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Santa Barbara è una chiesa mantovana spettacolare eppure poco conosciuta perché nascosta all’interno del Palazzo Ducale. E’ una basilica palatina voluta dal duca Guglielmo Gonzaga e costruita su progetto di Giovan Battista Bertani, un architetto eclettico e sorprendente allievo di Giulio Romano. La prossima volta che passate da Mantova non perdete l’occasione di andarla a visitare (qui trovate gli orari di apertura segnalati dal TCI che con i suoi volontari la tiene aperta nei fine settimana) ma se volete delle anticipazioni le trovate in questa doppia pagina pubblicata su MCG – Mantova Chiama Garda.
Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Marzo 2025
La Basilica di Santa Barbara, un gioiello nascosto in Palazzo Ducale
La basilica Palatina di Santa Barbara è la chiesa di corte dei Gonzaga. Molte erano le cappelle all’interno del Palazzo Ducale e c’era persino una chiesa intitolata alla Santa Croce che si trovava vicino agli appartamenti vedovili di Isabella d’Este. La basilica però è un caso a parte anche perché viene costruita in modo molto veloce ed è fatta a immagine e somiglianza del duca che l’ha fortemente voluta, Guglielmo Gonzaga. Inoltre dobbiamo dire che è perfettamente identificabile nel profilo di Mantova per quel suo campanile che, capitozzato dal terremoto del 2012, aveva colpito al cuore i mantovani. Pensate che conosco alcune persone che non sono più entrate in città dal ponte di San Giorgio per evitare di guardare il campanile danneggiato. Se non avete mai visitato Santa Barbara andateci e se ci siete già stati tornateci perché è una basilica tutta da scoprire.
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Non tutti i casi vengono per nuocere potremmo dire. Guglielmo infatti è un duca per caso visto che è il secondogenito e per di più gobbo. Però questo ragazzino di 12 anni non cede il suo diritto alla successione, come invece voleva la famiglia preferendogli il più aitante Ludovico.
Quando nel 1540 muore Federico II e il primogenito Francesco diventa duca a soli 7 anni. Sarà una meteora perché per 10 anni sarà sotto la tutela della madre Margherita e degli zii Ercole e Ferrante.
La Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più amata dai Mantovani e la più frequentata dai turisti. E’ una chiesa (non un battistero) con una storia millenaria che offre tantissimi spunti per raccontare le vicende e i personaggi che hanno calcato le vie e le piazze di Mantova: da Matilde di Canossa a suo padre, dal duca Guglielmo a Charles Dickens per finire con Padre Celestino Battaglia che pochi conoscono ma che è fondamentale per capire come oggi possiamo ancora godere della Rotonda. Io vi propongo le mie 5 date fondamentali nella storia della Rotonda di San Lorenzo come le trovate sulla pagina Mantovagando dell’ultimo numero della rivista MCG (
Se guardiamo ai nomi dei Gonzaga della linea principale che sono diventati capitani del popolo, marchesi o duchi possiamo osservare che ci sono alcuni nomi che si ripetono* mentre altri vengono utilizzati solo una volta. Ce ne sono cinque che ritroviamo senza il numero due al fianco. Spesso sono dati ai secondogeniti (Guglielmo e Ferdinando) che non avrebbero dovuto prendere il potere e in altri casi invece semplicemente non si ripetono se non in rami collaterali della famiglia (Luigi, Gianfrancesco e Guido).
Il Palazzo ducale è un palazzo con più di 500 stanze si dice, anche se nessuno le ha davvero mai contate. In realtà parlare di palazzo non rende l’idea: la reggia dei Gonzaga infatti è un insieme di edifici di epoche diverse collegati tra loro nei secoli fino a formare l’attuale complesso di oltre 35000 metri quadrati: quasi 8 campi da calcio. L’immagine più famosa di questo edificio è il Palazzo del Capitano che si apre su piazza Sordello con i suoi merli ghibellini a coda di rondine a rimarcare la fedeltà imperiale di Mantova. 
