• Home
  • Chi sono
  • About me
  • À propos
  • Itinerari
  • Corsi
  • Pubblicazioni
  • Iniziative
  • Collaborazioni
  • Recensioni

mantovastoria

~ Racconti, personaggi e curiosità su Mantova

mantovastoria

Archivi tag: Andrea Mantegna

Mantova, città-teatro: quando la storia va in scena

04 giovedì Set 2025

Posted by mantovastoria in Itinerari, Storia Locale

≈ Lascia un commento

Tag

affreschi, Andrea Mantegna, architecture, architettura, Arlecchino, Arlequin, art, arte, Campogalliani Company, Capitale Européenne du Spectacle, Capitale Europea dello Spettacolo, commedia dell’arte, Compagnia Campogalliani, Compagnie Campogalliani, cultura, Cultural tourism, culture, Ducal Palace, European Capital of Performing Arts, frescoes, fresques, Giulio Romano, Gonzaga, Gonzague, Harlequin, heritage, histoire, history, la mantovana, letteratura, literature, littérature, Little Theatre of Palazzo d’Arco, Ludovico Arioste, Ludovico Ariosto, Mantoue, Mantova, Mantua, Medioevo, Middle Ages, Moyen Âge, music, musica, musique, Orfeo di Poliziano, Orphée de Politien, Palais Ducal, Palais Te, Palazzo Ducale, Palazzo Te, Palazzo Te e la camera dei Giganti, patrimoine, patrimonio, Petit Théâtre du Palais d’Arco, Piazza Broletto, Piazza Canossa, Piazza Erbe, Piazza Leon Battista Alberti, Piazza Sordello, Poliziano’s Orpheus, Renaissance, Rinascimento, scénographie, scenografia, scenography, Shakespeare, Shakespeare a Mantova, Shakespeare e Mantova, Social Theatre, storia, Teatrino di Palazzo d’Arco, teatro, Teatro Bibiena, Teatro Sociale, Teatro Sociale di Mantova, théâtre, Théâtre Bibiena, Théâtre Social, theatre, Tourisme culturel, Turismo culturale

Candida Höfer, Mantova, Teatro Scientifico Bibiena , 2010, 180×225 cm © Candida Höfer

Una città che porta il teatro nel nome

Forse non ci pensiamo, ma in quasi tutti i teatri del mondo si pronuncia il nome di Mantova. Accade quando, indicando il tendaggio che corre sopra il sipario, si parla della mantovana.
Eppure il legame tra la città e il teatro non è solo nominale: basta passeggiare tra le piazze e i palazzi per capire che qui ogni angolo è scenografia, ogni spazio è palcoscenico.

Piazza Sordello: il potere in scena

Oggi è il cuore monumentale della città, ma nel Trecento Piazza Sordello non esisteva: c’era il sagrato del duomo e un quartiere medioevale che occupava questo spazio. La piazza la vediamo nella Cacciata dei Bonacolsi di Domenico Morone, dipinto nel 1494 e quindi dopo che i Gonzaga avevano creato lo slargo chiamato all’epoca Piazza Grande di San Pietro. Da sempre Piazza Sordello è un doppio teatro: luogo del potere politico e sagrato della Cattedrale. Un tempo era chiusa da un’esedra cinquecentesca che collegava Duomo e Palazzo Ducale: immaginate l’effetto scenografico… oggi purtroppo perduto.

piazza Broletto e piazza Erbe: le cartoline della Mantova comunale

Le piazze più vissute sono però Broletto ed Erbe, collegate dal sottoportico dei Lattonai che attraversa il Palazzo del Podestà. Qui c’è Virgilio che osserva sornione il mercato dalla sua cattedra universitaria, la torre civica che un tempo era carcere e le tracce di tortura medievale negli anelli posti sotto l’Arengario.
Attraversando il passaggio del sottoportico dei lattonai si fa un viaggio al tempo della Mantova medioevale, quella dove il Romeo di Shakespeare langue per la usa Giulietta. Sbucando in piazza Erbe la storia incontra il mercato, il palazzo della Ragione, l’orologio astronomico e la Rotonda di San Lorenzo oltre alla casa del Mercante e al cupolone di Sant’Andrea che custodisce la reliquia del Sangue di Cristo e incombe sui portici che sono il teatro della vita quotidiana.

Giancarlo Businelli – olio su tela
Continua a leggere →

Andrea Mantegna inizia a dipingere la Camera degli Sposi (era domenica) – i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova

25 domenica Ago 2024

Posted by mantovastoria in Articoli, Storia Locale

≈ Lascia un commento

Tag

16 giugno 1465, Andrea Mantegna, camera degli sposi, Camera Picta, Castello di San Giorgio, finto graffito, Giacomo Cecchin, i 10 giorni che cambiarono la storia di Mantova, Mantegna, Mantova

Camera degli Sposi o Camera Picta? Entrambe le definizioni sono corrette per questo ambiente del Castello di San Giorgio dipinto da Andrea Mantegna su incarico del marchese Ludovico II Gonzaga. Oggi lo definiremmo uno spazio multipotenziale perché rispondeva a più funzioni: studiolo, stanza per ricevere gli ospiti illustri, camera da letto. Con la Camera degli Sposi il Rinascimento è ufficialmente arrivato a Mantova. Un ambiente così pieno di storie, personaggi, curiosità che ogni volta che lo si visita si scoprono dettagli diversi.

E’ per tutti questi motivi che ho scelto quella domenica 16 giugno del 1465 come uno dei 10 giorni che ha cambiato la storia di Mantova.

Perché Andrea Mantegna a Mantova? Cercava il posto fisso…

Andrea Mantegna è il più grande pittore del quattrocento italiano. Nasce ad Isola di Carturo probabilmente nel 1431, il padre lo manda a scuola di pittura dallo Squarcione a Padova e lì il ragazzo inizia una carriera folgorante che poi lo porterà a Mantova nel 1460. Ma perché un artista del suo calibro decide di diventare pittore di corte dei Gonzaga? Io scherzando dico che cercava un posto fisso perché non ne poteva più dei clienti che non capivano la sua arte come accade con Imperatrice Ovetari che gli fa causa per il cantiere della chiesa degli Eremitani a Padova.

Continua a leggere →

Un crossfit culturale a Palazzo Ducale, una doppia pagina su MCG – Mantova Chiama Garda

27 mercoledì Dic 2023

Posted by mantovastoria in Articoli, le 5 cose..., Mantovagando

≈ Lascia un commento

Tag

Andrea Mantegna, crossfit, crossfit culturale, Giacomo Cecchin, Giulio Romano, Mantova Chiama Garda, Mantovagando, Marco Morelli, MCG, Palazzo Ducale, Pietro Paolo Rubens, Raffaello

Torniamo a raccontare Mantova e le sue meraviglie su MCG – Mantova Chiama Garda con una doppia pagina dedicata ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale.

Ecco i testi utilizzati per la pagina e di seguito le pagine singole. Per chi volesse sfogliare MCG on line lo può fare al link seguente MCG Ottobre 2023

UN CROSSFIT CULTURALE A PALAZZO DUCALE
Cinque artisti spettacolari per un percorso speciale

Avete mai pensato ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale? Sapete cos’è il crossfit?

Si tratta di una disciplina ginnica consistente nell’eseguire movimenti tratti da vari sport (corsa, sollevamento pesi, arrampicata), al fine di esercitare il maggior numero di muscoli possibile. Se volete provare a fare un crossfit culturale a Palazzo Ducale potete mettere insieme 5 pittori diversi per una sorta di esercizio di stile che attraversa circa 3 secoli. Anche se le vendite gonzaghesche e il sacco di Mantova hanno derubato Mantova delle opere dei più grandi pittori italiani, è ancora possibile vedere opere di Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens.

Continua a leggere →

Quando a Mantova alzare gli occhi regala sorprese

14 martedì Dic 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, le 5 cose...

≈ Lascia un commento

Tag

Alzare gli occhi a Mantova, Andrea Mantegna, Casa del Cappellaio, Giacomo Cecchin, Vicoli di Mantova, Vie di Mantova

La facciata dipinta della cosiddetta casa del Cappellaio. Secondo alcuni studiosi legata alla mano o alla bottega di Andrea Mantegna.

E’ un vero peccato camminare per Mantova immersi nei nostri pensieri senza mai regalarsi una pausa.
Ci sono infatti alcune vie e vicoli del centro storico dove basta alzare gli occhi per meravigliarsi.

Nella cinquina numero 14 del libro Mantova, 5 cose che so di lei, potrete scoprire alcuni vicoli o vie di Mantova da percorrere guardando all’insù e la prossima volta che passerete per il centro non potrete più evitarli.

Una di quelle che mi piace di più è via Goito, da imboccare mettendosi alle spalle la Camera di Commercio. Provate a guardare in fondo alla via e, mano a mano che vi avvicinate, vi accorgerete che la facciata della cosiddetta Casa del Cappellaio prende vita.

Non perdete l’occasione di percorre la via quando il sole accende sull’affresco quello che resta dell’azzurro che Mantegna ha voluto per decorare le storie di Alessandro Magno, un colore terso che si vede in pianura solo dopo la pioggia.

Mantova un tempo era multicolore e le facciate raccontavano delle storie: difficile crederlo oggi in un mondo uniforme, fatto di muri color caffèlatte.

E’ anche da questi particolari che si giudica una città: servono a spegnere l’abitudine e ad accendere la capacità di osservare e di meravigliarsi.

Per approfondire:
– Giacomo Cecchin e il profilo di una Mantova Segreta immersa nella nebbia
– 5 vicoli a Mantova dove alzare gli occhi è una sorpresa
– Santa Lucia tra Lotto e Caravaggio e una notte magica per sospensione e attesa
– Le facciate dipinte a Mantova in un articolo di Gazzetta di Mantova

Buona Pasqua con una Resurrezione ritrovata: scoperte mantegnesche tra Bergamo, Princeton e Mantova

04 domenica Apr 2021

Posted by mantovastoria in Articoli

≈ Lascia un commento

Tag

Accademia Carrara, Andrea Mantegna, Discesa al Limbo, Giovanni Valagussa, Resurrezione

In questa Pasqua di Resurrezione vorrei raccontare la storia di una scoperta avvenuta nel 2018 all’Accademia Carrara di Bergamo. Una tavola con la Resurrezione di Cristo attribuita in passato alla bottega di Mantegna o a Francesco, figlio del pittore, è stata riconosciuta come opera di mano di Andrea Mantegna.

Ad effettuare la scoperta è stato il conservatore del museo bergamasco e curatore del catalogo Giovanni Valagussa. In questa piccola tavola c’era sul bordo inferiore una piccola croce su un asta, mai notata da nessuno. Ebbene era difficile pensare che potesse trovarsi lì per caso. Si aggiungono anche alcuni particolari del retro della tavola che fanno pensare potesse essere congiunta ad un altro dipinto.

Giovanni Valagussa pensa che la Resurrezione possa essere associata ad una Discesa al limbo (episodio tratto dai vangeli apocrifici e citato nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine). Considerando le dimensioni della tavola della Carrara e verificando gli altri dipinti noti si vede che l’abbinata sembra funzionare con un’opera di sicura mano di Mantegna conservata nella collezione privata della Fondazione Barbara Piasecka Johnson (che ha sede a Princeton).

Gli approfondimenti confermano l’ipotesi e l’Accademia Carrara di Bergamo si ritrova un secondo Mantegna tra i suoi capolavori. Le ricerche continuano perché ora l’obiettivo è esporre le due tavole congiunte a Bergamo ma soprattutto provare a ricostruire la storia del dipinto che potrebbe appartenere alla cappella del Castello di San Giorgio, una delle prime commissioni di Ludovico Gonzaga per Andrea Mantegna (3 delle tavole sono conservate agli Uffizi).

Due ultime curiosità:
1. La prima è che il dipinto della Discesa del Limbo, oggi conservato nella Fondazione Barbara Piasecka Johnson, passò per Mantova prima di essere messo all’asta. Fu infatti esposto al Museo Diocesano il 3 e 4 dicembre del 2002. Qui trovate la notizia data dall’Adnkronos .
2. La seconda è che ho potuto vedere a brevissima distanza la tavola della Carrara durante una visita che ho fatto nel 2018. Il restauro avveniva nelle sale dell’Accademia sotto gli occhi dei visitatori ed è stata una vera emozione poterne osservare i colori durante la ripulitura e anche i segni del tempo lasciati sul retro della tavola.

Per approfondire

Su questo blog
– Buona Pasqua da Mantovastoria con una tavola di Andrea Mantegna, da Copenaghen
– Buona Pasqua: quando la risurrezione di Piero salvò Sansepolcro
– Avventure di un occhio: un libro che racconta le attribuzioni in storia dell’arte

In rete
– Il sito ufficiale dell’Accademia Carrara – https://www.lacarrara.it/
– La notizia della scoperta nel 2018 su Artribune
– Il possibile legame con le tavole degli Uffizi su the Art Newspaper
– L’episodio della discesa al Limbo dai vangeli apocrifi

Francesco II, il marito di Isabella d’Este e il vincitore di Fornovo

18 giovedì Feb 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

≈ Lascia un commento

Tag

Andrea Mantegna, camera degli sposi, Federico I Gonzaga, I Gonzaga, Il crowdfunding per Santa Maria dei Voti, La Domus Nova, La gobba dei Gonzaga, marchese Federico I Gonzaga, Santa Maria dei Voti

Francesco II Gonzaga è un condottiero e un rubacuori. Come soldato è al servizio di molte potenze dell’epoca, dal Papa a Venezia, come tombeur de femme conquista Isabella d’Este (e molte altre donne di cui non abbiamo un elenco preciso).
Per me Francesco II e Isabella d’Este sono un po’ come i Sandra e Raimondo del Rinascimento: discutono, battibeccano, litigano in pubblico ma in privato hanno un progetto molto chiaro far diventare duca il figlio Federico.
Francesco è sempre un po’ perdente rispetto ad Isabella: rozzo, incolto e donnaiolo lui, elegante, colta e collezionista lei. Eppure se proviamo a staccarci da queste etichette scopriamo che lui ha commissionato a Andrea Mantegna i Trionfi di Cesare, era un combattente impavido (a Fornovo gli uccideranno il cavallo per ben tre volte con lui sopra) e rispettava la moglie (anche se al cor non si comanda e forse ebbe anche una liason amorosa con la giovane cognata Lucrezia Borgia).
Ecco allora che se si conosce meglio la sua storia è un po’ riduttivo definirlo “il marito di Isabella d’Este” come ho fatto nel titolo del post.

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.

Auguri e figli maschi…
Il sottotitolo che ho scelto è impietoso con il marchese di Mantova che fu un condottiero apprezzato e un uomo di cultura visto che fece realizzare ad Andrea Mantegna il ciclo dei Trionfi di Cesare. Però è vero che la bilancia di coppia pende sempre dalla parte di Isabella d’Este, non a torto considerata la miglior donna del Rinascimento italiano. Io li ho sempre visti un po’ come Sandra e Raimondo: sempre a discutere ma uniti oltre tutto e tutti. Unico problema all’inizio del matrimonio il fatto che Isabella non riusciva a dare un erede maschio al marito. Dopo 10 anni finalmente nel 1500 arriva Federico e la marchesa tira un sospiro di sollievo.

Continua a leggere →

Federico I Gonzaga, il marchese che inventò il crowdfunding

11 giovedì Feb 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

≈ Lascia un commento

Tag

Andrea Mantegna, camera degli sposi, Federico I Gonzaga, I Gonzaga, Il crowdfunding per Santa Maria dei Voti, La Domus Nova, La gobba dei Gonzaga, marchese Federico I Gonzaga, Santa Maria dei Voti

Federico I Gonzaga è una meteora tra i marchesi di Mantova. Rimarrà al potere per soli 6 anni dal 1478 al 1484 ma anche in questi pochi anni lascia un segno commissionando a Luca Fancelli la Domus Nova, la cui facciata si può ammirare anche oggi dal giardino dei Semplici. Federico si trova anche ad affrontare una divisione del marchesato con i suoi fratelli cadetti voluta dalla madre Barbara, visto che il testamento del padre Ludovico non si trova. E’ gobbo e sposerà una gobba come lui, Margherita di Wittelsbach che morirà a soli 39 dandogli però ben sei figli. I tre maschi seguono la tradizione di famiglia: il primo è l’erede, il secondo è cardinale e il terzo soldato. Le femmine invece faranno matrimoni importanti imparentando i Gonzaga con la nobiltà di Francia, gli Sforza e i Montefeltro.

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
Continua a leggere →

Un crossfit culturale a Palazzo Ducale tra Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens: 5 pittori per un percorso

07 domenica Feb 2021

Posted by mantovastoria in Articoli, le 5 cose..., Palazzo Ducale

≈ Lascia un commento

Tag

Affreschi Pisanello, Affresco ritrovato di Pisanello, Andrea Mantegna, Antonio Pisano detto Pisanello, Arazzi di Raffaello, camera degli sposi, Camera Picta, crossfit, crossfit culturale, crossfit culturale a Palazzo Ducale, Giulio Romano, Palazzo Ducale, Palazzo ducale di Mantova, Pietro Paolo Rubens, Pisanello, Raffaello, Sala di Troia

Avete mai pensato ad un crossfit culturale a Palazzo Ducale? Sapete cos’è il crossfit?
Si tratta di una disciplina ginnica consistente nell’eseguire movimenti tratti da vari sport (corsa, sollevamento pesi, arrampicata), al fine di esercitare il maggior numero di muscoli possibile. Se volete provare a fare un crossfit culturale a Palazzo Ducale potete mettere insieme 5 pittori diversi per una sorta di esercizio di stile che attraversa circa 3 secoli. Anche se le vendite gonzaghesche e il sacco di Mantova hanno derubato Mantova delle opere dei più grandi pittori italiani, è ancora possibile vedere opere di Pisanello, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano e Rubens. Eccovi allora la proposta di un crossfit culturale per la prossima volta che andrete a Palazzo Ducale.

Continua a leggere →

Ludovico II Gonzaga, il primo della classe: condottiero e uomo di cultura porterà il Rinascimento a Mantova

25 lunedì Gen 2021

Posted by mantovastoria in Gonzaga

≈ Lascia un commento

Tag

Andrea Mantegna, Andrea Mantegna e il cielo in una stanza, Barbara di Brandeburgo, camera degli sposi, Camera Picta, Francesco, I Gonzaga, il primo cardinale di casa Gonzaga, Il primo della classe, La dieta di Mantova (1459): arriva il papa Pio II, Leon Battista Alberti, Ludovico II Gonzaga, Pio II, Pio II Piccolomini

Ludovico II Gonzaga è il primo della classe ed è il Gonzaga cui è difficile trovare delle macchie o dei difetti. Solo da giovane, nel 1436, rischia di rovinarsi quando si contrappone al padre Gianfrancesco che è comandante delle truppe veneziane andando al servizio di Filippo Maria Visconti (con la clausola di non combattere il padre). Il padre arriva a diseredarlo ma poi nel 1441 tutto si sistema anche grazie all’intervento della madre Paola Malatesta e del suo maestro Vittorino da Feltre. Da qui è un crescendo continuo: nel 1441 gli nasce l’erede Federico, nel 1459 la Dieta di Mantova porta in città il papa Pio II e consacra la famiglia tra le più potenti dell’epoca. A seguire arriverà il titolo di cardinale per il secondogenito Francesco e alcuni artisti trasformeranno Mantova in una capitale del Rinascimento: Leon Battista Alberti fornirà a Luca Fancelli, l’architetto di Ludovico, i progetti per la chiesa di San Sebastiano e per la Basilica di Sant’Andrea e il pittore Andrea Mantegna dipingerà la Camera Picta, meglio conosciuta come Camera degli sposi. Chi meglio di lui in famiglia…

Mantovastoria prosegue la pubblicazione di una serie di ritratti dei Gonzaga dal capostipite della dinastia Luigi e fino a Ferdinando Carlo, l’ultimo che chiuse la porta su un dominio durato 4 secoli. Dopo l’ultima puntata sarà possibile scaricare una piccola pubblicazione su vita, morte, e in qualche caso miracoli, dei Corradi da Gonzaga.
Continua a leggere →

Il cielo in una stanza: Giacomo Cecchin racconta la Camera degli Sposi su Mantova Segreta

12 martedì Gen 2021

Posted by mantovastoria in Mantova Segreta

≈ Lascia un commento

Tag

Andrea Mantegna, Castello di San Giorgio, Dettagli della Camera degli Sposi, Dove si trova la Camera degli Sposi?, Giacomo Cecchin, i putti dalle ali di farfalla, Il cielo in una stanza, La Camera degli Sposi, Mantova Segreta, Palazzo Ducale, Palazzo ducale di Mantova, Telemantova

Qual è la camera più bella del mondo? Per i mantovani, ma non solo, la Camera degli Sposi dipinta da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474 in una torre del Castello di San Giorgio. L’occhio della volta fa entrare il cielo in una stanza ed è forse la prima prospettiva aerea della storia dell’arte.

In questa puntata di Mantova Segreta Giacomo Cecchin vi fa scoprire alcuni dettagli che rendono la Camera Picta unica al mondo e vi porta a contatto con i membri della famiglia Gonzaga affrescati sulle pareti.

Senza dimenticare i cani e i cavalli, i putti con le ali di farfalla, una pantofola e un misterioso indice che chiude la puntata.

Qui potete vedere l’intera puntata mentre di seguito guardate il trailer andato in onda sul TG di Telemantova.

Per approfondire sulla Camera degli Sposi:
– Il cielo in una stanza: curiosità, dettagli e storie dalla Camera degli Sposi un articolo su MCG
– 5 modi diversi per guardare la Camera degli Sposi
– 5 particolari da non perdere nella Camera degli Sposi tra mele, scritte e un indice isolato
– Il cielo in una stanza: la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna
– Tre stanze vista Paradiso: tra Mantegna, Correggio e Parmigianino

← Vecchi Post

Articoli recenti

  • dicembre 2025: il Teatro Sociale di Mantova
  • I SANTI AI BIRILLI con Giacomo Cecchin e Andrea Piazza – ore 19.30 Giovedì 20 novembre 2025 Arci Birillistica Marmirolese – Marmirolo
  • Caldi dolci: sei di Mantova o vieni da fuori? Un indicatore attivo di mantovanità!

Categorie

Mantovastoria

Mantovastoria

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per seguire questo blog e ricevere le notifiche per i nuovi articoli via e-mail.

@mantovastoria

Segui l'account @mantovastoria

  • Abbonati Abbonato
    • mantovastoria
    • Unisciti ad altri 555 abbonati
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • mantovastoria
    • Abbonati Abbonato
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...