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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Raffaello

Un crossfit culturale a Palazzo Ducale, una doppia pagina su MCG – Mantova Chiama Garda

27 mercoledì Dic 2023

Posted by mantovastoria in Articoli, le 5 cose..., Mantovagando

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Andrea Mantegna, crossfit, crossfit culturale, Giacomo Cecchin, Giulio Romano, Mantova Chiama Garda, Mantovagando, Marco Morelli, MCG, Palazzo Ducale, Pietro Paolo Rubens, Raffaello

Torniamo a raccontare Mantova e le sue meraviglie su MCG – Mantova Chiama Garda con una doppia pagina dedicata ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale.

Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Ottobre 2023

UN CROSSFIT CULTURALE A PALAZZO DUCALE
Cinque artisti spettacolari per un percorso speciale

Avete mai pensato ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale? Sapete cos’è il crossfit?

Si tratta di una disciplina ginnica consistente nell’eseguire movimenti tratti da vari sport (corsa, sollevamento pesi, arrampicata), al fine di esercitare il maggior numero di muscoli possibile. Se volete provare a fare un crossfit culturale a Palazzo Ducale potete mettere insieme 5 pittori diversi per una sorta di esercizio di stile che attraversa circa 3 secoli. Anche se le vendite gonzaghesche e il sacco di Mantova hanno derubato Mantova delle opere dei più grandi pittori italiani, è ancora possibile vedere opere di Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens.

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Un crossfit culturale a Palazzo Ducale tra Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens: 5 pittori per un percorso

07 domenica Feb 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, le 5 cose..., Palazzo Ducale

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Affreschi Pisanello, Affresco ritrovato di Pisanello, Andrea Mantegna, Antonio Pisano detto Pisanello, Arazzi di Raffaello, camera degli sposi, Camera Picta, crossfit, crossfit culturale, crossfit culturale a Palazzo Ducale, Giulio Romano, Palazzo Ducale, Palazzo ducale di Mantova, Pietro Paolo Rubens, Pisanello, Raffaello, Sala di Troia

Avete mai pensato ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale? Sapete cos’è il crossfit?
Si tratta di una disciplina ginnica consistente nell’eseguire movimenti tratti da vari sport (corsa, sollevamento pesi, arrampicata), al fine di esercitare il maggior numero di muscoli possibile. Se volete provare a fare un crossfit culturale a Palazzo Ducale potete mettere insieme 5 pittori diversi per una sorta di esercizio di stile che attraversa circa 3 secoli. Anche se le vendite gonzaghesche e il sacco di Mantova hanno derubato Mantova delle opere dei più grandi pittori italiani, è ancora possibile vedere opere di Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens. Eccovi allora la proposta di un crossfit culturale per la prossima volta che andrete a Palazzo Ducale.

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5 mostre sul sofà: tra Mantegna, Georges de la Tour, Raffaello, Van Eyck e Artemisia

11 mercoledì Mar 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Mostre

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Artemisia Gentileschi, Gand, Georges de la Tour, Jan Van Eyck, Mantegna, mostre sul sofà, Museo di Belle Arti di Gand, National Gallery, Palazzo Madama, Palazzo Reale, Raffaello, Scuderie del Quirinale

In un momento come questo non si può andare in giro per mostre però internet ci aiuta molto. Quasi ogni esposizione ha un sito dedicato e quindi si può davvero immaginare cosa ci stiamo perdendo e cosa, nella speranza che questa situazione finisca presto, potremo vedere.
Qui vi segnalo 5 mostre che io sarei andato a vedere volentieri (sarei dovuto essere a Torino domenica 15 marzo per Mantegna) e che spero ancora di poter vedere. Intanto però accontentiamoci di provare a fare dei percorsi virtuali all’interno dei siti dedicati.
ANDREA MANTEGNA. Rivivere l’antico, costruire il moderno – Palazzo Madama, Torino  12 dicembre 2019 – 4 maggio 2020 – sito ufficiale
Una bellissima mostra a distanza di 12 anni da quella del Louvre del 2008 e da quelle italiane del 2006.

GEORGES DE LA TOUR. L’Europa della Luce – Palazzo Reale, Milano
7 febbraio 2020 – 7 giugno 2020 – sito ufficiale
La luce come in pittura non si era mai vista. Non solo il francese ma anche pittori fiamminghi e olandesi tra cui Gherardo delle Notti al secolo Gerrit van Honthorst.

RAFFAELLO 1483-1520 – Scuderie del Quirinale, Roma
5 marzo 2020 – 2 giugno 2020 – sito ufficiale
Dopo Leonardo un altro cinquecentenario per il fuoriclasse della pittura. La parabola umana del “divin pittore” con un’esposizione che parte dalla fine per tornare agli esordi.

VAN EYCK. Una rivoluzione ottica – Museo di Belle Arti, Gand
1 febbraio 2020 – 30 aprile 2020 – sito ufficiale
L’inventore della pittura a olio e il fiammingo per eccellenza che ha fatto da maestro ad Antonello da Messina. Al centro il polittico dell’Agnello mistico.

ARTEMISIA – National Gallery, Sainsbury Wing, Londra
4 aprile 2020 – 26 luglio 2020 – sito ufficiale
Una pittrice donna: due parole che difficilmente andavano insieme. Notevole il sottotitolo: “I will show Your Illustrious Lordship what a woman can do”.

La Conversione di Paolo di Caravaggio: due versioni per la stessa storia

25 sabato Gen 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità

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Alessandro Obino, Caravaggio, Collezione Odescalchi, Conversione di Paolo, Conversione di Saulo, due versioni, Giacomo Cecchin, Michelangelo, Michelangelo Merisi, Parmigianino, Raffaello, Roma, Santa Maria del Popolo

Oggi 25 gennaio si festeggia la Conversione di Paolo, uno degli episodi degli Atti degli Apostoli tra i più rappresentati dagli artisti. Molte sono le versioni di questa famosissima caduta da cavallo, come ad esempio quella di Raffaello (qui trovate l’arazzo realizzato su cartoni dell’Urbinate per la Cappella Sistina), quella di Michelangelo (la potete vedere nella cappella Paolina in Vaticano) o quella di Parmigianino (la trovate a Vienna).
Vorrei però raccontarvi una storia legata alle due versioni realizzate da Caravaggio per la cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma. Il pittore è lo stesso e la storia anche ma quanto diversi sono i risultati finali.
Eccovi la vicenda per intero.

Caravaggio: la storia è la stessa il risultato diverso Continua a leggere →

Anniversari 2020: Raffaello, San Domenico, Luigi IX il santo, il Venerabile Francesco, Lenin e Asimov e…

01 mercoledì Gen 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità

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Isaac Asimov, Jimy Hendrix, Raffaello, Raffaello Sanzio, san domenico, Venerabile Francesco Gonzaga

All’inizio dell’anno, soprattutto in Italia, si comincia a fare il conto degli anniversari e anch’io non mi sottraggo a questo gioco. Ecco allora un elenco sintetico e non esaustivo per non perdersi alcuni degli anniversari da festeggiare o ricordare nel 2020 (ho scelto solo gli anni tondi, 50 o 100, e ne aggiungerò altri nel corso dell’anno). Io vorrei lavorare su Raffaello (500 anni dalla morte), Luigi IX il Santo (800 anni dalla morte) e sull’Alto Adige italiano (perché ricordare aiuta a capire meglio). E voi?
Buon divertimento.
(qui trovate gli anniversari del 2019, 2018, 2017, 2016, 2015. Continua a leggere →

Buon Natale aspettando Raffaello2020: il cinquecentenario della morte del genio di Urbino

24 martedì Dic 2019

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Mostre, Palazzo Ducale

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6 aprile 1520, Arazzi, Arazzi raffaelleschi, auguri, Cartoni, Giulio Romano, Logge vaticane, Mantova, Nativita', Palazzo Ducale di Mantov, Palazzo ducale di Mantova, Palazzo Te, Raffaello, Raffaello Sanzio, venerdì santo, Victoria and Albert Museum

Quest’anno per gli auguri ai lettori di Mantovastoria scelgo una Natività che si trova nelle Logge di Raffaello in Vaticano. L’anno prossimo ricorre il cinquecentenario della morte del pittore di Urbino e quindi il 25 dicembre del 1519 fu l’ultimo Natale dell’artista simbolo del Rinascimento italiano.
Raffaello muore a Roma il 6 aprile del 1520, il Venerdì Santo, a soli 37 anni lasciando la bottega al suo più fidato collaboratore Giulio Romano. E’ un artista talmente amato e ammirato che non solo viene sepolto al Pantheon ma alla sua morte gli ambasciatori registrano segni come un terremoto e i cieli in tempesta, così come era successo a Gerusalemme quando era spirato Cristo.
Da Roma Pandolfo Pico della Mirandola scrive a Isabella d’Este che il papa, per paura, “dalle sue stantie è andato a stare in quelle che feze fare papa Innocentio”. Continua a leggere →

Torna A LEZIONE DI MARKETING DA GIULIO ROMANO – Lunedì 2 dicembre ore 18.30 allo Spazio Te a Palazzo Te

27 mercoledì Nov 2019

Posted by mantovastoria in Conferenze

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A lezione di Marketing da Giulio Romano, Giulio Romano, Leonardo, Palazzo Te, Raffaello, Spazio Te, Tintoretto, Tiziano, Veronese

Torna a Lezione di Marketing da Giulio Romano allo Spazio Te in collaborazione con Fondazione Palazzo Te e lo Spazio Te.
A LEZIONE DI MARKETING DA GIULIO ROMANO
Lunedì 2 dicembre ore 18.30 Spazio Te a Palazzo Te
Ingresso libero

Ecco di seguito la presentazione ufficiale dell’incontro che trovate anche
sul sito dello Spazio Te. Continua a leggere →

Vero o falso? Un libro che racconta di falsi, falsari e di chi li ha scoperti

13 sabato Lug 2019

Posted by mantovastoria in Libri

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Andrea del Sarto, Clemente VII, Falsari illustri, Federico II Gonzaga, Harry Bellet, Leone X, Raffaello, Skira, Vermeer

“Camille Corot avrebbe realizzato 3000 dipinti , dei quali 5.000 sono negli Stati Uniti”. Inizia da questa battuta e da una dichiarazione di Thomas Hoving, ex direttore del Metropolitan Museum di New York il libro di Harry Bellet dal titolo “Falsari illustri”, editore Skira.
La dichiarazione è questa “Nei miei quindici anni al Metropolitan Museum of Art, avrò esaminato 50.000 opere d’arte di tutti i generi: un buon 40% erano falsi o così malamente restaurati o mal attribuiti da dover essere considerati alla stregua di falsi” Thomas Hoving.
E allora? Se la situazione è questa come ci dobbiamo comportare quando andiamo in un museo o acquistiamo un’opera d’arte? Dobbiamo stare attenti come diceva l’antica regola del diritto romano Caveat emptor (faccia attenzione il compratore).
Il libro di Harry Bellet è davvero divertente perché racconta storie di falsari e di falsi, di chi li ha scoperti o si è fatto ingannare (così come è accaduto a lui stesso).
Viene citata anche una storia che fa riferimento a Mantova e a Federico II Gonzaga.
“Jean- Jacques Breton racconta, citando Giorgio Vasari, la storia del ritratto di papa Leone X dipinto da Raffaello conservato a Firenze a Palazzo de’ Medici. Lì fu visto dal marchese di Mantova, Federico II Gonzaga, che lo ammirò e lo chiese in dono al nuovo papa, Clemente VII. Quest’ultimo accettò e ordinò a Ottaviano de’ Medici di fargli inviare il dipinto. Ottaviano chiese immediatamente ad Andrea del Sarto di farne una copia, e fu questa ad essere inviata a Mantova. Oggi è conservata al Museo di Capodimonte di Napoli, ma i napoletani insistono nel dire che si tratta dell’originale” (pag. 29).
Molto interessante anche la parte in cui si parla di Vermeer e del suo falsario Han Van Megeeren che riuscì a ingannare perfino Hermann Goring. Fa pensare anche il fatto che i falsari dipingano opere di artisti minori o di grandi maestri quando questi diventano di moda come nel caso di Vermeer che, per un certo periodo, era così poco considerato che le sue opere venivano vendute a maggior prezzo attribuendole ad altri pittori (pag. 43). Un altro dettaglio meraviglia in tutte queste storie: di regola i falsari non finiscono così male (tranne rari casi) ma soprattutto dopo essere stati scoperti e aver fatto un po’ di prigione diventano famosi e possono finalmente firmare le opere con il loro vero nome (altro discorso è invece quello della falsificazione del denaro*).
In ultimo poi Harry Bellet presenta un decalogo per l’apprendista falsario che può essere letto anche come una check list per chi i falsari li deve scoprire:
1) Scegliere il pittore da copiare: i minori sono meglio
2) Se si copia un maestro partire da una delle sue opere scomparse
3) Non attribuire mai un dipinto
4) Rivolgersi al buon Dio e non ai santi (ovvero scegliere i mercati più importanti)
5) Avere cura della provenienza (i documenti sono tutto)
6) Dimostrare un minimo di inventiva
7) Mai farsi avanti per provare a vendere un dipinto
8) Non permettere mai a  nessuno di entrare nel vostro atelier
9) Mai parlare con un giornalista
10) Segnalare i redditi illegali (molti falsari sono stati presi per violazioni fiscali e non per aver falsificato delle opere)

Un libro che spiega in modo coinvolgente a cosa servono gli storici dell’arte, che i mercanti fanno il loro mestiere, a volte, in modo spregiudicato e che alla fine è sempre colpa del compratore. Ecco cosa diceva il pittore tedesco Max Liebermannn (1847-1935): “Gli storici dell’arte non sono poi così inutili. Se non esistessero, chi sarebbe in grado di spiegare, una volta che siamo morti, che i brutti quadri che ci sono stati attribuiti sono falsi?”.

Per approfondire su questo tema:
Avventure di un occhio: un libro che racconta le attribuzioni in storia dell’arte

Gli Arazzi di Palazzo Ducale: 5 particolari da non perdere

05 domenica Ago 2018

Posted by mantovastoria in Curiosità, le 5 cose...

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Appartamento degli Arazzi, Arazzi, Cappella Sistina, Ercole Gonzaga, Felice Campi, Leone X, Palazzo Ducale, Raffaello

Oggi a Palazzo Ducale si entra gratis e può essere l’occasione per riscoprire alcuni particolari che sfuggono ai più. E’ il caso dell’Appartamento degli Arazzi che posto al termine dell’attuale percorso trova i visitatori stanchi e poco inclini all’attenzione. E invece si tratta di uno dei tanti capolavori conservati nel Palazzo Ducale. Ecco allora il suggerimento per la visita di oggi o in occasione di un prossimo ingresso nella Reggia dei Gonzaga: andate subito all’appartamento degli arazzi e provate ad osservarli attentamente, non ne rimarrete delusi, anzi.  Continua a leggere →

A Brera a scuola di innovazione e creatività: da Perugino a Raffaello

01 venerdì Apr 2016

Posted by mantovastoria in Curiosità, Mostre

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Brera, Jean-Baptiste Wicar, Louvre, Milano, Parigi, Perugia, Perugino, Raffaello, Sposalizio della Vergine

Raffaello_Perugino

Splendida idea quella che a Brera mette a confronto i due Sposalizi della Vergine di Perugino e Raffaello. Non solo perchè è la prima volta che accade ma anche perchè ci raccontano una storia di creatività e innovazione che potrebbe insegnare molto anche ai nostri imprenditori.

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