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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Duomo di Mantova

A caccia di santi per Ognissanti: 8 santi e beati nella Cattedrale di Mantova

01 sabato Nov 2025

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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architecture sacrée, architettura sacra, Bartolomeo Fanti, Battista Spagnoli, Beata Osanna Andreasi, beati mantovani, Bienheureuse Osanna Andreasi, bienheureux mantouans, Blessed Osanna Andreasi, Cappella dell’Incoronata, Caterina Carreri, Cathédrale de Mantoue, Cathédrale Saint-Pierre, Cattedrale di San Pietro, Chapelle de l’Incoronata, Corpi incorrotti, corps incorrompus, dévotion, devotion, devozione, Duomo di Mantova, faith, fede, foi, Giacomo Benfatti, Giovanni Bono, Giulio Romano, incorrupt bodies, Mantua Cathedral, Mantuan blessed, Mantuan saints, Marco Marconi, microclima, microclimat, microclimate, patron de Mantoue, patron saint of Mantua, Patrono di Mantova, relics, reliques, Reliquie, sacred architecture, Saint Anselm of Lucca, Saint Anselme de Lucques, Saint Peter’s Cathedral, saints mantouans, Sant’Anselmo da Lucca, Santi mantovani

I corpi incorrotti del Duomo di Mantova: un tesoro di fede e storia

La Cattedrale di San Pietro, che i mantovani chiamano familiarmente “il Duomo”, custodisce uno dei patrimoni religiosi più affascinanti di Mantova: almeno otto corpi incorrotti di santi e beati legati profondamente alla storia della chiesa mantovana.

Ogni anno, il 1° novembre, in occasione della solennità di Tutti i Santi, le urne che li contengono vengono aperte e rese visibili alla venerazione dei fedeli tranne quella sotto l’altar maggiore che conserva l’urna di Sant’Anselmo il patrono di Mantova. Un rito che unisce tradizione, devozione e curiosità storica.


I sei beati della Cappella dell’Incoronata

Il cuore di questo percorso si trova nella Cappella dell’Incoronata, un vero gioiello rinascimentale che è un piccolo santuario mariano nel cuore della cattedrale. Qui nelle due cappelle laterali riposano ben sei beati mantovani o che hanno avuto un collegamento con Mantova.

Nella prima cappella a sinistra troviamo i beati:

  • Giovanni Bono (morto nel 1249), eremita e fondatore degli Eremitani di San Giovanni Bono.
    Si festeggia il 16 ottobre.
  • Battista Spagnoli (1447–1516), carmelitano e poeta di fama internazionale, tanto da essere definito il “Virgilio cristiano”. Si festeggia il 5 dicembre insieme a Bartolomeo Fanti.
  • Bartolomeo Fanti (1428–1495), noto per la sua profonda devozione e la predicazione instancabile.
    Si festeggia il 5 dicembre insieme a Bartolomeo Fanti.

Nella prima cappella a destra troviamo i beati:

  • Giacomo Benfatti (†1332), vescovo domenicano di Mantova.
    Si festeggia il 19 novembre.
  • Marco Marconi (†1510), eremita camaldolese.
    Si festeggia il 25 febbraio.
  • Caterina Carreri (†1557), suora domenicana.
    Si festeggia il 16 gennaio.

La beata Osanna Andreasi

Non lontano dalla Cappella dell’Incoronata, nel transetto sinistro, è custodito il corpo della beata Osanna Andreasi (1449–1505), mistica domenicana, originariamente sepolta nella chiesa di San Domenico (oggi non più esistente). Dal 2025, l’urna di Osanna è visibile in modo permanente: non solo durante le festività, ma ogni giorno dell’anno.

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Buona festa dell’Assunta con un video sulla Sagrestia del Duomo di Mantova

15 giovedì Ago 2024

Posted by mantovastoria in Curiosità, Storia Locale

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15 agosto, Cattedrale, Cattedrale di Mantova, Duomo, Duomo di Mantova, Ferragosto, Festa dell'Assunta, Giacomo Cecchin, Sagrestia del Duomo, Storie della Vergine

Un piccolo regalo per la Festa dell’Assunta: un video sulla Sagrestia della Cattedrale di Mantova. La volta è decorata con affreschi di scuola mantegnesca che raccontano in 8 tondi le storie della Vergine: dalla nascita al mondo fino alla nascita al cielo che si festeggia proprio il 15 di agosto.

E’ stato il papa Pio XII il 1° novembre del 1950, durante il Giubileo, a proclamare il dogma dell’Assunzione di Maria che vuol dire che la Madonna è salita in cielo in anima e corpo. Per questo in molte delle rappresentazioni dell’Assunzione possiamo vedere nella parte bassa dell’immagine un sepolcro vuoto ma ricolmo di fiori con tutti gli apostoli intorno.

Ecco il video realizzato per il progetto PROSPETTIVE della Diocesi di Mantova

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Il duomo di Mantova, un cocktail architettonico una doppia pagina su MCG – Mantova Chiama Garda

09 domenica Lug 2023

Posted by mantovastoria in Articoli, le 5 cose..., Mantovagando

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Duomo di Mantova, Giacomo Cecchin, Il duomo, il duomo un cocktail architettonico, Mantova Chiama Garda, Mantovagando, Marco Morelli, MCG

Torniamo a raccontare Mantova e le sue meraviglie su MCG – Mantova Chiama Garda con una doppia pagina sul Duomo.

Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Maggio 2023

Il duomo, un cocktail architettonico

La cattedrale di Mantova, meglio conosciuta come il Duomo, è un cocktail architettonico ovvero un insieme di ingredienti provenienti da epoche diverse che lo trasformano in un vero e proprio palinsesto. Basta guardarlo dall’ingresso di piazza Pallone per rendersene conto: la facciata tardo-barocca, il fianco gotico e il campanile romanico-gotico. Come le pergamene che venivano riutilizzate raschiandone il testo ma ne conservavano il ricordo (i palinsesti appunto) così il duomo di Mantova conserva le tracce di tutta la sua storia più che millenaria. Sono consapevole del fatto che i mantovani preferiscano la concattedrale di Sant’Andrea al duomo ma per me la cattedrale di san Pietro è la chiesa che meglio racconta Mantova e la sua storia. Ecco perché ho pensato di raccontarvi i 5 ingredienti di questo cocktail architettonico che è il Duomo di Mantova.

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Auguri di buona Pasqua con gli affreschi dell’abside del Duomo di Mantova

09 domenica Apr 2023

Posted by mantovastoria in Articoli

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Abside del duomo di Mantova, affreschi del catino absidale del duomo di Mantova, Antonio Maria Viani, Auguri di buona Pasqua, catino absidale del duomo di Mantova, Cattedrale di Manrtova, Duomo, Duomo di Mantova

Gli auguri di Pasqua per questo blog sono una tradizione e soprattutto un invito a riscoprire alcune opere spesso ingiustamente dimenticate. Per questo 2023 ho scelto gli affreschi del catino absidale del Duomo di Mantova.

L’Apoteosi della Redenzione fu affrescata da Antonio Maria Viani alla fine del 1500 (secondo la maggior parte degli studiosi) e lega in modo ancora più forte la cattedrale alla reliquia dei Sacri Vasi e alla Basilica di Sant’Andrea.

Per chi la osservi con attenzione infatti vi si notano moltissimi simboli legati alla passione del Cristo: dalla croce alla corona di spine, dalla scala alla canna con la spugna. Tutte reliquie che furono tra le più ricercate nel medioevo (qui trovate un approfondimento sulle reliquie della passione) ed è per questo che Mantova, con la terra imbevuta del sangue di Cristo, acquisì una rilevanza assoluta.

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La facciata del Duomo di Mantova: il condominio della santità mantovana con Giacomo Cecchin e Mantova Segreta

02 domenica Ott 2022

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Beata Osanna Andreasi, Beato Giovanni Bono, don Stefano Savoia, Duomo, Duomo di Mantova, Giacomo Cecchin, La facciata del Duomo di Mantova, Le statue del Duomo di Mantova, Mantova, Mantova Segreta, Marco Negri, restauratore Marco Negri, San Luigi Gonzaga, San Paolo, San Pietro, Santa Speciosa, Stefano Savoia, Telemantova

La facciata del Duomo di Mantova è una delle ferite aperte dei mantovani: troppo barocca e marmorea per uno spazio medioevale come piazza Sordello e per i mattoni a vista dei palazzi costruiti dai Bonacolsi. Eppure ci sono due metodi per riconciliarsi con questo blocco di marmo che ha nascosto l’immagine gotica della cattedrale di San Pietro: guardare la domus romana oppure salire sulle impalcature del restauro e toccarla da vicino.

Mantova Segreta ha colto questa seconda opportunità ed è salita sulle impalcature arrivando a parlare a tu per tu con i bassorilievi e soprattutto con le statue che coronano il duomo. Sarebbe stato bello consentire a tutti i mantovani di visitare il cantiere ma, vista l’impossibilità dell’impresa, per fortuna che abbiamo registrato ben due puntate per farvi toccare con mano i risultati del restaturo.

Un ringraziamento particolare va alla curia di Mantova e a don Stefano Savoia, direttore dei beni culturali della Diocesi, oltreché al restauratore Marco Negri.

Mantova Segreta alla scoperta del restauro della facciata del Duomo di Mantova

L’idea per questa puntata nasce dalla voglia di dialogare faccia a faccia con le statue che coronano la facciata del duomo di Mantova.

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5 chiese con la facciata adesiva a Mantova (perché se guardi il campanile…)

07 domenica Mar 2021

Posted by mantovastoria in Itinerari, le 5 cose..., Storia Locale

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Campanili medioevali, Cattedrale di San Pietro, Duomo di Mantova, Giovan Battista Vergani, Giovanni Battista Marconi, Nicolò Baschiera, Ognissanti, San Leonardo, Santa Caterina della Ruota, Santi Gervasio e Protasio

Tra il 1700 e il 1800 molte delle chiese mantovane hanno cambiato faccia, o dovremmo dire facciata. I parrocchiani e i sacerdoti volevano avere un luogo di culto aggiornato ai dettami dell’epoca e quindi al tardo barocco o al neoclassico.

In alcuni casi si è trattato di un semplice maquillage, ovvero di appiccicare una facciata adesiva alla chiesa senza modificarne l’assetto interno (ad esempio il duomo).

In altri casi invece si è proceduto anche ad una ricostruzione dell’intero edificio sacro, mantenendone eventualmente cappelle più antiche o lasciando traccia degli affreschi. In tutti i casi invece è rimasto il campanile, risalente all’epoca della costruzione o comunque ad un tempo antico. Ecco 5 chiese dove una facciata adesiva non ha nascosto tutti gli elementi che caratterizzavano in precedenza l’edificio sacro. Continua a leggere →

Il Duomo di Mantova è un cocktail: 5 ingredienti per una cattedrale poco amata dai mantovani

14 domenica Feb 2021

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose..., Storia Locale

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campanile, Cattedrale di Mantova, Cattedrale di San Pietro, Cattedrale di San Pietro e Paolo, Duomo di Mantova, Facciata tardo barocca del duomo, Giulio Romano, Jacobello e Pietro Paolo Dalle Masegne, Luca Fancelli, Nicolò Baschiera

Olio su Tela di Giancarlo Businelli

La cattedrale di Mantova, meglio conosciuta come il Duomo, è un cocktail architettonico ovvero un insieme di ingredienti provenienti da epoche diverse che lo trasformano in un vero e proprio palinsesto. Basta guardarlo dall’ingresso di piazza Pallone per rendersene conto: la facciata tardo-barocca, il fianco gotico e il campanile romanico-gotico. Come le pergamene che venivano riutilizzate raschiandone il testo ma ne conservavano il ricordo (i palinsesti appunto) così il duomo di Mantova conserva le tracce di tutta la sua storia più che millenaria. Sono consapevole del fatto che i mantovani preferiscano la concattedrale di Sant’Andrea al duomo (ne ho scritto qui) ma per me la cattedrale di san Pietro è la chiesa che meglio racconta Mantova e la sua storia. Ecco perché ho pensato di raccontarvi i 5 ingredienti di questo cocktail architettonico che è il Duomo di Mantova.

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Francesco I Gonzaga e il “mal della pietra” del quarto capitano del popolo di Mantova

04 lunedì Gen 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

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Agnese Visconti, Bartolino da Novara, Castello di San Giorgio, Dalle Masegne, Duomo di Mantova, Francesco I, Francesco I Gonzaga, I Gonzaga, IV Capitano del Popolo, La decapitazione di Agnese Visconti, Santuario delle Grazie

Francesco I Gonzaga è il quarto capitano del popolo ed è uno dei primi della famiglia a soffrire del “mal della pietra”. Si tratta di una volontà di costruire edifici che trasformano il volto della corte e dei Mantova: ricordiamo infatti il Castello di San Giorgio, il rinnovamento del Duomo di Mantova e il Santuario delle Grazie. Viene però spesso ricordato per il suo matrimonio finito male con Agnese Visconti: Francesco la accusa di adulterio e la fa decapitare. Le vere colpe della moglie: una disputa con i Visconti e il non avere dato un figlio maschio (la primogenita fu chiamata Alda, come la nonna).

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
Un costruttore seriale
E’ il figlio di Ludovico e Alda d’Este e succederà al padre a soli 16 anni (era già sposato da due anni con Agnese Visconti). E’ forse il primo dei Gonzaga a soffrire del “mal della pietra” ovvero della voglia incessante di costruire e di trasformare Mantova in una città sempre più importante. Durante il suo governo come Capitano del Popolo di Mantova (il quarto a rivestire questo ruolo) Francesco I fa costruire il Santuario delle Grazie, rimodernare il duomo dai fratelli Dalle Masegne (ne rimane il fianco gotico e commissiona a Bartolino da Novara il Castello di San Giorgio.

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Buon Natale con una Natività dal sapore mantegnesco dalla sagrestia del Duomo

25 venerdì Dic 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità

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Asino e il Bue, Duomo di Mantova, Natale, Natale di Greccio, Nativita', Presepe, Presepio, Sagrestia del Duomo, San Francesco d'Assisi, Tommaso da Celano

Nella mia famiglia era tradizione che la Vigilia di Natale, oltre a recitare il rosario, il più piccolo (nel mio caso piccola) deponesse la statuetta di Gesù Bambino nella mangiatoia. Mi è sempre piaciuta questa tradizione del presepe che nasce dall’idea di Francesco d’Assisi che, nel Natale del 1223 a Greccio, decise di organizzare una viva rappresentazione della Natività del Signore.

Ecco cosa si legge nella Legenda di San Francesco: “Come il beato Francesco, in memoria del Natale di Cristo, ordinò che si apprestasse il presepe, che si portasse il fieno, che si conducessero il bue e l’asino; e predicò sulla natività del Re povero; e, mentre il santo uomo teneva la sua orazione, un cavaliere scorse il <vero> Gesù Bambino in luogo di quello che il santo aveva portato.” (Qui trovate a pagina 38 la descrizione del Natale di Greccio fatta da Tommaso da Celano nella Vita Prima).

E’ interessante ricordare che l’asino e il bue non sono citati nei vangeli canonici ma nascono da una lettura del Libro di Isaia dell’Antico Testamento, fatta dai Padri della Chiesa.

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Ognissanti: 10 storie da non perdere

01 domenica Nov 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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A Mantova per Ognissanti, Cattedrale di Mantova, Corpi incorrotti, Duomo di Mantova, Ognissanti, Santi mantovani

Chi conosce i nomi di tutti i santi a parte Dio ovviamente? Mi ha sempre colpito molto questa festa dove il mondo festeggia tutti gli onomastici. Molto di più rispetto alla vigilia di tutti i santi che viene chiamata Halloween (leggi qui da dove deriva il nome All Hallows Eve).
Eccovi allora un riepilogo delle storie sui santi pubblicate su questo blog.
1. Ognissanti: in Duomo si apron le tombe – i corpi incorrotti della Cattedrale
2. Giacomo Cecchin racconta i santi, mantovani e non, a Mantova Segreta
3. Sant’Antoni dalla barba bianca, fame catar quelo che me manca;
4. S.Antonio abate: protettore degli animali e guaritore! Perchè?;
5. S.Alò, ovvero S.Eligio, un santo tra orefici e maniscalchi
6. 25 luglio, giorno di San Cristoforo, protettore dalla malamorte
7. San Giacomo: un santo, una chiesa scomparsa, un ponte e una cancellata
8. 5 cose da sapere su Santa Caterina della Ruota (da non confondersi con quella di Siena)
9. S.Aspreno, quando il santo diventa un brand
10. San Crispino e San Crispiniano, i santi calzolai e un re che compie il suo destino

Un paio di anni fa furono un successo le serate in giardino a Casa Andreasi dedicate ai Santi. Qui trovate alcuni approfondimenti.

*La foto dell’articolo è di Giovanna Caleffi e offre una vista particolare della cupola del Duomo di Mantova.

Giacomo Cecchin

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