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~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

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Archivi tag: Matilde di Canossa

San Benedetto in Polirone, una chiesa tutta da scoprire, una doppia pagina su MCG – Mantova Chiama Garda

12 martedì Ago 2025

Posted by mantovastoria in Articoli, Mantovagando

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Basilica, benedettini, Chiesa abbaziale di San Benedetto in Polirone, Giacomo Cecchin, Giulio Romano, Mantova Chiama Garda, Mantovagando, Marco Morelli, Matilde di Canossa, MCG, monaci benedettini, Monastero, Monastero di San Benedetto in Polirone, Napoleone, San Benedetto in Polirone, San Benedetto Po

San Benedetto in Polirone è una scoperta per i turisti ma soprattutto per i mantovani. E’ un monastero benedettino così importante che qualcuno lo chiama “la Montecassino del nord” e altri “la Cluny italiana”. Sono tantissime le storie e i personaggi legati a questo luogo dalle vicende millenarie. Ho provato a condensarle in questa doppia pagina pubblicata su MCG – Mantova Chiama Garda.

Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Aprile 2025/Maggio 2025

San Benedetto in Polirone, una chiesa tutta da scoprire
Dai monaci benedettini a Napoleone passando per Matilde di Canossa e Giulio Romano

Chi entra oggi nella chiesa di San Benedetto Po spesso non immagina che questo grande edificio, monumentale come pochi altri in pianura, è diventato una chiesa parrocchiale solo in un secondo momento. Per secoli è stato il cuore spirituale di un’abbazia benedettina tra le più potenti dell’Italia settentrionale che qualcuno ha definito “La Montecassino del Nord”. Poi arrivò Napoleone e bastò una firma per sopprimere il monastero e disperdere i monaci: era il 9 marzo del 1797. Fu allora che si decise di demolire l’antica chiesa parrocchiale di San Floriano conservandone solo il campanile. La chiesa dell’abbazia divenne allora quella del paese di San Benedetto Po ma basta osservarne le dimensioni e la facciata per capire che la sua storia veniva da lontano, da molto lontano.

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5 anni da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo, una doppia pagina su MCG – Mantova Chiama Garda

08 domenica Dic 2024

Posted by mantovastoria in Articoli, Mantovagando

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1083, 1580, 1906, 1926, 312, 5 anni da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo, Giacomo Cecchin, Mantova Chiama Garda, Marco Morelli, Matilde di Canossa, MCG, Rotonda, Rotonda di San Lorenzo

“La chiesa più amata dai mantovani e più visitata dai turisti”: è la Rotonda di San Lorenzo, un meteorite romanico al centro della Mantova rinascimentale. Ecco allora 5 anni da ricordare per condensare la sua storia millenaria in un giro di clessidra in questa doppia pagina pubblicata su MCG – Mantova Chiama Garda.

Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Ottobre/Novembre 2024

5 anni da ricordare per la Rotonda di San Lorenzo
La chiesa più amata dai mantovani e più visitata dai turisti

E’ la chiesa più amata dai mantovani e più frequentata dai turisti che spesso la scambiano per un battistero. La Rotonda di San Lorenzo è un meteorite romanico al centro di Mantova, città che invece vive più di gotico e rinascimento. La storia millenaria di questa chiesa è legata in particolar modo a Matilde di Canossa che, secondo la tradizione, ne volle la costruzione nelle forme del Santo Sepolcro di Gerusalemme per sciogliere un voto fatto dal padre Bonifacio e non realizzato a causa della sua morte improvvisa. Eppure in questi quasi 1000 anni di storia possiamo individuare almeno 5 date fondamentali per ripercorrerne le vicende.

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In viaggio con Matilde di Canossa – domenica 7 maggio ore 17.00 a Rivalta sul Mincio

19 mercoledì Apr 2023

Posted by mantovastoria in Articoli, Conferenze, Storia Locale

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Comune di Rodigo, Giacomo Cecchin, Gruppo Cultura Pietro Morelli, Gruppo Culturale Rivalta, In viaggio con Matilde, La Grancontessa, Mantova, Mantovastoria, Matilde di Canossa, Matilde e il Medioevo, Rivalta sul Mincio, storia di mantova

Torniamo a raccontare la storia di Matilde di Canossa e dei viaggi nel Medioevo.
Il Gruppo cultura Pietro Morelli vi invita a una conversazione con Giacomo Cecchin dal titolo

In viaggio con Matilde di Canossa – domenica 7 maggio 2023 ore 17.00 a Rivalta sul Mincio (Sala Ascari di Corte Mincio)

Ingresso libero e gratuito – per info e prenotazioni: Simona tel. 328 5783684 – e-mail giovannistorti67@gmail.com

Giacomo Cecchin racconterà di Matilde di Canossa e della sua vita avventurosa e in viaggio, del Medioevo e di reliquie, di battaglie, di armi speciali e di una birra che viene dal nord. Un pomeriggio alla scoperta di vita, morte e (forse) miracoli di una delle donne più fantasmagoriche di tutte.

Per approfondire su Matilde di Canossa:
– La morte di Matilde di Canossa – i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova
– In viaggio con Matilde: il 24 luglio 1115 muore a Bondeno di Roncore
– 5 passi sulle tracce di Matilde di Canossa a Mantova

La morte di Matilde di Canossa – i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova

10 martedì Gen 2023

Posted by mantovastoria in Articoli, Storia Locale

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24 luglio 1115, Abbazia di Orval, Abbazia trappista di Orval, Birra Trappista, Birre trappiste, Canossa, i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova, La birra di Matilde, La Grancontessa, Mantova, Matilde di Canossa, Orval la birra di Matilde, sabato 24 luglio 1115

Perché la morte e non la nascita di Matilde di Canossa? Il primo motivo è che non conosciamo il compleanno della grancontessa ma la data della sua dipartita. Il secondo è che Mantova non è una città che ama i Canossa e Matilde men che meno. E’ la grande rivalità tra vecchio mondo e nuovo mondo, tra campagna e città, tra nobili e nuovi ricchi, i mercanti.

Ecco perché quando muore Matilde Mantova si sente libera e dopo questo evento arriverà il libero comune, le guerre contro l’imperatore e alla fine i Bonacolsi e i Gonzaga.

Matilde bambina a Mantova

Matilde di Canossa nasce a Mantova nel 1046 secondo la maggior parte degli storici. E’ probabilmente lei che vediamo bambina in braccio alla balia nell’affresco che racconta la seconda scoperta della reliquia dei Sacri Vasi (lo troviamo nella cappella di San Longino, la terza grande sulla destra). Matilde cresce a Mantova di fianco al padre Bonifacio che viene ucciso quando lei ha solo 6 anni. Questa morte che avrebbe potuto interrompere il rapporto con la città la porterà a costruire la Rotonda di San Lorenzo, una chiesa circolare che, nelle forme, ricorda il Santo Sepolcro di Gerusalemme e scioglie idealmente il voto del padre che avrebbe voluto recarsi in Terra Santa come pellegrino.

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La scoperta della reliquia del Sangue di Cristo – i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova

03 martedì Gen 2023

Posted by mantovastoria in Articoli, Storia Locale

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12 marzo 1048, 804, 804 la scoperta della reliquia, Canossa, Carlo Magno, i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova, Leone III, Leone IX, Matilde di Canossa, sabato 12 marzo 1048

E se la reliquia dei Sacri Vasi fosse stata scoperta a Rivalta sul Mincio? E’ una domanda che sembra senza senso eppure sarebbe piaciuta a mons. Brunelli. Don Roberto era convinto che fosse stata proprio la scoperta del Sangue di Cristo a Mantova a cambiare la storia della città. E ne sono convinto anch’io: per questo ho scelto l’804 come data fondamentale per Mantova.

Grazie alla reliquia più importante della cristianità a Mantova arriva un conte carolingio e con l’arrivo di un vescovo viene forse fondata la diocesi. Mantova che fino a quel momento era famosa solo per aver dato i natali a Virgilio diventa così importante che arriva un papa Leone III e porta un frammento della reliquia all’imperatore Carlo Magno.

La tradizione della reliquia: la più antica tra quelle conosciute

La reliquia dei Sacri Vasi viene fatta risalire all’arrivo a Mantova di Longino, il soldato che ferì Cristo crocifisso al costato. Questo legionario fu colpito dal sangue misto ad acqua di Gesù e guarì da una malattia agli occhi. Per questo si convertì e raccolse la terra del Calvario imbevuta del Sangue di Cristo e arrivò a Mantova spinto dalla voglia di predicare il Vangelo. Secondo la tradizione Longino fu martirizzato nella zona della chiesa del Gradaro e fece appena in tempo a nascondere la reliquia. Fino all’804 se ne persero le tracce e quando venne scoperta la notizia fu considerata così importante da essere citata nei documenti dell’impero carolingio.

La reliquia perduta e ritrovata il 12 marzo del 1048

Se volessimo un giorno preciso per continuare il gioco delle date dovremmo però andare al 12 marzo del 1048. In quel sabato infatti a Mantova si riscopre la reliquia che era stata perduta ma non dimenticata. I mantovani infatti ricordavano che la reliquia fosse nella loro città ma non sapevano dove fosse celata. Durante il X secolo si decise infatti di nascondere la reliquia per sottrarla ad un possibile furto da parte degli Ungari, i barbari terribili che imperversavano per l’Europa. La nascosero così bene che si dimenticarono il luogo (un po’ come succede quando si parte per le vacanze e la moglie dice al marito dove ha nascosto gli ori salvo poi scoprire al ritorno che tutte e due hanno dimenticato il nascondiglio).

Di questo secondo ritrovamento (la seconda inventio) si trova un’immagine nella basilica di Sant’Andrea, nella cappella di San Longino. Qui tra i personaggi che assistono alla riscoperta troviamo anche una Matilde di Canossa in braccio alla balia (la futura Grancontessa aveva solo 2 anni).

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La scrittura al femminile in Archivio di Stato con il direttore Luisa Onesta Tamassia e Giacomo Cecchin a Mantova Segreta

04 domenica Dic 2022

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

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Archivio di Stato, Archivio di Stato di Mantova, Barbara di Brandeburgo, Cecilia Tamagnini, Giacomo Cecchin, Isabella d'Este, La scuola di Vittorino da Feltre, Lucrezia Borgia, Luisa Onesta Tamassia, Mantova, Mantova Segreta, Matilde di Canossa, Scrittura al femminile, Telemantova, Vittorino da Feltre

Come scrivevano le donne nel Medioevo e nel Rinascimento? E soprattutto chi scriveva. a chi e su quali temi? Una bellissima mostra organizzata all’Archivio di Stato di Mantova dal direttore Luisa Onesta Tamassia presenta uno spaccato della scrittura al femminile: dagli atti siglati da Matilde di Canossa alle mogli dei Gonzaga che scrivono ai mariti lontani, dalle figlie di Barbara di Brandeburgo che fanno i compiti per compiacere la madre alla stessa marchesa che scrive al figli Federico in occasione della morte della nuora. Senza dimenticare la corrispondenza tra Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, le due cognate all’opposto non solo per carattere ma anche per calligrafia.

Un argomento nuovo e poco frequentato quello della scrittura al femminile: ecco perché abbiamo deciso di raccontarvi questa mostra.

Mantova Segreta vi fa scoprire lettere, storie e calligrafie delle donne con documenti presi dall’Archivio di Stato di Mantova in compagnia del direttore Luisa Onesta Tamassia.

Mantova Segreta alla scoperta della scrittura al femminile

L’idea per questa puntata nasce proprio con l’obiettivo di raccontare i documenti dell’Archivio di Stato che offrono sempre spunti interessanti e a volte autentiche sorprese.

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Matilde di Canossa tra Marengo e il Polirone: domenica 13 novembre la conversazione, 27 novembre la visita

08 martedì Nov 2022

Posted by mantovastoria in Conferenze, Itinerari

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Giacomo Cecchin, La Grancontessa, Marengo, Marengovive, Matilde di Canossa, Monastero di San Benedetto in Polirone, Ora et Labora, San Benedetto in Polirone, San Benedetto Po

Una conversazione-racconto su Matilde di Canossa, sui suoi viaggi e sulle sue battaglie e poi un percorso di visita a San Benedetto in Polirone, il monastero che fu dimora temporanea per la Gran Contessa dopo la morte.

E’ una iniziativa che si inserisce nel progetto MARENGO VIVE promosso da Anna Zorzella e Catia Manfredini.
Per info e prenotazioni: Catia 3491364992

MARENGO, DOVE TUTTO EBBE INIZIO: MATILDE DI CANOSSA
Domenica 13 novembre ore 16.00 – Ingresso libero
Sala Civica di Marengo – via Bacchelli, 12

E’ una conversazione-racconto su Matilde di Canossa partendo dal matrimonio dei suoi genitori a Marengo, dalla nascita a Mantova e dalla sua vita in viaggio con il piccolo racconto della birra trappista che porta sull’etichetta un chiaro riferimento alla Gran Contessa.

ORA ET LABORA, COME SI VIVEVA IN UN MONASTERO BENEDETTINO
Domenica 27 novembre ore 15.00 – visita a pagamento
Monastero del Polirone – San Benedetto PO

Una visita al monastero del Polirone che con una storia millenaria è la Cluny italiana e ha visto passare papi, imperatori e anche Martin Lutero. Un modo di rivivere la giornata del monaco benedettino e la vita di un’abbazia medioevale per scoprire che alcune delle regole potrebbero funzionare ancora oggi e rendere migliore la nostra vita.

Per approfondire su Matilde e il Polirone su questo blog:
– La morte della Gran Contessa
– Giacomo Cecchin vi porta Sulle tracce di Matilde di Canossa tra città e provincia con Mantova Segreta
– 5 passi sulle tracce di Matilde di Canossa a Mantova
– Sabbioneta e San Benedetto in Polirone: due sogni tra nebbie e zanzare

In viaggio con Matilde: il 24 luglio 1115 muore a Bondeno di Roncore

24 domenica Lug 2022

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, Storia Locale

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Basilica di San Pietro, Cappella di Santa Maria, Castel Sant'Angelo, Chiesa abbaziale di San Benedetto in Polirone, Giacomo Cecchin, Gian Lorenzo Bernini, La Grancontessa, Matilde di Canossa, Papa Urbano VIII Barberini, San Benedetto in Polirone, Tomba di Matilde, Urbano VIII

Matilde di Canossa ha vissuto una vita sempre in viaggio: nata a Mantova, con un dominio che andava dal Mar Tirreno a Verona, la Grancontessa doveva spostarsi continuamente anche per far vedere che era viva (visto che all’epoca la presenza fisica in un luogo era l’unico modo di dimostrare la propria esistenza).

Quando si sposta Matilde si sposta nel Nord Europa e anche lì continuerà a viaggiare.

La morte di Matilde e la devozione a San Giacomo Maggiore

Matilde morirà a Bondeno di Roncore la vigilia della festa di San Giacomo Maggiore, santo dei pellegrini e dei viaggiatori cui aveva dedicato una cappella posta di fronte al proprio letto. La Grancontessa soffriva infatti di gotta e seguiva la messa senza muoversi dal suo giaciglio.

E’ bello pensare alla scelta di San Giacomo Maggiore da parte di una donna che è stata una delle più grandi viaggiatrici del Medioevo.

Aveva viaggiato così tanto in vita Matilde che il suo corpo continuò a viaggiare per successive traslazioni anche dopo la sua morte.

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Matilde, la Gran Contessa tra Mantova e Canossa

17 venerdì Dic 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, le 5 cose...

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Giacomo Cecchin, Matilde di Canossa, Una birra per Matilde di Canossa

La facciata della basilica dell'Abbazia di San Benedetto in Polirone, dove fu sepolta Matilde di Canossa

Lo sapevate che Matilde di Canossa è nata a Mantova?
E che i mantovani odiavano i Canossa tanto che preferirono l’imperatore alla Gran Contessa?

Nella cinquina numero 17 del libro Mantova, 5 cose che so di lei proponiamo un percorso a tappe sulle tracce di Matilde di Canossa: dall’affresco che probabilmente la ritrae a due anni in sant’Andrea mentre assiste alla scoperta della reliquia dei Sacri Vasi, alla Rotonda di San Lorenzo fino all’abbazia del Polirone.

Una curiosità che vi regaliamo è che la Gran Contessa ha viaggiato così tanto in vita che il suo corpo lo fece anche dopo la sepoltura. Infatti prima di arrivare nella Basilica di San Pietro a Roma Matilde fu sepolta al Polirone nella cappella di Santa Maria prima e davanti alla sagrestia poi, quindi fu traslata a Castel Sant’Angelo fino a quando non fu pronto il monumento funebre creato per lei da Bernini.

Mantova ha poche tracce del periodo canossiano ma Matilde è uno dei personaggi più interessanti da seguire tra la città e la provincia.

Per approfondire:
– Una birra per Matilde di Canossa – il nuovo frammento di Mantova Segreta
– Giacomo Cecchin vi porta Sulle tracce di Matilde di Canossa tra città e provincia con Mantova Segreta
– 5 date da ricordare nella storia della Rotonda di San Lorenzo
– Matilde di Canossa su Wikipedia

5 date da ricordare nella storia della Rotonda di San Lorenzo: MCG racconta 1000 anni di storia con la rubrica Mantovagando di Giacomo Cecchin

07 domenica Giu 2020

Posted by mantovastoria in Articoli, Curiosità, le 5 cose..., Storia Locale

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1083, 1580, 1906, 1926, 312, Bonifacio di Canossa, Ghetto di Mantova, Giacomo Cecchin, Guglielmo Gonzaga, MantovaChiamaGarda, Mantovagando, Matilde di Canossa, Padre Celestino Battaglia, Rotonda di San Lorenzo

La Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più amata dai Mantovani e la più frequentata dai turisti. E’ una chiesa (non un battistero) con una storia millenaria che offre tantissimi spunti per raccontare le vicende e i personaggi che hanno calcato le vie e le piazze di Mantova: da Matilde di Canossa a suo padre, dal duca Guglielmo a Charles Dickens per finire con Padre Celestino Battaglia che pochi conoscono ma che è fondamentale per capire come oggi possiamo ancora godere della Rotonda. Io vi propongo le mie 5 date fondamentali nella storia della Rotonda di San Lorenzo come le trovate sulla pagina Mantovagando dell’ultimo numero della rivista MCG (qui potete sfogliare tutto il numero). Continua a leggere →

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