo dove abitava il giudice che condanna i due camerati Gassman e Tognazzi.

Adesso non vi resta che riguardarvi il film che, come tutti i classici, è esilarante e al tempo stesso fa riflettere ma soprattutto vi porta in una Mantova che è una piccola Cinecittà sulle rive del Mincio.

Per approfondire:
– 5 film girati a Mantova tra portaborse, condottieri e una storia personale
– Altri 5 film mantovani tra Shakespeare, Verdi e nudi integrali
– Piazza Canossa: la piazza più cinematografica di Mantova
– Quando Mantova era il set della Marcia su Roma: la Cinecittà sul Mincio a Mantova Segreta
– A Natale si andava al cinema in centro: ve lo ricordate?
– La pagina dedicata al film La Marcia su Roma su Wikipedia

I mantovani durante il Festivaletteratura e come distinguerli dai turisti

19 domenica Dic 2021

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festivaletteratura, Giacomo Cecchin, Mantova 5 cose che so di lei

I partecipanti ad un incontro nel giardino di Palazzo Castiglioni, visti dalla casa torre dei Bonacolsi,

E’ un classico il comportamento dei Mantovani durante il Festivaletteratura: il primo giorno lo amano e l’ultimo sentono la nostalgia della Mantova sonnacchiosa e solitaria del resto dell’anno.

Nella cinquina numero 19 del libro Mantova, 5 cose che so di lei, abbiamo immaginato un turista che voglia provare a mimetizzarsi tra i nativi: cosa dovrebbe fare?

Ecco allora una mini guida in 5 esercizi per diventare più mantovano dei mantovani: dall’andare in bicicletta contromano al leggere la Gazzetta e la Voce dal fondo fino a dichiarare con convinzione che Palazzo Te sia fuori città.

Questa è stata una delle cinquine più popolari tra quelle pubblicate su questo blog perché i mantovani amano prendersi in giro e soprattutto riconoscono al volo i turisti che durante il Festivaletteratura vivono una città molto diversa da quella di tutto il resto dell’anno.

Per approfondire:
– Quelli che il Festivaletteratura: 5 frasi che si sentono spesso…
– Mantova 2016: è il momento di uscire dalla sindrome di Brigadoon
– Festivaletteratura 2016 – Parlerò con le statue – Sabato 10 e domenica 11 settembre – ore 6.00
– Il sito ufficiale del Festivaletteratura
– L’archivio del Festivaletteratura

Alzare gli occhi a Mantova per meravigliarsi (QUASI) a ogni passo

18 sabato Dic 2021

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Giacomo Cecchin, Le prigioni a Mantova, Torre della Gabbia

Un particolare della gabbia appesa alla Torre della Gabbia a Mantova.

Quando si cammina per Mantova bisognerebbe abituarsi a guardare in alto perché la città è ricca di particolari da scoprire.

Nella cinquina numero 18 del libro Mantova, 5 cose che so di lei, troviamo un po’ di spunti da applicare durante la prossima passeggiata in città.

Alcuni di questi particolari riguardano proprio le prigioni e le torture medievali.

Ve ne regaliamo due: la gabbia che troviamo a una trentina di metri d’altezza sulla facciata dell’omonima torre e gli anelli di ferro cui venivano appesi i condannati per la tortura dei cosiddetti tratti di corda. Li troviamo ancora oggi appesi sotto l’arcone dell’Arengario.

Alzare gli occhi è uno dei modi più semplici per meravigliarsi in una città come Mantova.

Per approfondire:
– La libertà della Torre della Gabbia: un documentario apre il Mantova Film Fest 2018
– 5 particolari da osservare a Mantova passeggiando con il naso all’insù
– 5 torri tra sale, zucchero e gabbie
– 5 carceri storiche a Mantova tra Gonzaga, Austriaci e conventi
– Il supplizio della Gabbia Sospesa su wikipedia

Matilde, la Gran Contessa tra Mantova e Canossa

17 venerdì Dic 2021

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Giacomo Cecchin, Matilde di Canossa, Una birra per Matilde di Canossa

La facciata della basilica dell'Abbazia di San Benedetto in Polirone, dove fu sepolta Matilde di Canossa

Lo sapevate che Matilde di Canossa è nata a Mantova?
E che i mantovani odiavano i Canossa tanto che preferirono l’imperatore alla Gran Contessa?

Nella cinquina numero 17 del libro Mantova, 5 cose che so di lei proponiamo un percorso a tappe sulle tracce di Matilde di Canossa: dall’affresco che probabilmente la ritrae a due anni in sant’Andrea mentre assiste alla scoperta della reliquia dei Sacri Vasi, alla Rotonda di San Lorenzo fino all’abbazia del Polirone.

Una curiosità che vi regaliamo è che la Gran Contessa ha viaggiato così tanto in vita che il suo corpo lo fece anche dopo la sepoltura. Infatti prima di arrivare nella Basilica di San Pietro a Roma Matilde fu sepolta al Polirone nella cappella di Santa Maria prima e davanti alla sagrestia poi, quindi fu traslata a Castel Sant’Angelo fino a quando non fu pronto il monumento funebre creato per lei da Bernini.

Mantova ha poche tracce del periodo canossiano ma Matilde è uno dei personaggi più interessanti da seguire tra la città e la provincia.

Per approfondire:
– Una birra per Matilde di Canossa – il nuovo frammento di Mantova Segreta
– Giacomo Cecchin vi porta Sulle tracce di Matilde di Canossa tra città e provincia con Mantova Segreta
– 5 date da ricordare nella storia della Rotonda di San Lorenzo
– Matilde di Canossa su Wikipedia

Farmacisti mantovani, reali e immaginari, tra Romeo Montecchi e Vincenzo Gonzaga

16 giovedì Dic 2021

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Evangelista Marcobruno, farmacisti mantovani, Giacomo Cecchin, Gusano, Speziali

Il Giardino dei semplici con il campanile della Basilica di Santa Barbara a fare da sfondo e una delle torri della Domus Nova

Il farmacista più famoso della storia di Mantova è quello che vende il veleno a Romeo.

All’epoca i farmacisti si chiamavano speziali ed erano un mix tra erboristi, alchimisti e rabdomanti.

Nella cinquina numero 16 del libro <<Mantova, 5 cose che so di lei>> raccontiamo di veleni e di farmacisti, di giardini e di alchimisti e di rimedi contro la mancanza di reattività nelle questioni amorose.

Vi sveliamo il nome del farmacista che partirà per l’America alla ricerca dell’unguento miracoloso richiesto da duca Vincenzo I per recuperare la virilità affaticata: Evangelista Marcobruno. Non so se tra i farmacisti attuali ci siano ancora dei suoi discendenti ma so che purtroppo non fu in grado di testare l’efficacia della pomata: al suo rientro il duca era già morto.

Un’ultima curiosità: a Mantova di veleno doveva girarne parecchio e forse gli speziali mantovani erano tra i migliori d’Italia per questo particolare tipo di medicina, adatta ad eliminare i nemici più insidiosi…

Per approfondire:
– Mantova e Verona, Romeo e Giulietta e il farmacista che non segue la ricetta
– Vincenzo Gonzaga, un duca da leggenda tra donne, arte e guerra
– 5 passi sulle tracce di Matilde di Canossa a Mantova
– Il farmacista Evangelista Marcobruno su Wikipedia

Passeggiando in bicicletta…in discesa a Mantova

15 mercoledì Dic 2021

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discese a Mantova, discese a rotta di collo a Mantova, Giacomo Cecchin, Le salite mozzafiato a Mantova, Passeggiando in bicicletta a Mantova

Via Corridoni a Mantova illuminata dalle luci di Natale

Lo sapevate che anche a Mantova ci sono discese a rotta di collo?
E che spesso queste vie sono le uniche che i mantovani non imboccano in senso vietato in bicicletta per evitare la salita?

Nella cinquina numero 15 del libro Mantova, 5 cose che so di lei, vi invitiamo ad inforcare la bici e a provare l’ebbrezza di pedalare con il vento che ti scompiglia i capelli.

Mantova è una delle città più piatte d’Italia, eppure il centro è tutto un su è giù e anche se i turisti sorridono quando gli si parla delle discese a rotta di collo basta provare ad aumentare il passo quando li si porta in giro per la città. Alla fine del percorso il fiatone arriva: volete provare? Basta andare di buon passo da Piazza Arche a Piazza Paradiso passando per via Teatro Vecchio e via Scuderie Reali.

Cosa aspettate allora ad attraversare Mantova in bicicletta come se partecipaste ad una delle tappe di montagna del Giro d’Italia?

Vi sveliamo che il Gran Premio della Montagna lo trovate tra Piazza Virgiliana e Piazza Sordello percorrendo via Cairoli.

Per approfondire:
– 5 discese a rotta di collo a Mantova da provare almeno una volta in bicicletta
– 5 salite mozzafiato a Mantova tra giardini, piazze e ponti
– Le altezze di Mantova

Palazzo Ducale: per capire quanto è grande meglio girarci intorno

13 lunedì Dic 2021

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Camerini di Isabella, Giacomo Cecchin, isabella d'este, Palazzo Ducale, Palazzo ducale di Mantova

Il retro del Castello di San Giorgio visto dall'emiciclo di piazza Castello.

Per il giorno di Santa Lucia fatevi il regalo di una passeggiata a Palazzo Ducale!

Quanto è grande Palazzo Ducale? Quasi 9 campi da calcio messi gli uni a fianco degli altri.

Eppure oggi vi diciamo che per visitarlo anche girandoci attorno!

Nella cinquina numero 13 del libro Mantova, 5 cose che so di lei (Esce il libro su Mantova di Giacomo Cecchin) vi invitiamo ad entrare a Palazzo Ducale per vederlo da fuori e senza dover prenotare.

I cortili del palazzo dei Gonzaga, che un tempo erano riservati solo alla corte e ai suoi ospiti, oggi sono invece piazze e giardini pubblici. Quindi è possibile fare un itinerario lungo tutto il perimetro esterno del Palazzo Ducale per rendersi conto delle sue dimensioni e soprattutto cogliere tanti particolari davvero unici e speciali.

Ad esempio scoprirete che le finestre della grotta e dello studiolo di Isabella d’Este si affacciano su Piazza Pallone e che l’appartamento dei Nani si trova proprio sopra il voltone che collega piazza Paradiso a Piazza Santa Barbara.

Un percorso perfetto da fare all’aurora o al crepuscolo!

Per approfondire:
– Dentro il Palazzo Ducale visto da fuori: la quarta puntata di Mantova Segreta
– Camere con vista: cosa si vede dalle finestre del Palazzo Ducale su La Reggia 2/2020
– Il Palazzo ducale di Mantova: più di 500 stanze ma una sola Camera (picta)
– Il sito ufficiale di Palazzo Ducale

Arazzi veri e finti arazzi: tra Raffaello e Felice Campi

10 venerdì Dic 2021

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Arazzi di Raffaello, Arazzi raffaelleschi, crowdfunding, Felice Campi, Giacomo Cecchin, Leone X, Palazzo Ducale, Raffaello Sanzio

l'Arazzo della Pesca Miracolosa, uno dei nove esposti a Palazzo Ducale a Mantova

Gli arazzi del Palazzo Ducale di Mantova sono tra i capolavori più preziosi del museo eppure…
molti li oltrepassano senza apprezzarli davvero.

Ecco allora nella cinquina numero 10 alcune curiosità da scoprire: sono stati realizzati in Fiandra; sono quasi uguali a quelli della Cappella Sistina; li si vede nel film Don Camillo che ha visto protagonista Terence Hill ed è stato girato tra Pomponesco e Mantova.

Trovate tutte queste curiosità sugli arazzi di Palazzo Ducale nel libro Mantova, 5 cose che so di lei.

Un’altra curiosità: l’appartamento degli Arazzi è composto da quattro stanze per un totale di 16 pareti e gli arazzi sono solo 9. Ebbene la serie è stata completata con 7 finti arazzi. Si tratta di tele dipinte nel XVIII secolo dal pittore Felice Campi a simulare l’intreccio di fili degli originali.

In tutti gli arazzi “veri” si raccontano le storie di Pietro e Paolo, una sorta di manifesto di politica religiosa voluto da Leone X, il papa che li ha commissionati a Raffaello Sanzio e che fu ideatore del crowdfunding più fallimentare della storia del marketing: la vendita delle indulgenze.

Per approfondire:
– Gli Arazzi di Palazzo Ducale: 5 storie da riscoprire tra Mantova, Vienna, Londra, Roma e Urbino
– 5 stranezze da non perdere a Palazzo ducale tra nani, arazzi e giardini pensili
– Le particolarità di Palazzo Ducale su MCG di giugno-luglio: torna Mantovagando
– Gli Arazzi di Raffaello in Vaticano: l’esposizione alla Cappella Sistina

Quando a Mantova c’erano cavalieri e draghi ma mancavano le principesse

09 giovedì Dic 2021

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Cavalieri a Mantova, Giacomo Cecchin, Il coccodrillo del Santuario delle Grazie, Mantova 5 cose che so di lei, Palazzo della Ragione, Santo Graal a Mantova

Il Palazzo della Ragione in piazza Erbe a Mantova. Qui si trovano degli affreschi che rappresentano dei crociati, i cavalieri che andavano pellegrini in Terra Santa per liberare il Santo Sepolcro.

Lo sapevate che a Mantova c’è il Santo Graal?
E che i Gonzaga avevano un ordine cavalleresco i cui membri si riunivano in Sant’Andrea?

Nella cinquina numero 9 vi sveliamo dove si trovano, a Mantova, le armature più antiche del mondo, che altro non sono che dei DPI medievali, dei dispositivi di protezione individuale che proteggevano i cavalieri durante le battaglie e i tornei.

Scoprite questa e tante altre curiosità su Mantova e i Cavalieri nel libro Mantova, 5 cose che so di lei.

Ma se non avete tempo di uscire per andare in libreria vi regaliamo un’anticipazione: le armature le trovate al Museo Diocesano in Piazza Virgiliana.

Per approfondire:
– L’arme e i cavallier a Mantova Segreta: Giacomo Cecchin sulle tracce dei cavalieri, del Graal e di Ludovico Ariosto
– 5 luoghi cavallereschi a Mantova e dintorni tra cavalieri, reliquie e armature
– Le Crociate sull’Enciclopedia Treccani
– Santo Graal a Mantova

Una passeggiata nel Ghetto ebraico con 5 curiosità da scoprire

08 mercoledì Dic 2021

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Ghetto di Mantova, Ghetto ebraico, Giacomo Cecchin, Mantova 5 cose che so di lei, Mantova Segreta

Dov’era il quartiere ebraico a Mantova?
Lo sapevate che uno dei portoni del Ghetto era proprio di fianco alla Rotonda di San Lorenzo?
Quali edifici troviamo oggi dove c’era il quartiere riservato agli ebrei?

Il Ghetto ebraico era il centro finanziario di Mantova e ancora oggi vi troviamo alcuni edifici che hanno come punto in comune il denaro e l’economia: dalla Camera di Commercio alla Banca d’Italia.

👉Scoprite altre 4 curiosità sulla “city” mantovana nella cinquina n. 8 del libro Mantova, 5 cose che so di lei. Dall’8 di dicembre a Natale vi terremo compagnia con spunti e curiosità dal libro “Mantova, 5 cose che so di lei”

Per approfondire

  • 5 luoghi “finanziari” da riscoprire a Mantova tra Ghetto, Rotonda e credito (la city della Manhattan padana)
  • Esce il libro su Mantova di Giacomo Cecchin
  • 5 luoghi finanziari della Manhattan padana (ovvero Mantova) nella rubrica Mantovagando (PODCAST)
  • Le origini della parola Ghetto sulla Treccani
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